Cambiare Vita in 1 Minuto

Foto: Bioenergetica in Paradiso,
Marzo 2017,
Rihmbodoo, Maldive.

 

Un’altra svolta epocale, che ha cambiato la vita di tutti coloro che l’hanno incontrata, la mia per prima, è decidere di cambiare totalmente 1 solo elemento della nostra vita.
Semplice, fattibile, immediato.
Deciderlo. Farlo da un momento all’altro e non tornare più indietro.
Ma quale elemento? In quale direzione? E in che modo?
Vediamo un esempio.

Avete presente quando c’è un rumore fastidioso che non sapete da dove viene e non vi fa dormire la notte? E magari c’è per tante notti di seguito? Ecco, quando torna tutto com’era, facciamo fatica a ritornare a dormire come prima, come se ci fosse uno strascico, e cerchiamo di non pensarci, come si fa rispetto ad un episodio spiacevole. E perché? Perché ci sentiamo vulnerabili, rispetto a qualcosa che può capitare dall’esterno e verso cui ci sentiamo scoperti. Ci manca qualcosa che ci dia la sicurezza di sentirci sotto controllo e nel piacere inattaccabile del nostro benessere, qualsiasi cosa accada. E che cos’è questo qualcosa? Non sappiamo bene rispondere.
Viceversa, se andiamo in un paradiso tropicale vero e proprio, come capita a noi ogni volta in Bioenergetica in Paradiso, quando poi torniamo alla civiltà, basta arrivare in aeroporto, e si fa fatica ad abituarci ai rumori, alla frenesia di prima, ai ritmi e alla mancanza di rapporto con la natura.
E ci rassegniamo, in modo un po’ triste, al fatto che tra poco saremo di nuovo risucchiati dalla frenesia dell’esistenza, senza alcuna chance di poterlo evitare. E come poterlo evitare?
Di nuovo, con qualcosa che ci manca da sempre per garantirci la sicurezza di star bene in qualsiasi condizione.
Ma allora, cos’è questo qualcosa? Perché, ecco: proprio così funziona il nostro carattere: ci fa chiudere e irrigidire pur di non sentirci scoperti, insicuri e senza strumenti, ma non risolve comunque mai del tutto un fondo di preoccupazione.
Infatti, provate a ripensare a certe atmosfere, piccole imposizioni, proibizioni, conflitti, parte della nostra educazione durante i primi 19 anni della nostra vita, necessari per finire il liceo. Una persona per esempio non poteva giocare in casa, mai. In casa si poteva solo studiare e guardare la televisione. E lei è cresciuta con il sacrificio ormai nel sangue.
Questo crea una suggestione, così come al contrario crea una suggestione opposta consacrarsi al benessere, alla natura, come vivessimo in paradiso.
Ed è questo il punto: quale suggestione scegliere. Perché ciò che si scopre in terapia è che non è mai necessario mollare tutto e cambiare vita. Non serve se effettuato così a freddo e anzi non serve mai. Perché sono appunto: suggestioni.
Infatti, riprendendo l’esempio di prima, ormai i rumori che sentiamo sono la nostra ruminazione, il nostro pensare, il nostro ormai occuparci solo di problemi da risolvere, nel modo tipico che abbiamo acquisito.
Questo è il nostro carattere, a questo punto della vita adulta.
Allora, che fare?
Prendere una decisione.
Il segreto del benessere è solo decidere la salute e seguirla senza più tornare indietro.
E’ questo il qualcosa che ci manca.
Tale decisione allora diventa fondamentale e da comprendere bene perché è semplice e regge tutta la nuova vita che moltitudini di noi stanno cercando.
Immaginate quattro quadranti:

SENSAZIONI/ EMOZIONI                             PENSIERI

BENESSERE                                                    PROBLEMI

E ogni santa volta che noi ci alziamo la mattina, qualsiasi sia il nostro carattere, ci ossessioniamo con i problemi che ci portano a pensieri che ci riportano ad altri problemi.
E, badate bene, invece, ogni volta che stiamo particolarmente bene, è perché abbiamo vissuto un momento che dura dentro di noi perché ci ha lasciato sensazioni corporee ed emozioni che ci mantengono legati al benessere.
Una serata, un incontro, un viaggio, un episodio che ci ha riportato alla nostra vera natura.
Vale a dire che noi ormai ci agitiamo sempre tra questi due quadranti sulla destra, dove crediamo che possiamo star bene solo se risolviamo il problema di turno, per questo accumuliamo solo stress, ansie, angosce e attacchi di panico.
Perché i pensieri alimentano problemi che alimentano pensieri, che alimentano problemi, in una spirale senza mai riposo.

Il vero problema infatti è tale attitudine mentale, cerebrale, razionale, la quale diventa anche posturale, corporale, psicosomatica e sintomatica. E non contempla più la capacità di buttarsi intensamente e immediatamente e completamente nello star bene, ogni giorno della nostra vita.
Non sappiamo più staccare, proprio nel momento in cui viceversa bisognerebbe saperlo fare in fretta, perché domattina c’è un’altra ennesima sfida da risolvere.

Allora, che fare?
Si decide da una mattina all’altra di risolvere il vero problema del malessere: da oggi e per sempre scelgo e mi alleno ogni giorno a considerare, alimentare e sviluppare solo sensazioni corporee basate sui 5 sensi, che mi emozionino ricordandomi e legandomi a momenti belli che ho appena vissuto, e allo stesso tempo anticipando dentro di me azioni che ho deciso per il mio star bene e che sto per vivere tra 1 ora, 1 giorno, 1 settimana.

Solo questa abitudine mi fa ritrovare nel tempo, con piacere immenso, la mia antica capacità che avevo da bambino, di stare totalmente felice e sempre coinvolto.
Avete presente qualcuno che si goda la vita nelle piccole cose? Da una colazione particolare a un giro in barca, dagli esercizi del mattino ad un buon libro, dall’andare per mercatini al cucinare, dal ritrovare una piccola passione da ragazzi alla danza sfrenata in discoteca una volta a settimana che non facevamo da decenni?
Non vi siete mai detti: ma questo mio amico come fa a mantenersi sempre su di morale? Ecco, il vostro amico o amica non c’è nato così, ma ha deciso di essere così.
Sono tutte abitudini che derivano da questa sola decisione: da un giorno all’altro, torno ad occuparmi di che cosa sto sentendo nel corpo e nello spirito. Significa rimettere il corpo e le sensazioni e le emozioni corporee al centro esatto della nostra vita, ponendosi al di là di andare a correre, rimettendo solo un po’ di corpo nelle nostre abitudini, che serve a poco. Ne abbiamo scritto tanto in passato, qui, ad esempio: Rimettere il corpo al centro.
Decidere la rivoluzione.
Non mi curo più dei problemi, e di colpo sono molto più in grado di risolverli.
Imparo di nuovo a sdrammatizzare, a ridere, scherzare, godere, appassionarmi. Semplicemente ricondizionandomi a questo.

E ogni volta che mi fisso di nuovo su pensieri ricorrenti di soluzioni a problemi da risolvere, mi fermo e stacco totalmente. E solo se lo decido per sempre imparo a farlo. Perché ormai l’ho visto. E mi occupo con piacere di qualcosa, una sintonizzazione ad un momento che ho vissuto e che vivrò, che mi farà affrontare questa ennesima grana, rogna, difficoltà apparente, sempre più con uno spirito a questo punto inattaccabile, che non metterò mai più in discussione.
Eccolo che cos’era questo qualcosa.
E’ chiedermi spesso: che cosa ho vissuto nel viaggio di questo weekend? Come posso ritornarci qui ad occhi aperti, alimentando sensazioni che ancora ho dentro? A che cosa le posso legare che sto per vivere questa settimana? Quale altra serata, o mattina, o weekend posso organizzare con tutto me stesso per non perdere luce?

Prendi quindi la decisione di vivere di sensazioni ed emozioni e il più è fatto.
Subito dopo, come prova a te stesso, compila una semplice lista, e mettici anche 1 settimana per tornarci su e finirla per bene, di tutte le cose che ti riportano al tuo sentirti meglio. Dalla più piccola alla più grande. Lista che non contempli niente di astratto e invece tutte abitudini semplici e concrete. E che potrai cambiare e migliorare per il resto dei tuoi giorni. E fallo il più presto possibile, perché se non ti scrivi e ti ricordi di farlo, non potrai constatare quanto è difficile per te -quindi vitale- trovare il tempo e lo slancio per dare una svolta semplice e determinante alla tua esistenza.

C’è una luminosità diversa nelle persone che capiscono e si buttano nel sintonizzarsi, connettersi, collegarsi sempre in ogni istante a come ci sentiamo e non a cosa pensiamo di astratto e mentale.
Non accade mai che lo sappiamo già fare. Accade sempre che lo decidiamo dopo, da grandi, dopo averlo scoperto.
Ai nostri clienti, ad esempio, diamo una classe registrata, da praticare, di poco più di un’ora -una classe di bioenergetica sulla connessione- per capire da dentro, emotivamente, che tipo di rivoluzione rappresenti nella nostra esistenza. Se ti iscrivi su fb al nostro gruppo Self Bioenergetica Con Marco Di Giovanni, te la inviamo come bonus (totalmente gratuito e senza alcun fine di lucro).
E si apre dunque la prospettiva di dare luce ai problemi, emotivamente, che così tanto ci ha cambiato l’esistenza e che abbiamo raccontato. Problemi che diventano così risolti per definizione. E non mi angoscio più, mai più. Perché allora si risolvono appunto come per magia. Vuol dire non accanirsi mai per volere affrontare qualcosa di esacerbato, enorme, angosciante appunto, che è solo nella nostra testa. Lo abbiamo raccontato in diversi punti della trasformazione del carattere: I 5 Problemi Paradossali:I problemi non sono mai quelli che sembrano.
Quante volte ci hanno detto: ti stai facendo un problema che è solo nella tua testa.
Io vengo da una famiglia che era campione del mondo nel farsi problemi che non esistono. Ma sottovalutavo, come molti di noi, quanto questo aveva fuorviato il mio modo di essere. Che da 1 giorno all’altro ho ripreso, e non ho più lasciato, per tutto il resto della mia vita.

Oppure inviaci un messaggio con la tua richiesta all’indirizzo:

marco.digiovanni@analisibioenergetica.com

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