Accettazione Incondizionata: 15. Silvana e il Sogno Magico

Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.

Khalil Gibran

 

Quando dissi a Silvana che non poteva avere -e non avrebbe avuto mai- ciò che da sempre cercava, a momenti mi fulminava con lo sguardo.

Non un Fidanzato, non una famiglia, non dei figli.

Non avrebbe potuto averli mai.

Ci mise un po’ a decidersi a chiedere “perché…”. Aspettava che lo dicessi io. E io aspettavo che l’informazione si realizzasse in lei.

  • “Vedi, Silvana, tu non lo vuoi il fidanzato, o almeno non lo vuoi per amarlo, ma per ossessionarlo e vendicarti su di lui”.
  • “E chi è lui? Sorrise amaramente. Mio padre?”.
  • “Yes”.
  • “Of course”.

 

Oggi Silvana, come avevamo ipotizzato, un fidanzato ce l’ha ed è arrivato in modo completamente diverso.

E’ un uomo e ha uno stile e un carattere diametralmente opposti rispetto ai modelli del passato e soprattutto scambia con lei emozioni di natura completamente nuova:

  • non di sfida-conflitto
  • non di difficoltà insanabili nella convivenza
  • non di ossessione-compulsione
  • non di sospetto e difesa.

E chi nutriva questi sentimenti 30 anni prima? Voi direte: suo padre? Of course.

Sem semper lì, direbbero a Milano.

 

E’ proverbiale, tra me e Silvana, il momento in cui lei ha realizzato davvero che –dopo aver passato mesi a far finta di rinunciare ai 3 assiomi della sua vita, amore-famiglia-figli- riuscì a sentirne il beneficio:

“non devo rinunciare alla possibilità,
devo solo smetterla di investire tutta me stessa
nella volontà che sia solo come dico io:

è vero, è solo una rivendicazione totale; è una vendetta.

E’ una compensazione di ciò che non ho mai avuto da mio padre.
Io dico che voglio da sempre queste tre ossessioni, ma in realtà non è vero.
Io voglio PRIMA DI TUTTO “far vedere” a mio padre che ce la faccio!
che venga ristabilita al più presto la mia dignità di figlia
che non ha avuto mai la minima considerazione.

E così mi vado a trovare PER PRIMA COSA tutti personaggi come lui.
Con cui non ho nulla da spartire, in realtà.
E riacutizzare così i conflitti e le separazioni traumatiche”.

Allora?

“Allora…

dopo aver pianto tutte le lacrime del mondo…

…decido che viaggio. Mi faccio il viaggio della mia vita,
che attendo da sempre di fare con questo famigerato “lui” che non arriva.

Rinunciando per sempre al fidanzato. Basta.
E mi sento così bene, leggera e finalmente in pace…”

E come è stata in viaggio secondo voi? Benissimo, esatto.

E chi ha conosciuto dopo il 2°, il 3° o il 4° Viaggio? Esatto, il fidanzato di oggi.

Senza aspettarsi niente, solo grazie alla leggerezza e al gusto di viversi ogni momento appieno.

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Riepilogo:

 

 

Approfondimenti:

 

Conferenza Gratuita 1 Dicembre 2016, 20,30
5 Ricette per una Piccola Felicità

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