5. Cosa Leggere di Significativo

Leggere è Emozionarsi

 

 

“Le persone preferiscono una partita di calcio al teatro -diceva Bertold Brecht- perché alla partita non si sa come va a finire”.

 

Di realizzare qualcosa di speciale ogni giorno -o comunque di porsi in questa prospettiva- ne parla “Fish!”, un libro che ha ispirato generazioni di persone per efficacia e immediatezza. Si basa sul mercato del pesce di Seattle, posto freddissimo ma clima lavorativo caldissimo e motivante.

Il libro è un po’ americano, ma i nostri cugini d’oltreoceano -con buona parte di abruzzesi emigrati (ovvio)- qualcosa di buono hanno creato, con aberrazioni gigantesche. Noi togliamo le aberrazioni, e prendiamo il nocciolo duro che in questo caso è rappresentato dagli spunti pratici molto concreti.

A questo e ad altri libri si ispira un corso che tengo ormai da 10 anni nelle aziende clienti su come sentirsi più significativi, dall’umore all’atteggiamento, alle attenzioni da porre ogni giornata (“Cambiare il Lavoro Dentro di noi”).

 

Un film del 2004, rifacimento di una pellicola storica degli anni ’60, “Il Volo dell’Araba Fenice” dice in un passaggio:

“La maggior parte delle persone passa la vita aggrappata a speranze e sogni che non si realizzeranno mai, ma che per loro contano. Perché rinunciarci proprio adesso che ne abbiamo più bisogno?… Un essere umano chiede solo una cosa nella vita: qualcuno da amare. E se non puoi dargli quello, dagli qualcosa in cui sperare. E se non puoi dargli nemmeno quello, dagli allora qualcosa da fare”.

Per cui, possiamo cercare, cercare, cercare ogni scritto che ci affascini per il tema specifico che tratta.

Non so quanti libri sul denaro ho letto, da quelli di Robert Kiyozaki a Napoleon Hill. Per poi criticarli, distruggerli, ma magari portando a casa un’idea, sperimentando errori e aggiustamenti. Tutto secondo sensibilità e attrazione. Altrimenti, se sentivo i testi pesanti e lontani da me, era inutile continuare la lettura.

Non è proprio questo che ci serve? Obbligarci a prendere posizione, criticando ed offendendo anche chi scrive, ma almeno trovando un nostro posto nel mondo (!)?

Ricordo ancora le discussioni con una cara amica su quanto fosse opportuno risparmiare ogni giorno, oppure uscire da questa abitudine CONSERVATRICE e investire energie e denaro in modo diverso, senza limitare energia ed espressione di sé.

Ma su questo e altri argomenti, molti hanno scritto qualcosa di sensato.

Dipende tuttavia da che cosa vi interessa e vi appassiona, per segnalarvi dei libri o delle esperienze da fare.

Io alla Bioenergetica sono arrivato per caso, per questo mi batto affinché tutti la conoscano.

RIcordo la sensazione alla prima lettura di un libro di Alexander Lowen (Il Piacere): il corpo conosce solo Piacere e Dolore.
Già questa informazione ha cambiato completamente il mio modo di percepire la mia vita e il mio lavoro.
Se volete approfondire la Bioenergetica, potete leggere Il Corpo Non Mente di Luciano Marchino oltre a Stili Caratteriali di Stephen M. Johnson. E vi si aprirà un mondo.

Ancora oggi -a distanza di tanto tempo- non posso credere che ci siano il 99% dei miei simili che non conosca lo studio dei caratteri bioenergetici e le interpretazioni che da essi derivano…

Ma in ogni caso occorre cercare sempre qualcosa che ci interessi!

Io ricordo -prima!- i libri di Anthony Robbins che mi hanno aiutato molto.

Poi altri, che mi hanno appassionato e li ho letti con avidita’:

  • Convinzioni di Robert Dilts
  • Tutti i libri di Eric Berne e degli altri autori di Analisi Transazionale
  • I libri di comunicazione, da Paul Watzlawick a… infinito.
  • Ma in realta’ mi sono “sparato” tutti i libri di auto-aiuto possibili. Dai peggiori ai migliori. Senza vergognarmi mai.

Il principio era portarmi a casa anche solo un’idea, uno spunto, un motivo per correre con rinnovato entusiasmo. A volte, quando non potevo comprarli perché squattrinato, li leggevo direttamente in libreria, andando subito ai punti più importanti e annotandomeli sull’agenda.

Parlo spesso del mio amico Alex che solo leggendo libri di management e auto-aiuto, è riuscito a fare una carriera eccellente e ora fa l’imprenditore 2.0 e forse anche 3.0.

Solo ed esclusivamente provando ogni giorno a fare attenzione a piccoli esercizi che davano “senso” a ciò che faceva.

L’altro principio cardine è che il libro o il corso rappresenti un’esperienza: leggete testi che vi prendano emotivamente e non vi sembrino mai pesanti.

E praticate strade emotive. Sempre.

(Ah: andate su ted.com e passateci la vita).

 

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