Ora che so da dove viene la mia Ferita -e quanto è forte ed è stata attiva questa condizione!- ormai radicata dentro di me pur essendo inattuale e senza più alcun fondamento….
… Allora non mi resta che affrontarla, la mia Ferita! Andandomela a cercare ATTRAVERSO queste ripetizioni, e in tal modo -un attimo dopo!- compiere il passo, una buona volta:
- Andare, costi quel che costi
- Decidere una buona volta e tenere il punto
- Buttarmi e se sbaglio chissenefrega
- Amare senza protezioni perché non esistono in realta protezioni possibili in amore
- Lasciar andare le battaglie infinite
- “Prendere” finalmente per me
- Appartenere a qualsiasi cosa faccia e a qualsiasi gruppo dal quale mi sono sempre “distinto”
- Stare in qualsiasi situazione, come principio, senza voler sempre scappare via
- Sentire anche quel poco che riesco, e decidere secondo la logica del “meno peggio”, che è sempre meglio del blocco
- Considerarmi importante, provando a sostenermi con tutto me stesso, senza ascoltare solo le auto-critiche diffuse e onnipresenti
(Sono tutte categorie del test che facciamo compilare su 15 ingiunzioni i e 5 contro-ingiunzioni, altrimenti dette funzioni, + o – bloccate dal nostro carattere).
Effettuo questo lavoro su di me sapendo che sarà impegnativo e mi devo allenare, ma è un’operazione molto chiara, fattibile, concreta e colma di reali progressioni.
Lo sentite? È saltare finalmente al di là del blocco insormontabile di prima.
È intravvedere il sentiero insperato, ma fattibile, se pur difficile, sulla montagna, per poi scoprire -percorrendolo davvero- che questo sentiero non è così impegnativo e irto, bensì colmo solo di proiezioni e paure coltivate per decenni.
Per poi constatare, fermandoci a fare il punto, che senza nemmeno più pensarci, abbiamo preso un aereo per arrivare all’inizio del sentiero, un aereo che non riuscivamo a prendere prima, oppure abbiamo percorso decine di chilometri al giorno ricaricandoci di energia anziché accusare la solita stanchezza, instaurando relazioni nuove, in gruppi in cui prima ci sentivamo perlopiù inadeguati.
E se io non so qual è la mia ferita? Beh è il solito problema: in internet voglio la ricetta che mi cambi la vita in un secondo.
Però niente paura: cominciate a ripetervi le frasi significative sopra riportate, una dopo l’altra, come se ciascuna fosse la vostra, fermandovi per settimane su quella o quelle che vi sembrano più vicine alla vostra verità.
E poi vedrete: potreste scoprire veri e propri nuovi mondi.
Poi cercate qui altri articoli su Ferita, Tema, Ritiro e il Cammino di Accettazione. E molte consapevolezze si affacceranno.
Questi alcuni resoconti:
- Io che con i soldi proprio non ho mai avuto un buon rapporto, ho scoperto che non ci penso più, e di colpo, cosa succede? Non spendo più e mi ritrovo alcune migliaia di euro sul conto. Incredibile.
- Mi sono scoperto a dire basta: questo non lo farò più. Prima era impensabile.
- Mi sono “fatto persuaso” che il posto dove sto e il lavoro che faccio è tutta roba mia. E’ giusto che io stia lì. E in parte mi piace. E semplicemente, l’ho ri-scelto. E’ successo una mattina di pochi giorni fa… ho riscelto la mia vita di prima. Curioso, no?
- Mi è sembrato del tutto normale dormire con lui, laddove prima puoi immaginare le paranoie?!
- E questo mi dice: lo sai che tu sei eccezionale? E io a rispondere: beh sì, lo so da tempo, mentendo spudoratamente!
In quale fase siamo del nostro cammino? E quando accadono questi piccoli fuochi d’artificio per se stessi e gli altri?
Siamo ad un certo livello dell’Accettazione Incondizionata, non facile da stabilire temporalmente, quando abbiamo accettato davvero fino all’ultima goccia che possiamo dirci -e dare per eterna e senza false speranze- la nostra ferita reale, quella proprio inaccettabile fino a pochi mesi prima, poichè sempre di illusione caratteriale trattasi in qualsiasi gravità e forma essa sembri manifestarsi.
Se sto nella ferita e la coltivo e non la vedo… Sempre la stessa canzone sarà.
Viceversa, a questo punto del sentiero, si sono già spalancati i benefici della Leggerezza Profonda e del Percorso di Evoluzione Sostenibile…
…e la nostra Visione è più Radicata su ciò che ci è successo davvero e vediamo come uscire sul serio dal tracciato caratteriale bloccante e liberare le risorse.
Fino a che, una bella mattina, ci rendiamo conto che almeno non ci stiamo più infortunando, danneggiando, boicottando. E che compiamo normalmente imprese che- alcuni mesi prima ci sarebbero sembrate insormontabili.
Sono piccole cose, ci diciamo.
Eppure, ci sembra di toccare il cielo con un dito.
Vai all’articolo successivo:
Torna a Il Grande Paradosso del Benessere: Riepilogo
Articoli correlati: