Ebbene, dopo tutti questi anni
l’unica che faccia fatica a delineare…
è la ragazza con il bicchiere d’acqua…
È al centro, eppure ne è fuori…”
Forse è solo diversa dagli altri.
dal film Il Favoloso Mondo di Amélie
Il principio è che sappiamo benissimo adempiere compiti infiniti per lavoro, ma non per noi stessi.
Siamo quindi capacissimi di lavorare su di noi, e sappiamo come fare, da che parte cominciare. Solo che non ce lo permettiamo, perché occuparci di noi ci metterebbe di fronte al benessere vero, profondo, responsabile. E crediamo di non avere il permesso di poter stare sempre meglio. Per decenni di condizionamento famigliare, sociale, culturale, lavorativo. Tanto da non crederci nemmeno più.
Allora cominciamo da oggi.
La richiesta è solo di scrivere, prendendo un quaderno o un file dedicato annotare appunti, per poi ragionarci su.
E’ sufficiente e AIUTA.
Le domande prendono lo stesso tema da punti di vista diversi. Lo scopo è che alla fine esca una conferma, una motivazione ad agire molto più potente.
Solo sull’abbondanza ci sono in questo blog circa una quarantina di articoli colmi di spunti su cui esercitarsi. Ed altri se ne aggiungeranno mano a mano.
Più tutti gli esempi che riporto del lavoro bioenergetico.
Se solo prendessimo un punto a settimana per lavorare su noi stessi, esercitandoci sullo stesso aspetto tutti i giorni per 7 giorni, al termine di alcune stagioni avremmo una trasformazione esponenziale.
Se a tutto ciò ci aggiungessimo corsi, terapia – o una semplice sessione settimanale di esercizi bioenergetici o di una qualsiasi pratica corporea – gli amici non ci riconoscerebbero più.
Siamo ancora convinti che le persone non cambiano? Bene, è vero: in realtà la vita ci chiede di essere più noi stessi e in questo sì che si può cambiare.
Si può smettere di non essere sé. Si possono affinare i meccanismi, vedere tutto più chiaro, sentirsi fluidi, con un respiro profondo e farla finita nel boicottarsi.
Se anche solo noi fossimo più noi stessi di un’unghia a settimana, 40-50-60 unghie non fanno altrettante unghie: fanno un bambino.
Beniamino Franklin, che io continuo sempre di più ad apprezzare, lavorava su un foglio che aveva sempre in tasca in cui scriveva 13 parole sulle quali si esercitava a rotazione, di settimana in settimana: attenzione, comunicazione, motivazione, e quant’altro sentiva per lui importante e da migliorare nella propria vita. Ogni tanto sostituiva uno o più obiettivi che sentiva raggiunti, con nuovi stimoli. E non scriveva mai questioni pratiche, concrete, denaro, ma desideri di cambiamento su se stesso: piacere puro per sé, per la propria crescita personale. Lo ha fatto fino a più di 80 anni.
Io sono meno di un pelo di barba di Beniamino Franklin, ma la foto qui riportata ritrae un foglio sbiadito dall’acqua di un’escursione sulla Majella che io porto ormai liso da 20 anni nel mio portafoglio. Ogni tanto lo rileggo ancora e mi commuovo per la tenerezza, verità, vulnerabilità, necessarietà dei desideri che vi sono riportati. E che poi, per la stragrande maggioranza, ho realizzato nello spirito e nella realtà. E l’ho fatto solo grazie a questa informazione letta a suo tempo su Beniamino F. Chissà quanti chilometri avrà percorso quel foglietto nelle mie tasche in questi anni. Ma l’importante e commovente è che li ha fatti tutti, ogni mio passo; ogni giorno sempre con i miei desideri insieme a me.
L’insegnamento più grande? Lui scriveva con la piuma d’oca e la barba la faceva col coltello. Noi adesso abbiamo a disposizione “il mondo in un click” (che è la Mission con cui è nato Google, lo sapevate?), e non riusciamo a schiodarci dai nostri miseri difetti e inveterate virtù?
Davvero vuoi continuare a ripeterti che, tanto, le persone non cambiano?
Io ne ho riportate alcune decine, forse centinaia, di novità, mutamenti, idee, stimoli, spunti che possiamo cogliere per una vita che abbia il senso che desideriamo.
Con un unico obiettivo: non passare mai più nemmeno un minuto in stati d’animo di abbattimento, mancanza di direzione, spiazzamento completo che abbiamo sentito tutti in qualche parte della nostra esistenza.
Certo, ho dovuto resettare, spegnere e accendere ogni giorno il calcolatore centrale di me stesso, praticare ogni esercizio che vi indico in questi scritti e poi metterli alla prova con i miei clienti per migliorarli e renderli sempre più efficaci.
Ho spento definitivamente la rinuncia, archiviato i vizi e alle pigrizie, un giorno alla volta, poco alla volta, legando tutto ad un piacere quotidiano. Rivelatorio, illuminante, trasformativo.
E’ stato solo iniziare a ballare.
Come ho scritto in uno dei punti, sulla testiera del mio letto ho riportato due ideogrammi cinesi che vi auguro possano ispirare anche il vostro cammino:
Armonia e Passione. A tutti.
L’Abbondanza Dentro di Noi
7 Passi nella Prosperità
Clicca su ognuno dei punti per visualizzarlo
1a – Check List: Piacere al posto di Tempo
2) Soddisfazione anziché Solitudine
2a – Check-list: Soddisfazione anziché Solitudine
3a – Check-list: Rimuoviamo il Grande Abbattimento
4) Generare Un Entusiasmo al Giorno
4a- Check-list: Un entusiasmo al giorno: tornare a muovere le acque
5a – Check-list: Che cosa va bene, oggi? Un gusto pronunciato per i piccoli piaceri della vita
6) Seguire i Desideri, Non i Bisogni
6a – Check-list: Seguire i Desideri. Smettiamola di Continuare a Cavarcela
7a – Check-list: 1 Emozione, 1 Parola: Ripartire è Ripartire dalle Emozioni
Articolo completo: L’Abbondanza Dentro di Noi – 7 Passi nella Prosperità