Accettazione Incondizionata: 14. Pur di Non Trovare

Si vive solo due volte:
una volta quando si nasce
e una volta quando si guarda la morte in faccia

Jan Fleming: 007, Si Vive Solo Due Volte

 

Il senso è proprio questo:

Ci massacriamo nella ricerca, pur di non trovare.

Uno dei punti di svolta è vedere chiaramente quanto siamo dietro ad obiettivi in cui crediamo ciecamente, che in realtà si rivelano falsi, falsissimi.

 

Vederlo è uno dei cardini del cammino di consapevolezza.

E sancisce il passaggio…

…da una vita sempre alle prese con lo stesso karma – tema – copione di vita –

…ad un’esistenza liberata, nella pienezza di ciò che ci meritiamo.

 

E ce lo meritiamo già solo perché siamo vivi.

Ne abbiamo trattato nel punto specifico “Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare”.

 

Ci sono esempi che lasciano senza parole.

Sempre di più, mi capita, nella mia professione e non, d’incontrare persone inconsapevoli di ciò che portano dentro, dicendosi il contrario.

Vittorio ha due enormi obiettivi:

  1. il primo è stare fuori dagli schemi, nello sport, lontano, alle prese con lunghe maratone quasi da professionista, a piedi e in bici, a patto che sia fuori dalla Società, lontano dal mondo del lavoro, fregandosene di tutto e tutti.
  2. il secondo è la perenne ricerca di una ragazza che gli colmi l’intera esistenza. La sua smania è immediatamente visibile nel suo guardarsi intorno, nella sua mancanza di qualcosa, di un paradiso perduto e forse mai realmente vissuto. Tra l’altro la cerca incredibilmente più giovane di lui, in uno scandaglio continuo con lo sguardo, incongruente agli occhi di tutti, tranne ai suoi.

Io e Vittorio abbiamo parlato più volte in terapia della madre di tutte le accettazioni che ha da compiere: questa relazione non la potrà mai trovare.

Perché è fuori dal mondo del reale. Non è una compagna quel che desidera, è un essere idealizzato che si prenda carico di tutto, che “svolti” in vece sua verso il sogno.

Perciò allontana le ragazze anziché avvicinarle, con il suo modo di fare.

 

Vittorio è stato lasciato a se stesso dalla madre depressa che non accorreva alle sue grida quando era nella culla. Lui ricorda vividamente un episodio in cui alza le mani ad abbracciare la madre e lei lo accoglie ma non lo tira su. Lui è felicissimo, ma lei va via e non accorre più alle sue richieste.

Un pò più grande, Vittorio veniva trovato a sbattere ostinatamente la testa contro il muro, fino a quando non lo si fermava.

Oggi lui continua imperterrito a cercare avidamente una donna, una fidanzata, un amore pieno, totale, una madre, a cui affidarsi completamente. Lo fa in modo pesante, ostinato, ottuso, inconcludente e illuso. Sbattendo metaforicamente la testa sempre contro lo stesso muro. Guardandosi continuamente intorno. E con un’abitudine ventennale a non trovarla mai, questa donna. A cui lui reagisce con la sola attitudine che conosce: l’ostinazione. Così facendo non trova mai una ragazza affascinata da lui e che accetti qualcosa di così esagerato.

Il pensiero di Vittorio non è pieno, non è riflettuto, non è elaborato, non è digerito, confrontato, rispecchiato, risuonato nell’altro e così trasformato e reso maturo.

Non ha mai avuto nessuno dedicato a lui. Quindi non sa che solo lui stesso, facendo l’adulto maturo, può occuparsi di sé, accettando ogni giorno questa mancanza, e sopportandola, senza agirla più.

E’ quindi alla ricerca di una soluzione magica, con il pensiero magico proprio dei bambini, pur di non trovarla e continuare a sentire la pura verità:

“non riesco ad elaborare tutta la mancanza straziante che ho sentito,
e allora continuo a poterla-doverla ri-vivere solo facendo finta di cercare qualcosa
che mi sani ma che in realtà -lo so benissimo- non esiste.
Così sono a disperato contatto con ciò che da sempre mi fa soffrire,
a patto che non me ne renda conto davvero”.

 

Sospiro. Eh? Non è facile vivere così. E comunque la vostra impressione è che sia un caso estremo.

Lo credete davvero? Ne scriviamo in realtà perché il caso è moltissimo più comune di quanto sembri.

E poi, nei fatti, la gravità cosa conta? Anzi, gli infiniti casi più facili e meno gravi, dovrebbero avere accesso ad una vita più sana e chiarificata, non credete?

Eppure accade esattamente il contrario: siccome il caso non è grave il rimedio non arriva proprio, non si vede, non c’è e non si applica.

Allora, santiddio: i casi gravi sono gravi, e bon. I casi lievi non si affrontano, allora che stam’a fa, stam’a gioca’? – si direbbe a Roma.

 

Oggi Vittorio ha ricevuto pubblicamente i complimenti di una persona, davanti a tutto il gruppo di terapia, perché non è più pesante, non più fuori, non più alla ricerca, molto più “dentro” alle cose.

E’ bastato il magico potere del riordino, quello vero, della chiarezza.
Si è appuntato il post-it con la frase riportata qualche rigo sopra: “non riesco ad elaborare tutta la mancanza… ecc.” Lo rilegge ogni giorno più volte e inizia vigorosamente ad aggiustare concretamente la propria realtà.

Come per altri casi che vediamo di seguito, è sufficiente vedere la verità:

Cerchiamo per una vita pur di non trovare.

 

Come si situa questa ‘ricerca pur di non trovare’ nel nostro cammino delle 5 ricette per una piccola felicità?

Come ogni passo, riguarda sempre anche tutti gli altri.

  • E’ ACCETTAZIONE, perché è fondamentale per Vittorio e per gli altri casi che vedremo, accettare che questo è
  • ma contemporaneamente è anche VISIONE, poiché è questo il primo risultato: ma che cosa diavolo ho visto nella mia vita, sinora, di così NON vero?
  • Ed è anche LEGGEREZZA, perché una volta iniziata la nuova energia verso la vita, ci si sente come rigenerati, ogni giorno.
  • Ed infine è EVOLUZIONE sostenibile, poiché non sappiamo proprio svolgere alcune funzioni, non soltanto non imparate a suo tempo, ma nemmeno mai conosciute, viste, sfiorate. E sono tutte da impiantare con entusiasmo nella nostra giornata, come cariche benefiche di energia.

 

Vai a: Accettazione Incondizionata: 15. Silvana e il Sogno Magico

 

Scopri di più sull’Accettazione e sulla Partecipazione a 4 Serate per una Piccola Felicità

 

 

Riepilogo:

 

 

Approfondimenti:

 

Conferenza Gratuita 1 Dicembre 2016, 20,30
5 Ricette per una Piccola Felicità

Approfondimenti:

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