6a – Check-list: Seguire i Desideri. Smettiamola di Continuare a Cavarcela

 

Il metodo stoico di soddisfare i bisogni eliminando i desideri
è analogo a quello di amputarsi i piedi
quando si ha bisogno di scarpe.

Jonathan Swift

 

Se si seguono i desideri si ritorna all’interno delle leggi generali della natura.

“Perchè seguirli se poi non posso realizzarli?”. Perché è una domanda sbagliata.

E’ sufficiente tornare a seguire uno schema di questo tipo:

Bisogni                                                                    Desideri

  • Mancanza                                                           Abbondanza
  • Ripristino situazione pre-esistente               Sviluppo di Sé
  • Modello omeostatico                                       Modello di Miglioramento
  • Energie consumate                                          Sprigionare nuove energie
  • Riequilibrio                                                       Rigenerazione
  • Volontà                                                               Emozione
  • Abitudine                                                           Entusiasmo
  • Routine                                                              Cambiamento

 

 

Ciò non vuol dire non avere bisogni, bensì perseguire una vita più piena e soddisfacente, semplicemente spostando il focus della nostra giornata sui desideri. Semplicemente. Senza necessariamente interessarci al raggiugimento imprescindibile di desideri enormi che non stanno né in cielo né in terra.

Provare a fare l’esercizio di riempire una tabella di questo tipo:

 

Bisogni Desideri
Vita lavorativa
Vita Extra lavorativa
Carattere
Mio Gruppo di lavoro
Famiglia
Affetti

 

Come scrivevamo nel punto relativo a bisogno e desiderio:

“come posso riconoscere la differenza? Ciò che aggiunge interesse alla nostra vita è desiderio, ciò che vogliamo ripetere è desiderio, ciò che ci attrae senza stare a chiederci i motivi, è desiderio. Nel lavoro, negli affetti, nel sesso, ci è ben chiara la differenza tra ciò che colma solo il bisogno e ciò che invece aggiunge valore all’esperienza.”

 

 

Dove applicare il principio? Da che parte cominciare?

Vediamo un semplice elenco di alcune nuove possibilità da desiderare anziché portarle avanti come al solito secondo bisogni routinari:

 

Esempi di Obiettivi da perseguire secondo Bisogni oppure (meglio) secondo desideri:

 

  • Dimagrire
  • Sapere che cosa voglio diventare
  • Essere maggiormente considerato
  • Sentire che i miei colleghi/collaboratori mi rispettino
  • Cambiare la sensazione di sentirmi sempre al palo nella mia vita
  • Essere più in grado di influenzare gli altri in una direzione positiva
  • Capire perché mi ritrovo sempre nelle stesse situazioni, personali, affettive, oppure lavorative e finalmente cambiare qualcosa
  • Essere più bravo a motivare, gestire, influenzare, essere autorevole
  • Avere molto di più la sensazione di padronanza e controllo della mia vita
  • Ricominciare ad apprendere
  • Riprendere fiducia nel mio rapporto familiare
  • Dare di più o ricevere di più
  • Essere più incisivo
  • Partecipare di più, sentirmi più parte del gruppo
  • Desiderare di più, sentire che posso chiedere di più alla mia vita
  • Cambiare completamente vita
  • Comunicare meglio, avere la sensazione di arrivare bene al punto
  • Sentire più energia
  • Dormire meglio, riposarmi di più, rigenerarmi
  • Avere più ottimismo, entusiasmo per le cose che faccio

 

(su ognuno di questi, per inciso, ci sono montagne di bibliografia, in ogni libreria).

 

Ciascuno dei punti precedenti è raggiungibile se si seguono i desideri, mentre resta “impantanato”, se affrontato secondo il bisogno.

Un esempio? Se voglio comunicare meglio, perché mi pressano facendomi sempre notare che sono un disastro nelle relazioni:

  • Mi posso continuare a dire che io sono completamente ok, e che come al solito gli altri non mi capiscono mai
  • Mi posso dire che probabilmente hanno ragione ma non ho alcuna voglia di cambiare
  • Allora mi approccio alla materia contro voglia, solo perché ho un’esigenza pressante e uso solo la volontà, compro dei libri e poi li leggo con difficoltà

 

Se invece, al contrario:

 

  • Decido di dedicarmi, con le emozioni e i desideri, alla materia comunicazione
  • Allora mi iscrivo a corsi motivanti di comunicazione, motivazione, teatro, ecc.
  • E li considero un’esperienza che possa essere solo coinvolgente, per definizione
  • Mi interesso chiedendo a tutti di segnalarmi altre esperienze simili o libri indispensabili sulla materia
  • Cerco in ogni momento di divertirmi e di imparare qualcosa
  • Ne approfitto per conoscere altre persone e altre abilità
  • Mi precipito nel vastissimo mondo del web e cerco filmati, spunti interessanti e divertenti di cui nutrirmi per migliorare la mia comunicazione.

 

E’ semplicemente un’altra vita.

 

 

Per ulteriori approfondimenti sull’ “Io Desiderante”, cercare riferimenti all’Empowerment.

 

La Positive Psychology sta dando un enorme impulso all’importanza del desiderio e agli accenti da dare alla nostra vita. Studia semplicemente come stanno le persone che stanno bene, mentre per 100 anni la psicologia si è concentrata sulla malattia, su come ristabilire un livello di vita appena accettabile.

Cosa succede invece, se si studia quali sono i componenti della vita di chi sta bene, si sente felice e realizzato?

 

E ciò che gli studiosi hanno scoperto è che ci sono 3 componenti del benessere secondo questa disciplina che distinguono le persone più felici: Piacere (Pleasure), Coinvolgimento (Engagement) e Significato (Meaning).

Tutti e tre rimandano allo spostamento della nostra vita maggiormente sui desideri:

 

Ad esempio: in un rapporto affettivo:

Piacere = desiderio legato al piacere fisico, carnale; desideriamo fortemente quella persona.

Coinvolgimento = ripetere la ricchezza che deriva dal desiderio. Investimento emotivo nel voler stare sempre con quella persona. Famiglia.

Significato = nascita di un bambino, significato che scaturisce come un frutto dalla relazione.

 

Semplice, no? Vi indico qui di seguito il link per vedere Martin Seligman che ne parla: http://www.ted.com/talks/martin_seligman_on_the_state_of_psychology

 

In sostanza, non è lapalissiano come noi viviamo male, concentrati solo sui problemi?

 

Massimo Bruscaglioni, uno dei più importanti esponenti dell’empowerment, mi ha spiegato un giorno che noi veniamo da millenni di povertà, scarsità, in cui doversela cavare con pochissimo. E solo da pochi decenni c’è invece la possibilità di dedicarsi ai desideri: anzi, ci chiedono di saper seguire i desideri, altrimenti non ce la possiamo fare a raggiungere obiettivi con tutto noi stessi…

E’ tutto qui.

E noi ancora a chiederci come fare a cavarcela.

 

L’Abbondanza Dentro di Noi

7 Passi nella Prosperità

Clicca su ognuno dei punti per visualizzarlo

 

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Articolo completo: L’Abbondanza Dentro di Noi – 7 Passi nella Prosperità

 

 

 

 

 

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