Ne parliamo anche nel cambiamento di 30 giorni. Un cambiamento da provare per almeno 30 giorni e che vi cambi la vita (si può rivedere il video, dura 3 minuti).
E’ interessante perché fa risaltare il piccolo faro quotidiano DAVVERO IMPORTANTE PER ME OGGI E NON DOMANI!
Posso crearlo in un’azione sola e sta davvero nelle piccole cose.
Federica, PRIMA, era una madre part- time ossessionata dal non sentirsi considerata affatto dal mondo del lavoro e dal partner. Poi ha scoperto come non fosse considerata per niente da bambina e le modalità come questo era attuato in famiglia.
Allora ha iniziato a rifiorire, ma non è stata ogni giorno a dirsi “il problema è che non sono stata considerata da bambina… il problema è …(ad libitum)…” bensì:
“cosa diavolo posso fare oggi per vivere meglio e sentirmi più considerata da me stessa!?”.
E giù a seguire decine di esercizi.
Nel caso specifico, lei ha provato ad esprimersi, chiedere, vincere la paura, distrarsi, secondo quest’altro elenco esemplificativo di possibilità:
L’Abbondanza nelle Relazioni – 7 Relazioni Abbondanti
Gli esempi di chi vive in modo più pregnante e pieno di senso sono in ogni dove.
Basta guardare l’atteggiamento delle persone che ci sorprendono, in qualsiasi attività siano impegnate:
- Si spendono totalmente in quel gesto di quel minuto secondo, in quell’attenzione che vi riservano.
- E voi, colpiti, sentite che questa persona ha una marcia in più.
- Certo: si sforza di vivere qui ed ora senza più rimandare e senza irrigidirsi fisicamente e spiritualmente…
- E quindi ha l’universo dalla sua parte
La Natura ci premia per la direzione che prendiamo, non per i grandi risultati.
Quindi Ssst: il complotto a nostro favore, esiste… solo che occorre:
- decidere d’incidere
- e stabilire dove indirizzarsi…
Silenzio allora. E pedaliamo.
Vi dico spesso che in giro c’è una insoddisfazione e ripetitività colossali… ed è solo perché la maggioranza di noi non si spende più, non vive, non ci mette più se stessa in quello che fa.
Mentre solo iniziare a-cercare-di-vivere-poco-di-più-oggi-tutto-qui-e-basta, fa la differenza tra il giorno e la notte.
Attraverso qualcosa di significativo, è cambiato:
- il mio stile di vita e di lavoro
- il livello esponenziale della soddisfazione
- la sensazione di sentire perché faccio qualcosa e quanto questa mi riempia
- di salire di non so quanti livelli l’incisività del mio piacere nel lavorare, OGGI, in ciascuna situazione
- persino il mio modo di fare regali e di festeggiare compleanni
- e di trasformare una semplice pizza nella scoperta di mondi e cibi sconosciuti, o ristoranti strani da andare a conoscere assolutamente.
Una serie di spunti per me interessanti li ho elencati nel punto 20 serate motivanti.
E come me, molti altri:
così, Lorenza, quasi da un giorno all’altro, con i suoi clienti del massaggio:
- cominciò una mattina a sentire che in realtà poteva prendersi carico del “massaggiato” nel suo complesso
- sentirsi enormemente più appassionata del funzionamento dei flussi di energia nel corpo secondo la medicina cinese
- In poche stagioni- “il vento” nel suo studio cambiò in maniera epocale: da madre separata che si arrangiava per vivere, divenne (dentro di sé!) una appassionata studiosa del come far star meglio i propri clienti, e per gli altri: un’ascoltata counselor olistica.
Annamaria, dal fare ogni giorno Pilates in modo trovato-per-caso-e-sfruttato-per-vivere una-vita-a-stento, arrivò -solo grazie agli esercizi quotidiani qui indicati- ad aiutare gli altri come scelta di vita, e ad un impatto sui gruppi tangibilmente più potente. E oggi si stupisce della facilità di vivere che una volta nemmeno immaginava possibile.
E Clelia, partita dall’essere preda delle proprie questioni sempre irrisolte, è arrivata in pochi mesi ad occuparsi di ciò che la fa star bene senza alcuna apparente possibilità economica -per poi accorgersi, una mattina- che questa attitudine è diventata già un lavoro remunerativo.
E quindi a lasciare in pochi giorni l’impiego nel marketing. E giù a piangere di felicità per la prima volta in vita sua…
E non è Prosperità tutto ciò?
Se ci pensate, non è altro che quello che ha iniziato a fare Amélie, dell’omonimo film, per uscire dall’isolamento che la sua famiglia le aveva creato:
“Il 31 Agosto, alle 4 del mattino, Amélie ha un’idea luminosa: ritroverà il proprietario della scatola dei ricordi e gli restituirà il suo tesoro. Se la cosa lo colpisce, comincerà ad occuparsi della vita degli altri. Altrimenti, tanto peggio”.
Ma non sentire nel leggere queste frasi, il ricordo della stupefacente voce fuori campo di quel film? E come mai secondo voi?
Perché Il Meraviglioso Mondo di Amélie è una serie infinita di esempi su come uscire dalle proprie paturnie. Se lo rivedere in questa luce, noterete solo casi umani molto vicini a noi. In rete c’è tutto i film gratuito in tutte le lingue del mondo e tutte le musiche… ecc. Ma è sufficiente rivedere i primi 15 minuti.
Ci aiuterà se abbiamo bisogno di alzare il sedere, di smetterla di girare a vuoto e fare finalmente qualcosa di facile per noi… (E se non ti piace Amelìe, se vuoi Dio te lo preghi… prendilo come esempio e cerca qualcos’altro: vedi cosa aiuta te di specifico a tirarti su dal divano).
La conosco, la sensazione che hai adesso: come qualcosa di piccolo e prezioso, niente di ché: come una passione per un video di youtube, ma più privata ed estesa, più intrigante e preziosa, se mantiene le promesse (ovvio).
Ti senti che può essere una strada, un piccolo segreto quotidiano, per sentire, alla fin fine, un pezzettino di sintonia maggiore con te stesso e-con-l’-universo-che-chissà-cosa-voglia-mai-significare…
E hai un sorriso appena accennato che ti fa andare ad una velocità diversa, in una specie di altra dimensione, che ha più senso per te.
Benvenuto allora…. Siamo anime nella corrente. Magari della metropolitana. Quindi: Sssshht!
Fare qualcosa di significativo prima o poi prende tutti: è imprescindibile nell’essere umano.
E non se ne può fare a meno.
Quindi, tanto vale portarsi avanti: non possiamo fare terapia? Cambiare lavoro? Esprimerci e nemmeno respirare? D’accordo, ma almeno porci il tema, “se potessi, cosa farei di importante per me”?
Non lo facciamo già comunque?
Almeno quello.
Ma soprattutto: capite cosa si scopre alla fine? Che lo Star Bene Maiuscolo non esiste proprio.
Esiste solo qualcosa di molto concreto e al limite anche pochissimo importante, ma che a noi, stasera, ci fa trepidare. E domani magari sarà un’altra cosa.
Il resto? Quale resto?
5. Cosa Leggere di Significativo
Torna a: Qualcosa di Significativo: Indice dei Punti