Io sottoscritto…. dichiaro, almeno a me stesso, che so perfettamente come andrà quest’anno e che cosa non raggiungerò… L’obiettivo -o gli obiettivi- che come al solito non raggiungerò è-sono:…
I miei modi soliti di agire verso gli obiettivi -che ogni anno ri-metto in atto- sono…
Come sto se do per scontato che non avrò mai quella soddisfazione di raggiungere ciò che mi affanno da anni a rincorrere? (pace economica, familiare, lavorativa, ecc. ecc.)
Sono anni che “alla fine va sempre allo stesso modo”. Tanto vale ammetterlo no? Cosa mi provoca, accettarlo in profondità? (Ad es. che ce la faccio sempre a stento, o non ce la farò mai come mi batto da anni, oppure ancora che ce la faccio sempre ma non me ne stra-frega più assolutamente niente da tantissimo tempo…).
E più sinceramente ancora, cosa mi provoca quello che continua a succedere? Che cosa non voglio accettare dei messaggi che ogni anno la mia vita personale e lavorativa mi manda?
E’ difficile conviverci? Perché?
Com’è il mio respiro nei giorni seguenti in cui mi sono detto: proviamo a stare con la sensazione opposta allo sbattermi ogni giorno per realizzare qualcosa? Proviamo a dirci: va bene così, devo farmela andar bene così, tanto andrà sempre così… Come ci sentiamo?
E cosa mi provoca percepire che –se non la realizzerò mai- tanto vale rilassarmi e godermi di più ogni giorno della settimana?
Potrebbe succedere un fenomeno interessante, a questo punto, che ogni tanto si manifesta: cosa dico, faccio e penso di veramente nuovo su questi temi, di contrario, opposto, diverso dal mio solito, se resto in questo stato d’animo di accettazione interiore? Potrei provare emozioni diverse, stati d’animo inediti. Registrare se si verificano (attendere ovviamente alcune settimane restando con questa accettazione).
Se so –anche solo come simulazione- che non raggiungerò mai il mio obiettivo di benessere, come mi posso rassegnare? E si aprono spirargli nuovi? Quantità di energie che sono di nuovo disponibili per chissà cos’altro?
Sono in grado di restare qui ed ora su questa delusione, trasformazione, spiazzamento, per alcune settimane? Solo per vedere di nascosto l’effetto che fa? Non ci riesco? Come mai secondo me?
A chi scrive è bastato solo questo stop interiore alla routine che “girava a vuoto”, a stravolgere in positivo l’esistenza. Allora: che cosa adesso possiamo vedere che gira a vuoto nella nostra vita, sinceramente?
E poi, contemporaneamente, con queste sensazioni che ci muovono dentro, ritornare finalmente a concentrarsi su altro. Per esempio, a che cosa possiamo finalmente dedicarci, di nuovo, o sereno, o accantonato in passato?
Uno spunto utile può arrivare dal prossimo passo:
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