Accade Solo Ciò che è Naturale che Accada

La Natura è Piena d’Infinite Ragioni

Leonardo Da Vinci

 

 

La prima causa di malessere NON è che

“Non RIESCO ad ottenere la vita che voglio”,

ma che

“Voglio una vita che NON posso ottenere”.

 

Lo dico spesso in queste note:

Le persone arrivano in terapia perché hanno l’immondizia nel cervello.

 

Vengono ad esempio per NON mostrare che ci si sente falliti totalmente, come Amir, che era ormai ossessionato dal sentirsi un bluff, un essere indegno. Assunto rivelatosi molto vero per lui, ma senza alcun reale fondamento.

E lui era già avanti.

 

La maggioranza delle persone che si agitano là fuori e che poi -solo in una piccola percentuale- vengono a farsi a aiutare, viene per motivi irrealizzabili, cioè cerca “qualcosa” d’impossibile, letteralmente:

 

  • Non voler mai più soffrire
  • Farcela una volta per tutte a realizzare il mio grande progetto, decisamente campato in aria
  • Trovare l’amore che realizzi la mia vita
  • Riuscire a raggiungere obiettivi che cerco invano da sempre
  • Riuscire finalmente a piacere alle donne
  • Non essere più così sentimentale, bensì più dura, cinica
  • Saper tenere testa ai colleghi in questo mondo competitivo
  • Guadagnare più denaro
  • Fare carriera senza più blocchi o scrupoli
  • Dimenticare, cancellare un amore o un infortunio o un trauma che ci ha fatto soffrire
  • Imparare ad essere completamente diversi da come si è stati fino ad oggi

 

E nessuno di questi obiettivi può essere mai raggiunto così come desiderato:

  • Nessun uomo può realizzare la vita di una donna
  • Nessuna sofferenza può essere evitata, anzi: ciò che fuggo m’insegue, ciò che affronto si scioglie. E solo quando l’affronto mi rendo conto quanto fosse assurda la mia pretesa/paura di non voler più soffrire, perché significava in realtà non vivere…
  • Voler realizzare il proprio progetto con tutto se stessi, non basta per niente a legittimarlo come possibile: probabilmente se non lo raggiungiamo mai è irrealizzabile e occorre rinunciarci per ottenere ciò che siamo destinati finalmente a diventare
  • I problemi di denaro non sono mai risolvibili direttamente, bensì solo con la comprensione totale di che cosa rappresentano, da che cosa vengono e qual è la chiave della propria energia. Solo così, di colpo, svaniscono, ma mai si risolvono tout-court
  • E spesso, infine, un amore che ci ha cambiato la vita deve essere glorificato e sublimato e trasformato in energia e luce per elaborarne il lutto. Mentre, se noi cerchiamo di dimenticarlo e di cancellarlo, otteniamo per anni l’effetto contrario di pensarlo ogni giorno e starci sempre più male.

 

 

Ecco, spero sia chiaro: il cammino verso il benessere, che lo si porti avanti da soli o in terapia, può seguire solo le verità della natura e non i nostri scopi, mai le nostre intenzioni, giammai le nostre pretese.

Come ci ricorda Jiddu Krishnamurti: C’è una grande felicità nel non volere, nel non essere qualcosa, nel non andare da qualche parte.

Soprattutto se non ci porta da nessuna parte.

Ecco perché ci troviamo ogni giorno a ricordare ai nostri clienti che cosa è reale e che cosa no, che cosa possono chiedere alla propria vita e che cosa è semplicemente irrealistico, impossibile e da affrontare in modo diametralmente opposto.

 

E avete idea di come migliora il respiro di qualcuno che per decenni
sia andato in direzione ostinata e contraria a qualsiasi possibilità di benessere?

 

Rifiorisce, letteralmente.

 

Viviana aveva spezzato la propria vita insieme ad un amore finito non per lei, ma per volontà del suo amato, che NON era riuscito a separarsi dalla moglie e dai figli. E lei, pur di restare in contatto-spezzato con lui, aveva letteralmente interrotto la propria vitalità. Ed ora, madre di un altro bambino a distanza di anni e moglie di un altro uomo, viveva una vita di riserva, ad un livello decisamente disturbato e contro natura.

 

E’ bastato illustrarle come il dono eccezionale di quell’amore per lei fulgido e illuminante poteva e doveva essere ripreso dentro di sé e mai più abbandonato…

 

….e allargato al perdono disinteressato….

 

…per illuminare così il proprio figliolo e il nuovo compagno che certo non meritavano questa vita di terza o quarta mano…

 

…per sentirla di nuovo, in due giorni, leggera e vitale.

 

 

 

E lo stesso è accaduto con Tiziana, maestra di pianoforte a livello concertistico, che in seguito alla morte del padre aveva dovuto abbandonare la carriera e mettersi a lavorare.

Da 12 anni viveva una vita delusa e senza più alcun entusiasmo. Il suo obiettivo: “dimenticare la vita precedente” è diventato in breve: “come riprendere l’entusiasmo, la luce interiore, la bellezza della musica di prima e illuminare la sola esistenza che abbiamo a disposizione”.

 

Ecco amici miei, la prima questione principale della vita stessa è accettare le sue leggi.

 

Questo è il punto. Chiarirsi e riprendere il filo del reale e del possibile e di come funzioniamo noi, la nostra esistenza e le sue condizioni.

 

Per questo le Leggi della Trasformazione del Carattere funzionano e per questo la prima legge ci rimette in circolo tonnellate di energia attraverso l’Accettazione Incondizionata:

 

1. LEGGE DELL’ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA.

Accade Solo Ciò che è Naturale che Accada, Mai Niente di Innaturale. Quindi, non cambia mai nulla con la volontà, l’ego, l’orgoglio, la razionalità.

 

Si può solo assecondare il processo che segue le leggi della natura.

 

 

 

 

Prendiamo un esempio: Se NON voglio qualcosa e Resisto, Mi Oppongo, e lo faccio per troppo tempo, non ottenendo ALCUN cambiamento reale…

 

…vuol dire che sto perseguendo qualcosa d’impossibile.

 

Punto.

 

Se io resisto per troppo tempo a qualcosa, pur giustificato dalle esperienze, alla fine, semplicemente, non vivo.

 

La legge ci dimostra che si può solo partire dall’Accettazione Incondizionata:

se ci limitiamo a decidere la nostra esistenza e il cambiamento secondo ciò che pensiamo e ripensiamo soltanto con determinazione- questo non arriverà. Mai.

 

Se sono qui oggi, con questo lavoro e proprio questo amore, c’è sempre un motivo,
che è il migliore per l’adattamento alla mia esistenza. Sempre.

 

Posso solo ri-partire, ri-volgendomi verso la mia vita naturale, accettando tutto ciò che c’è, OGGI.

 

E per farlo occorre che io mi carichi di ogni paradosso apparente che ciò comporta.

 

Per esempio, accettare che non cambierà mai e poi mai
ciò che meno sopporto di questa mia condizione.

 

Perché questo malessere non è vero, reale, concreto. E’ solo quel che sento.

 

E’ proiettato da me, dall’interno, dal mio carattere, da qualcosa che ho deciso evidentemente tanto tempo fa… su qualsiasi situazione mi capiti nel mondo esterno. E mi fa considerare tutto sotto una luce opprimente.

 

E’ un esempio, ma piuttosto comune.

 

Poiché solo questo passo verso l’accettazione farà sì che io mi sottometta alle leggi della natura…

 

…e così, di colpo, quella atmosfera non sarà più insopportabile…

 

La verità è che l’universo se ne frega altamente se mi piace o meno questa vita, e se voglio cambiarla perché me ne piace un’altra che “reputo” più interessante per me. L’universo, in forma delle persone e delle cose che mi circondano, fa accadere solo ciò che “reggi” e che quindi ti arriva naturalmente.

 

Pretende quindi SOLTANTO che PRIMA tu onori questa esatta combinazione di esistenza che accade oggi.

E che tu la ricambi e la condivida.

La partita si sposta certo su come condividere e come ricambiare.

Ma se io capisco e indovino quali sono i giusti atteggiamenti e quelli impossibili da sostenere, allora il premio arriva immediato, semplice e luminoso.

 

Quando accetto davvero questa condizione esistenziale e rinuncio a volontà, controllo e orgoglio, incondizionatamente, allora mi sarà concesso di lasciare arrivare immediatamente la vita che merito e mi corrisponde.

 

Altrimenti arriverà ostinazione e delusione dalla sentenza quotidiana:
gli sforzi della volontà-ostinazione-orgoglio possono essere solo vani e ripetitivi,
stancanti e avviluppati a se stessi.

 

Questa è la verità del paradosso:

NON funziona Mai in modo che voglio qualcosa, un Obiettivo,
e mi impegno con tutto me stesso credendo
che ciò sia sufficiente affinché arrivi.

 

Se vivo così, quel che arriverà con enorme fatica, mi porterà sempre fatica.

E mai la soddisfazione prevista.

 

Può accadere ogni giorno solo la verità.

 

Per cui il mio “oggi” è vero per definizione.

La verità è l’unica abbondanza.

 

  • Se qui sto, e fermo al palo mi sento, questo mi merito.
  • E se non capisco come e perché mi trovo a questo punto, e non mi rilasso e non mi lascio mai andare, posso impuntarmi quanto voglio, sempre di più al palo mi sentirò.
  • Se riparto solo con l’orgoglio, otterrò ancora di più l’affossamento.

 

E’ questo il Primo grande Paradosso del Benessere.

 

Continua la lettura al punto successivo:

Solo 2 Cose le Natura Ci permette

 

 

 

Vai ai punti su come praticare le conseguenze di questa legge:
Accettazione Incondizionata: Riepilogo

 

 

 

Riepilogo: Le Leggi della Trasformazione del Carattere

 

Le 5 Leggi della Trasformazione del Carattere

Perché Le Leggi della Trasformazione del Carattere

1. LEGGE DELL’ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA
Accade Solo Ciò che è Naturale che Accada

Solo 2 Cose le Natura Ci permette

2. LEGGE DELLA LEGGEREZZA PROFONDA
Conta Solo l’Intensità di Ogni Giorno

Intensità Significa Pulire

3. LEGGE DELL’EVOLUZIONE SOSTENIBILE
Ti ritorna Solo Ciò che Investi a Fondo Perduto

4. LEGGE DELLA VISIONE RADICATA
Resta, Solo Ciò che Trascende

5. LEGGE DELL’EMOZIONE CORPOREA
Solo il Corpo Porta Benessere.

 

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