Come gestire la rabbia con la Psicoterapia? La psicoterapia fa smettere la rabbia. Ma non solo: la trasforma in energia pura.
Non conoscete nessuno che è sempre arrabbiato? O che comunque ha un accesso elevato ed esagerato alla rabbia?
Le persone vicine a lui ormai vivono da decenni questi suoi eccessi e sostanzialmente lo sopportano.
E lo fanno sperando che un giorno torni ad essere quello che era e quello che abbiamo amato, in sostanza, cioè una buona e brava persona.
Ma a volte questi eccessi rabbiosi vengono chiaramente subiti da chi gli sta vicino. E la persona spesso non torna mai più come era un tempo. Perché si era semplicemente stufata di subire e, anche se adesso vive peggio di prima, non sa più tornare indietro.
Ora, questa rabbia fa parte di un cammino a metà.
Come gestire la rabbia: comprendere la sua natura
Alexander Lowen, fondatore della Bioenergetica, dice che la rabbia è l’emozione che guarisce e sostanzialmente vale ovviamente anche in questi casi, cioè quando poi uno esagera.
Semplicemente un certo giorno della vita, la persona in questione ha deciso che non sopportava più qualcosa e ha iniziato a reagire con veemenza, fino a dare in escandescenza.
Ma poi restano in meccanismo incagliato. Cioè non sono realmente mai sereni e maturi, bensì si accaniscono sempre negli stessi modi, che attirano in questi casi conflitti infiniti.
Mi vengono in mente due persone, ma potrei citarne cento: una donna, che ha iniziato ad essere sempre arrabbiata, e essere ipercritica contro tutto e tutti, ma ha rovinato il proprio rapporto col marito, e ora, al momento in cui è venuta in terapia, vivono isolati ormai dagli amici e dai famigliari, perché lei è francamente insopportabile.
Poi mi viene in mente un giovane uomo che fantastica di ammazzare ogni persona che gli fa un torto, o presunto tale, ma si perde in fantasie splatter dettagliate in cui letteralmente fa a pezzetti il prossimo. Ed esagera sempre negli scontri, soprattutto nel traffico, a rischio che prima o poi gli capiti qualche lite davvero pericolosa.
Entrambe queste persone stanno avendo da adulte, la crisi polemica e contro-dipendente che non hanno avuto nell’adolescenza. Ma guai a dirglielo, fino al giorno prima di venire in terapia, perché loro si ritenevano superiori e avanti, e non inferiori e indietro, come realmente sono rispetto alla media degli adulti. Per fortuna, all’arrivo in terapia, scoprono questa verità e la situazione cambia.
Si smette la rabbia. Una volta per tutte. Mantenendo però l’energia della rabbia. Questo è il segreto. Peccato che però magari sono stato due decenni arrabbiati. Un’infinità di tempo.
Perché? Cosa si fa in Psicoterapia? Cosa fa la Psicoterapia? Quali sono i suoi Vantaggi?
La psicoterapia e la rabbia repressa
Come gestire la rabbia repressa con la psicoterapia? In psicoterapia ci si inizia ad arrabbiare tantissimo e anche di più, quindi non la si tiene dentro, ma non la si indirizza mai più contro qualcuno. E non la si agisce mai più contro nessuno.
La si trasforma cioè in forza vitale. Verso ciò che realmente desideriamo e nella direzione dove vogliamo incanalare la nostra vita.
Tira fuori tutta la tua rabbia, fallo su questo cubo di gomma piuma.
Ecco, così.
Ancora di più.
Fino in fondo.
Adesso togli totalmente l’altro o gli altri contro cui ti scagli.
Per sempre.
E concentrati sul sentire l’energia vitale e fluida e fatti guidare da questa verso ciò che desideri.
Un segreto che dovrebbe essere insegnato a scuola (un altro, l’ennesimo).
Ricordo perfettamente il giorno in cui sono arrivato a casa, dopo la seduta di terapia per me fondamentale, e mi sono detto: basta per sempre. Non litigherò mai più con nessuno. Ma metterò tutta la mia rabbia come determinazione verso la vita non contro gli altri. Sono solo alibi. Basta.
Come gestire la rabbia: un esercizio pratico
Questo è esercizio che mi è stato proposto dal mio terapeuta Bioenergetico in quella seduta, che forse era appena la terza, della nostra terapia.
Mi ha detto spingi in questo modo, contro di me, e poi, spingi invece adesso in quest’altro modo, a favore di te.
E da lì, mi è spalancato un mondo.
Nel primo caso, la condizione è surreale, è una sfida di personalità. Dove niente si muove. E soprattutto, sia che tu vinca o che tu perda, è sempre una vittoria di Pirro, dove ci si sente sempre spossati e senza vitalità. E immaginate di nuovo che le persone stanno in queste situazioni per decenni.
Nel secondo caso, invece, io ce la metto tutta e anche di più. E spingo solo per me, guardo l’obiettivo. E l’altro è solo un ostacolo. Non ce l’ho con lui. Mai più. Sono concentrato sull’obiettivo. Avete mai sentito l’affermazione: discutiamo sulle questioni pratiche concrete, sui progetti, sulle cose, e smettiamo per sempre di attaccarci a vicenda? Ecco. E’ questo. E sia che vinco e sia che perdo, comunque mi sento in pace e senza più brutte sensazioni di relazioni malate e di giochi psicologici infiniti.
Perché il cammino delle persone perennemente arrabbiate è interrotto a metà? Perché è corretto, opportuno e salutare tirar fuori la propria rabbia, ma non contro qualcuno, anzi mai contro nessuno e sempre a favore di sé. Altrimenti si resta adolescenti, sempre ‘contro’, con la strana sensazione che ci sia qualcosa che ci sfugge da sempre.
Ecco. Questo ti sfugge:
Aggressività viene da Ad Gredior, che vuol dire andare verso, non andare contro.
Poi si analizza la cosa dal punto di vista caratteriale, e delle dinamiche di quella specifica persona. E tutto viene ricondotto ad una vita moltissimo più energica da un lato e vitale, accesa e coinvolta, dall’altro.
Ripeto, è delle questioni più stupefacenti della psicoterapia.
Rimettere la vita nella giusta prospettiva della propria energia esplosiva e senza mai più una rabbia distruttiva.
Come riconoscere e gestire la rabbia inutile ed esagerata
Uno dei piccoli segreti per riconoscere la rabbia esagerata, parassita a inopportuna, è riflettere, quando vi capita, sul fatto che non sfoga. Non mantiene ciò che promette. Anziché sfogato, dopo essere esploso, mi sento ancora più arrabbiato, vagamente consapevole di aver fatto un danno, e con un dolore sordo, una sensazione di isolamento e di parabola sempre più incagliata e disperata.
Per cui, quando sentite una rabbia esagerata, cercate sempre di non farla esplodere contro nessuno, perché se no sarebbe peggio, molto peggio. Mai prendersela con qualcuno, anche se ci ha fatto oggettivamente un torto, rivendicare il torto andando da un’altra parte, decidendo qualcosa ma mai con uno spirito di rivalsa. Piuttosto dico le mie ragioni, e vado da un’altra parte, non cerco mai la rivalsa.
Per le persone che vivono tale problema, è davvero la questione più importante di sempre.
Potete immaginare come cambia la vita di chi non sente più la propria rabbia incagliata?
Quindi credete per favore nella psicoterapia, superate i pregiudizi che non hanno alcun senso. Abbiamo deciso anni fa di buttarci anima e corpo nella divulgazione del ruolo prezioso e importante della psicoterapia. Aiutateci a farla conoscere. E aderite senza ascoltare le vostre paure.
Le paure ora sono un segnale che la questione è da affrontare, non da fuggire a gambe levate.
Buona riflessione e a presto.
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