1. E’ Davvero Questo il Cambiamento?

Come abbiamo scritto ne Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare

 

“Ci sono 4 motivi per cui le persone non cambiano.

1-    Il primo è perché nel cambiamento cercano di risolvere problemi non autentici.

Vale a dire che non è quello il vero cambiamento che desiderano.

Il problema quindi attiene al contenuto, cioè si sbaglia l’obiettivo del cambiamento.

Coloro che cercano l’evoluzione in questo modo non la ottengono perché in realtà non la vogliono realmente. E finiscono per ottenere il contrario, la conferma di ciò che desiderano abbandonare e soprattutto che è impossibile per loro cambiare.

E la forma più comune di NON cambiamento esistente”.

 

Allora, il punto importante diventa: Come capire esattamente quale cambiamento desidero?

 

Marcello voleva sentire quello che non riusciva da una vita a vivere: emozioni certe e profonde. Sapere che cosa volere, riuscire ad appassionarsi a qualcosa, non risultare più freddo e distaccato.

 

Annamaria invece cercava da sempre qualcuno che l’amasse, un uomo per cui lei fosse finalmente importante.

 

Marcello in realtà si dovette rassegnare al fatto che -ciò che non sentiva da adulto- era esattamente la stessa sensazione che non sentiva a casa sua da piccolo, vale a dire: non aveva mai ricevuto accoglienza, entusiasmo calore. Ciò che la sua famiglia aveva da offrire era solo un clima freddo e poco affettivo.

Solo accettando questa realtà: “io sono uno che non sa sentire perché questa è stata la mia vita e la mia famiglia… ma mi devo accettare, posso imparare…”… Marcello riuscì ad abbandonare la perenne ricerca di sensazioni forti e situazioni nuove, diverse ed ambigue, fuori da sé.
Ad esempio, voleva chiudere l’azienda di famiglia solo per una smania interna di cambiamento che lo attanagliava da decenni. Allora, pur di farla finita e dare una svolta, era disposto a tutto.

 

Ogni volta mi colpisce quanto le dimensioni di errore possano avere effetti impressionanti sulle nostre vite. Economiche. Di Salute. E di chissà cos’altro ancora…

Allora, carta e penna alla mano -o una nota del cellulare- e appuntiamo la domanda:

  1. Che cosa voglio da tantissimo tempo e non riesco mai ad ottenere?
    (Non ci riflettiamo, per niente, cogliamo l’immediatezza della risposta. E’ l’unica garanzia di far uscire qualcosa di rivelatorio). Es. Annamaria: la ricerca dell’amore.
  2. E che cosa continua a ripetersi nella mia vita e ad impedirmi di raggiungere ciò che voglio? Es. Annamaria: delusione
  3. Quali messaggi reca quel che continua a succedere? Che cosa sto ignorando, cosa non voglio vedere? Es. Annamaria: non essere vista, io non sono mai vista.
  4. Quale potrebbe essere il vero scopo di questa mia ricerca? Es. Annamaria: farmi trattare male. Ma perché?
  5. Quale altro possibile scopo? Es. Annamaria: la conferma che non sono mai vista.
  6. Quale altro ancora? Es. Annamaria: che non sono degna d’amore, sono sbagliata, esclusa dall’affetto, dalla considerazione.
    (Di solito al terzo passaggio, magari lasciamo uscire qualcosa di più intimo e profondo…).

 

Annamaria sapeva perfettamente che era la madre che non l’aveva mai riconosciuta per il suo valore e che la ignorava sistematicamente facendola sentire sola, e non degna d’amore profondo.
Ma non aveva mai voluto abbandonare la compensazione di questo mancato affetto nell’universo maschile.

Una compensazione del genere però era impossibile, pericolosa e deleteria, perché la faceva ritrovare sempre con uomini che la trattavano male come sua madre. E alla fine accettò di cambiare completamente atteggiamento verso i propri problemi:

“io non mi sentirò mai riconosciuta abbastanza, perché mi succede da quando sono bambina”.

“Se accetto questo lutto di allora, questa mancanza dolorosa della madre e non cerco più di appagarla oggi e con la figura maschile (il padre non l’aveva mai difesa, risultando completamente assente, e lei l’ha cercato per una vita…)…

…ma ne prendo atto fino in fondo per quello che è, posso vedere che le riesco a sopravvivere, con una sensazione di verità, di accettazione, di dolore vero e –alla fine- di ritrovato senso della vita”.

 

Solo sentendo quanto gli scopi perseguiti per lunga parte della loro esistenza producessero il contrario di ciò che a loro serviva, Marcello e Annamaria sono riusciti a cambiare davvero e a smettere di confermare che non erano, rispettivamente, l’uno in grado di sentire in profondità e l’altra che non era degna d’amore.

 

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1a. Come Non Cercare Qualcosa che Non Voglio Davvero?

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Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare

 

Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare

1. E’ Davvero Questo il Cambiamento?

           1a. Come Non Cercare Qualcosa che Non Voglio Davvero?

2. Come Trovare il Mio Modo di Cambiare?

           2a. Si Possono Sviluppare Sentimenti Sconosciuti?

3. L’Entusiasmo Necessario per il Cambiamento: Il Battitore Motivato

          3a. Esplodere l’Emozione

         3b. L’Energia per Raggiungere i Miei Obiettivi

4. Evitare Nel Cambiamento di Confondere Tempo e Spazio

 

Riepilogo: Le Persone Non Cambiano? 4 Motivi di Non Cambiamento

Info sul prossimo incontro Le Persone Non Cambiano?

Leggi il programma completo degli incontri di Terapia di Gruppo Bioenergetica 2016

 

 

 

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