Visione Radicata: 18. Il Campionato Mondiale di Opa


Quando camminerete sulla terra dopo aver volato,
guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare.

Leonardo da Vinci

 

 

 

C’è un sogno ricorrente che faccio da decenni, in cui, se solo riesco a sentirmi leggero, sintonizzato sul piacere e in pace e armonia con l’universo…. la ricompensa è … levitare, alzarsi su tutto e iniziare… a volare.

Nell’ultima versione del sogno di stanotte, le persone mi chiedono come si chiama questa disciplina, e mi incitano dicendo: Opa! Opaa! Allora io rispondo: siiiiiiì! Si chiama Opa. E come si fa? Ve lo insegno! È facile. Venite! Organizziamo un Campionato Mondiale di Opa!

Chissà come mi è venuto di chiamarla Opa! Ma nei sogni, si sa…

Al risveglio la sensazione è presto detta: è la miglior sintesi di felicità io abbia mai sentito nella mia vita.

Il ricordo è ancora vivido. Nel sogno cerco di spiegare alle persone che mi stanno vicine cosa mi succede:

niente di speciale, ma io sto così bene, mi sento così ispirato…
… che inizio a stare attento al punto e al momento in cui questo stato, se mi sintonizzo in ascolto e a braccia accoglienti, in una particolare predisposizione di stato d’animo, mi si accende come un’illuminazione, che mi porta in alto, e in alto, tanta è la leggerezza che provo.

E letteralmente decollo verticalmente davanti a loro e fluttuo nell’aria dove e quando voglio.

E godo dentro di me come se qualcosa sgorgasse dal petto, dal respiro, dal cuore.

La cosa ancor più bella è che nel sogno occorre che io non mi distragga con pensieri e preoccupazioni e che rimanga in questo stato di Opa, e continui a respirare presumo con la stessa profondità di quando si dorme.

Quindi oscillo in momenti in cui “fasare la Opa” dentro di me, come si cerca un’ispirazione e in altri in cui me la godo in un’estasi continua, alzandomi sopra tutte le preoccupazioni e quindi più in alto di tutto, sopra ogni banale impedimento.

E la ricompensa consiste nel sentire come una verità mentre volteggio nell’aria, elevato dalla leggerezza nel petto, muovendomi beato in una sorta di liquido amniotico, che credo sia l’origine di tutta la faccenda e lo scopo di tutti noi: tornare nella beatitudine della pace e dell’amore totale, provato nella pancia di nostra madre.

Ecco: la leggerezza, la profondità, l’intensità.

Per questo auguro a tutti di cuore una dose mondiale di Opa.

  

 

E’ indicativo per me

che nel sogno io voglia condividere questo potere magico della sintonizzazione con il più alto numero possibile di persone organizzando il Campionato Mondiale di Opa.

Se si va a vedere il senso del volare nell’interpretazione dei sogni, si troverà senz’altro che il volo è la sensazione di gioia che si prova nell’amore totale e nel sesso, al culmine del sentimento.

Per me rappresenta il mio scopo primario di divulgare il più possibile il modo di vivere pieno di significato, espressività e soddisfazione che tutti noi meritiamo.

L’Opa è il punto di partenza e di arrivo di tutto e per tutti.

Adesso mi alzo dal letto e ci provo.
Vediamo se questa volta riesco a levitare davvero. Scommettiamo?

  

Quando ho provato la Opa nella mia vita?

Nel canto adesso. Mi sono iscritto ad un corso di canto da pochi mesi e sto riprendendo il piacere immenso di tornare a creare con la voce e la musica, con l’espressività e creatività assoluta.

  • Nel volo, le poche volte che l’ho provato.
  • Nell’amore, per poche e indimenticabili volte nella vita.
  • Nel gioco appassionato e inarrivabile da bambino.
  • E in alcune situazioni di natura, italiana e tropicale che viviamo in Bioenergetica in Paradiso.

Ma negli ultimi anni mi rendo conto che questo stato d’animo è il sottofondo del lavoro con i miei clienti, quando ciascuno di essi trova la strada e percepisce la sintesi di tutta propria esistenza.

Ecco. La felicità è piccola e ripetibile. Perciò quando la si trova, quando le persone la trovano in terapia, la gioia sgorga semplicemente in modo continuo e vitale. Con una sensazione di sintesi, indimenticabile.

Getta allora un’Opa sulla tua vita.

Non c’è al mondo uno stato d’animo migliore.

 

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