Come capire se quel che cerco è ciò che desidero davvero?
Come comprendere dove sbaglio e qual è il motivo per cui credo di volere qualcosa e poi scopro che non lo raggiungo mai o che non mi soddisfa come pensavo?
Per prima cosa rifletto, riscrivo i passi non chiari e condivido quanto scritto nel punto precedente: E’ Davvero Questo il Cambiamento che Cerco? Punti dall 1 al 6. – con alcune persone fidate: è tanto tempo (e tante volte) che cerco qualcosa o qualcuno che non riesco a trovare? Se sì, posso riportare esempi concreti?
7. Ci sono inoltre situazioni che si ripetono in modo evidente in questa ricerca? Quali?
Se la risposta è affermativa ad entrambe le domande, allora è probabile che questo sia il tema della mia vita che continua a ripetersi.
Allora la prima cosa è fare chiarezza.
Ad esempio, nella mia ricerca posso:
- illudermi spesso e poi rimanere delusa/o
- oppure non so mai valutare attentamente le opportunità
- oppure ancora non sono costante nella ricerca
- non so mai bene cosa voglio
- mi piacciono troppe situazioni diverse o persone opposte tra loro…
Allora rileggo i cardini di ciò che ho scritto e mi chiedo che cosa emerge sinceramente da questo quadro.
Poi, occorre farsi aiutare. Sempre con le persone con le quali mi sono confidato o -meglio!- con un professionista qualificato, cerco di capire che cosa c’è sotto davvero.
Possono essere preziosi altri quesiti, ai quali rispondo nel modo più emotivo possibile, rileggendo al termine, più volte, le risposte, fino a che non mi sia chiaro il nesso comune e la radice sottostante:
8. Immagino il mio desiderio, oppure obiettivo, di cui stiamo trattando qui -che non riesco a realizzare da troppo tempo- e appunto di getto che cosa succederebbe se lo realizzassi. Le prime cose che mi vengono in mente.
9. E continuo, immedesimandomi con queste sensazioni e con questo risultato raggiunto: una volta ottenuto questo altro scopo, che cosa potrei fare o sentire che mi faccia piacere e mi riempia? Ci sono altre conseguenze positive, dal raggiungimento di queste sensazioni? (Come spesso ricordiamo, al terzo passaggio si evidenziano emozioni e rivelazioni più intime e profonde).
Un esempio classico potrebbe essere: immagino di trovare l’amore; poi mi immagino di viverlo appieno e di sentirmi quindi protetto oppure riconosciuto, oppure non più solo, oppure altro e altro ancora. E tutto questo mi fa sentire, come? Protetto/a? Allora è la protezione che sto cercando (!). Oppure finalmente non più solo/a? Allora è da una vita che mi sento solo in senso interiore, esistenziale e non di coppia, e così via.
10. Ecco, può essere che ciò rappresenti lo scopo che sto cercando davvero. E non è attraverso l’amore, o il denaro o chissà cos’altro che potrò raggiungerlo. Bensì vivendo il lutto di non averlo avuto allora: l’unica esperienza di oggi che può farmi maturare e sbloccare sul serio. Di che cosa pertanto devo vivere il lutto? Che non mi potrò mai sentire davvero “protetto”? Oppure non mi potrò mai sentire “meno solo” perché per me è un vivido ricordo?
Che cosa, in sostanza, devo smettere di cercare invano oggi? Lo scrivo qui di seguito in modo chiaro:
11. A questo punto che fare? A questo punto, la consapevolezza deve essere digerita. Quindi mi ripeto per settimane, mesi se necessario, che questo E’ STATO il mio scopo reale, come un mantra portato alla luce, al pensiero cosciente, finalmente svelato. E vedo come mi sento.
Ad esempio:
“FUGGO DA UNA VITA LA SOLITUDINE
CHE INVECE POSSO ACCETTARE
PERCHE’ E’ SOLO UN RICORDO:
OGGI PUO’ NON ESSERCI”.
Oppure:
“NON SENTIRO’ MAI LA PROTEZIONE
MA POSSO SMETTERE DI CERCARLA
PERCHE’ E’ SOLO UN RICORDO”;
O ancora:
“CERCO DA SEMPRE NEGLI ALTRI
IL (TUO) RICONOSCIMENTO
CHE NON POTRo’ MAI AVERE”
E qui accade una specie di miracolo che attiene a tutti i paradossi della nostra vita: per la legge della corrispondenza, se porto fuori in modo consapevole quello che era sotterraneo e sabotante, si verifica qualcosa di diverso, migliore per me.
Ad esempio, se l’azione è stata per anni “CERCO L’AMORE CHE NON AVRO’ MAI”, è questa la frase che mi posso ripetere ogni giorno, per settimane, perché è ancora il mio habitus mentale.
Fino a che sentirò accadere qualcosa: una maturazione, uno scioglimento, un comportamento più consapevole.
Può essere allora che pian piano questo sentimento di ricerca cambi, non ci interessi più e lentamente, lo possiamo congedare per qualcos’altro di più sano e attuale per noi. E soprattutto, possibile.
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2. Come Trovare il Mio Modo di Cambiare?
Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare
1. E’ Davvero Questo il Cambiamento?
1a. Come Non Cercare Qualcosa che Non Voglio Davvero?
2. Come Trovare il Mio Modo di Cambiare?
2a. Si Possono Sviluppare Sentimenti Sconosciuti?
3. L’Entusiasmo Necessario per il Cambiamento: Il Battitore Motivato
3b. L’Energia per Raggiungere i Miei Obiettivi
4. Evitare Nel Cambiamento di Confondere Tempo e Spazio
Riepilogo: Le Persone Non Cambiano? 4 Motivi di Non Cambiamento
Info sul prossimo incontro Le Persone Non Cambiano?
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