Proprio quota settimana, un mio paziente con la Fibromialgia ha commentato:
va sempre meglio e i sintomi stanno via via diminuendo, da quando vengo qui da te. Non mi sembra vero. E inizio a capire anche perché ero messo così male.
Perché?
Per almeno 3 motivi.
Ci sono infatti 3 ragioni per lavorare con la bioenergetica, che valgono per tutti, quindi soprattutto per i pazienti con forti sintomi psicosomatici, come ad esempio per i pazienti fibromialgici, o con la Sibo, o che soffrono di malattie autoimmuni, vale a dire disturbi con una forte conversione psicosomatica.
I tre motivi sono:
1. Perché la Bioenergetica svela il nostro segreto. Che è la nostra ferita profonda. Che è alla base di tutti i sintomi.
2. Perché ripara L’Inversione di cause e conseguenze che blocca la nostra vita. Non è la malattia che mi fa star male. E’ il mio star male dentro che ha provocato la malattia (alla lunga e insieme a una serie di concause, certo).
3. Perché la terapia corporea bioenergetica sana i paradossi. I quali rappresentano i veri problemi della nostra vita. Vorrei star bene da subito perché soffro tanto, ma so che la cura sarà lunga e spesso non mi porta a niente. E quindi mi trovo in un circolo vizioso, in un’impasse.
Vediamo i tre punti nel dettaglio:
1. Il primo: la Bioenergetica svela il nostro segreto.
La Bioenergetica è una psicoterapia a tutti gli effetti, individuale e di gruppo, e lavora sul corpo e sulle emozioni, e non sulla parola e sui ragionamenti. Per questo è efficace contro la Fibromialgia e tutti gli altri disturbi a base fortemente psicosomatica.
Io sono infatti Psicologo e Psicoterapeuta, iscritto all’ordine degli psicologi e con due specializzazioni di 5 anni post lauream.
Quindi non stiamo parlando di niente di esoterico o di improvvisato o di new age.
La bioenergetica deriva in origine dalla psicanalisi freudiana, e lavora sull’analisi caratteriale, quindi sulla ferita caratteriale e il diritto che sentiamo negato. Un allievo di Freud, Wilhelm Reich, ha per primo studiato le conversioni sul corpo delle nevrosi individuate da Freud stesso. Il suo testo fondamentale si intitola appunto L’Analisi del Carattere. Un suo allievo, Alexander Lowen, ha fondato a sua volta la vera e propria Bioenergetica.
Dicevamo, il primo motivo per lavorare con la Bioenergetica per tutti, ma a maggior ragione se siete pazienti fibromialgici è perché anche la fibromialgia, come tutti gli altri disturbi, è una espressione della nostra ferita caratteriale.
Tutti noi abbiamo una ferita interiore, dovuta alla nostra educazione, ad un diritto negato di star bene sempre e comunque, derivato dalla nostra famiglia d’origine, rinforzato con il nostro orgoglio e con le esperienze successive.
Quando questa ferita è ancora forte, profonda e inesplorata, allora i disturbi sono altrettanto forti e invalidanti.
In misura direttamente proporzionale.
E’ questa l’aspetto efficace della terapia corporea: svela questa diretta relazione tra la gravità della nostra condizione inconscia interiore e i sintomi che l’accompagnano.
E nello specifico, anche per i fibromilagici, come per tutti, la malattia è una cronicizzazione di uno stress e di condizioni di vita, del nostro carattere, che derivano da qualcosa di interiore, spesso non consapevole. Siamo perfettamente consapevoli che al punto di dolore e impedimento a cui sono arrivati i pazienti fibromialgici non è sufficiente un approccio esclusivamente psicoteraputico, ma questo è cruciale e centrale, altrimenti i sintomi si ripropongono.
Ci sono diverse ipotesi, tutte esplorate dal nostro gruppo di lavoro, il Progetto Ermes Fibromialgia, su quali sono le possibili cause o concause della Fibromialgia. Per questo è necessaria e preziosa un’equipe multidisciplinare. Ma che la causa sia la riattivazione del pannello linfocitario del virus dell’herpes, o un’insieme di disturbi autoimmuni, o una derivazione di acidosi cronica e quindi di infezioni diffuse in tutto il corpo, per il mio specifico che è la psicoterapia corporea e la trasformazione del carattere secondo Stephen M. Johnson, il primo motivo per lavorare con la bioenergetica è la propria ferita, il carattere, il come siamo fatti e che cosa cambiare per star bene.
Ci sono solo 7 ferite caratteriali, per cui, in terapia, il paziente fibromialgico impara a conoscersi e a farsi le giuste domande.
Allora cosa deve chiedersi un paziente fibromialgico per prima cosa?
1. Qual è il mio segreto? Quello che non vorrei mai che si vedesse? Qual è il peso esistenziale che mi porto dentro da sempre? Che cosa c’era già prima e a prescindere dalla malattia che io ogni giorno ho cercato di nascondere a me stesso e agli altri e di non far vedere? Qual è la mia paura profonda, o rabbia o tristezza più ricorrenti? Perché ce l’ho? Da dove viene? E cosa ci posso fare, concretamente?
Il paziente fibromialgico di cui sopra, attualmente in cura da me, sta prendendo coscienza che lui si sente profondamente escluso dal successo, dall’affermazione, dalla felicità, dalla serenità e dalla salute e benessere. Per lui è proprio impossibile star bene costantemente. Non conosce proprio questa esperienza. Fin da bambino si è sentito che per lui non era semplicemente previsto, dall’atmosfera famigliare, che potesse godere delle cose della vita. Punto.
Sentite come suona alle sue orecchie scoprirlo una bella mattina?
Se ci rifletto bene, mi sento da sempre escluso dallo star bene.
Quindi, a prescindere da quali siano le cause organiche della malattia, da un punto di vista simbolico, la Fibromialgia è la fioritura di questa mia impossibilità di godere della mia salute, fisica e mentale.
Periodicamente ritorna allora a sentirsi sconfitto, abbattuto, con un destino immutabile di avversità. Ed è così da sempre. Da molto prima che avesse la Fibromialgia. La quale ha solo confermato drammaticamente quanto già succedeva prima.
Liberare questa sua convinzione gli sta ridonando la vita, letteralmente, perché adesso la apprezza e ci crede, sente finalmente possibile il benessere vero, e i suoi sintomi stanno regredendo in modo evidente.
E tutto ciò non ha prezzo.
Come ci si lavora su queste condizioni interiori ed esteriori? In modo semplice ed efficace, come il corpo è.
Ci sono 4 articoli riportati alla fine di questa nota che spiegano come si fa nel dettaglio a Svelare il Segreto.
E’ per questo motivo di concreta utilità, che ho aderito con entusiasmo al Progetto Ermes Fibromilagia.
Perché ho sentito in questo gruppo una preparazione professionale e un calore umano incredibili, oltre ad un’assoluta mancanza di fini di lucro. E’ solo il desiderio di fermare il dolore e gli impedimenti nei fibromialgici che muove questo team, in un trasporto profondo e inconsueto, dal punto di vista umano e professionale. E io ringrazio con tutta la modestia di cui sono capace per essere stato chiamato a farne parte.
Senza retorica, sono onorato di aiutare insieme a loro chiunque soffra queste condizioni.
Quindi, motivo numero uno, ognuno di noi ha una convinzione profonda su se stessi e la propria vita.
Questa convinzione ci rende feriti, incompleti, sempre ad un passo dallo star bene. Saperlo e risolverlo fa la differenza tra una vita buia e una luminosa.
2. La Bioenergetica ripara l’inversione di cause e conseguenze che blocca la nostra vita. Il secondo motivo per cui un paziente fibromialgico può avere un grande sollievo ai suoi sintomi con una terapia a base corporea bioenergetica, è che i suoi disturbi lo portano ad anteporre, a scambiare cause e conseguenze.
Cioè: non è la mia malattia che m’impedisce di vivere, è la mia convinzione inconscia di non poter mai vivere come vorrei che ha provocato la malattia. E me lo ricorda ogni giorno.
Vale a dire che i pazienti fibromialgici sono ovviamente molto stressati dal dolore e dalle impossibilità.
Ma nella terapia corporea bioenergetica si arriva sempre a trovare delle cause interiori che hanno determinato tale stress, come abbiamo visto, prima e a prescindere dalla fibromialgia o da qualsiasi altro sintomo.
Per cui, attraverso un’analisi corporea, emotiva e mentale, attenta e dettagliata, dei sintomi e dei pensieri che accompagno i sintomi, rivela il vero mondo interiore.
Pertanto, veniamo alla seconda domanda che si deve porre un paziente fibromialgico:
2. Il senso di ciò che mi capita è in ciò a cui mi obbliga. Lo ripetiamo: il senso di ciò che mi capita è in ciò a cui mi obbliga.
Allora, a cosa mi obbliga questa mia fibromialgia? Ad abbattermi? A lottare? Ad avere alti e bassi incredibili? A rinunciare ad una vita normale? In che senso e in quale direzione? Che cosa mi conferma della mia vita, questa malattia? Ci sono delle analogie con ciò che succedeva prima della malattia e a prescindere da questa?
Porsi queste domande crea spiragli incredibili. Ciò poiché ci sono sempre tali analogie con gli altri aspetti della propria vita. E continuano a ripetersi con la malattia.
I pazienti fibromilagici che io ho incontrato in terapia, hanno tutti col tempo messo insieme i segnali di cosa andava regolato prima e più in profondità della malattia fibromilagica. Ed è un lavoro che può e deve essere fatto al più presto.
Adesso addirittura è possibile anche online. Io dal Covid in poi vedo pazienti su zoom da tutto il mondo.
Ci sono, dentro di ciascuno di noi, pensieri a azioni che sono esagerati e solo nostri e non sono mai stati messi alla prova. Mai confrontati.
In sostanza, anche in ogni paziente fibromilagico ci sono condizioni di vita esagerate, stressanti, idee di senso del dovere e disgrazie capitate malcelate, mai dichiarate, mai affrontare in modo professionale ed efficace.
Ma ciò sfuggo mi insegue.
Ciò che affronto si scioglie.
E come si scioglie?
Per fortuna, con il corpo e la terapia corporea.
3. La Terapia Corporea Bioenergetica sana i paradossi. Infatti, il terzo motivo per cui la Bioenergetica è oltremodo efficace con la Fibromialgia è: perché il corpo sana i paradossi.
Perché la fibromialgia, come molto altri disturbi, è un paradosso e solo una terapia paradossale, può risolverla.
Perché è un paradosso?
Perché pone una condizione irrisolvibile. Il cliente fibromialgico ha una fretta e un bisogno di star bene urgentissimo, molto doloroso, che impedisce persino di ragionare. Ma contemporaneamente sente in prima persona che il lavoro su di sé, le terapie e gli approfondimenti da effettuare sono lunghi e dispendiosi e sembrano a non portare a niente. Sentite? Sono un circolo vizioso. C’è sempre un circolo vizioso infinito quando ci sono problemi importanti irrisolvibili.
Per questo, nel Progetto Ermes Fibromialgia, abbiamo organizzato un approccio integrato alla Fibromialgia. Per uscire da questo circolo vizioso.
Tutto in uno stesso posto, al massimo della professionalità, per capire le cause e lavorarci col corpo.
Ciò ha necessità di un approccio d’equipe: fisiatria, fisioterapia, nutrizione, test di tutti i tipi necessari, terapia bioenergetica. Tutto in un stesso gruppo, in un’accoglienza e accettazione e risoluzione del problema.
Quando c’è un paradosso, significa che il problema non è mai quello che sembra e la difficoltà vera e più profonda è ben altra, come abbiamo visto con la ferita.
Pertanto il terzo motivo per cui la bioenergetica, insieme ovviamente a questo approccio integrato con il nostro team, è molto efficace, è perché svela il nostro paradosso interiore.
Per capire qual è, questo paradosso, nel tuo caso, poniti questa terza domanda:
3. Che cosa farei se non fossi fibromilagico? Dove sarei a questo punto? Se non avessi alcun impedimento, cosa sarebbe normale per me fare, realizzare e vivere pienamente?
Scrivo tutte le risposte, le più emotive, profonde e i desideri di una vita, di dettaglio, che vorrei realizzare. E al termine, quali sono gli obiettivi che comunque non riuscirei mai a raggiungere perché sento che per me è proibito da sempre?
Il paziente fibromialgico di cui abbiamo parlato poc’anzi ha concluso:
Tutte le risposte convergono sullo stesso punto: sarei finalmente sereno e felice. Ma poi ho sorriso: solo che la Fibromialgia mi ricorda ogni giorno che per me è impossibile. Come, prima, altre situazioni conflittuali me lo ricordavamo ogni giorno.
E’ da sempre che mi sento escluso dalla serenità.
La verità è che ci manca ciò che ci fa paura.
Se io tolgo la convinzione, tolgo la malattia.
Quindi, ricapitolando, tre motivi per lavorare con la bioenergetica:
1. Perché la bioenergetica svela il nostro segreto, e scopre i motivi corporei reconditi del nostro malessere.
2. Perché risolve l’inversione di cause e conseguenze. Ci riporta cioè alle vere ragioni e agli effetti di ciò che ci capita.
3. Perché il corpo è l’unico che può sanare i paradossi della nostra esistenza.
E tre domande da porsi urgentemente:
1. Qual è il mio segreto? Quello che non vorrei mai che si vedesse? Qual è il peso esistenziale che mi porto dentro da sempre? Che cosa c’era già prima e a prescindere dalla malattia che io ogni giorno ho cercato di nascondere a me stesso e agli altri e di non far vedere? Qual è la mia paura profonda, o rabbia o tristezza più ricorrenti? Perché ce l’ho? Da dove viene? E cosa ci posso fare, concretamente?
2. Il senso di ciò che mi capita è in ciò a cui mi obbliga. Lo ripetiamo: il senso di ciò che mi capita è in ciò a cui mi obbliga.
Allora, a cosa mi obbliga questa mia fibromialgia? Ad abbattermi? A lottare? Ad avere alti e bassi incredibili? A rinunciare ad una vita normale? In che senso e in quale direzione? Che cosa mi conferma della mia vita, questa malattia? Ci sono delle analogie con ciò che succedeva prima della malattia e a prescindere da questa?
3. Che cosa farei se non fossi fibromilagico? Dove sarei a questo punto? Se non avessi alcun impedimento, cosa sarebbe normale per me fare, realizzare e vivere pienamente?
Scrivo tutte le risposte, le più emotive, profonde e i desideri di una vita, di dettaglio, che vorrei realizzare. E al termine, quali sono gli obiettivi che comunque non riuscirei mai a raggiungere perché sento che per me è proibito da sempre?
Sono sufficienti queste 3 domande affinché la nostra vita si sblocchi.
Potete provare a fare questo lavoro di introspezione anche da soli. Rispondere per iscritto a queste domande. Ci sono molti casi in cui ha giovato in modo tale da rifondare la propria vita. Tutto sta poi a sottoporre questo lavoro ad un terapeuta qualificato.
Può produrre giovamenti immediati, concreti e molto potenti.
Per questo occorre non perdere tempo.
Non perdete tempo. Agite.
Dalla Fibromialgia si può e si deve guarire. Presto.
Il progetto Ermes Fibromialgia è sul serio una risposta integrata e risolutiva.
Grazie come sempre dell’ascolto.
PER INFO E CONTATTI PER LA FIBROMILAGIA:
ERMES PROGETTO FIBROMIALGIA. 0871 390783.
Riepilogo articoli per lavorare su tali aspetti:
Svelare il Segreto
Le 10 Rivelazioni del Segreto
Come Liberarsi del Segreto in 10 Passi
Uscire Finalmente dal Segreto
Guarda il Video: 3 Motivi per cui la Bioenergetica E’ Efficace con la Fibromialgia.