Da Quale Legge della Natura Cominciare?

Ma da quale pratica iniziare? Qual è la più urgente per me?

Dall’accettare o dalla leggerezza?

Dall’evoluzione o dall’immagine di me?

È solo un falso problema?

C’è una risposta a domande come questa?

 

Come al solito, di fronte ad una decisione, antinomia, e paradosso, è sia un falso problema che una domanda lecita.

E la soluzione è sempre percorrere entrambi i poli della questione: quindi percorro il cammino di Trasformazione del Carattere dall’inizio alla fine, secondo lo schema generale, partendo sempre dall’Accettazione, e procedendo in modo sequenziale, con la leggerezza, la rivoluzione sostenibile e così via. Ma -parallelamente- è giusto porsi il tema: ma se ho bisogno di più leggerezza? O di sostenibilità della mia vita? Non è meglio cominciare da questa?

Considerare la nostra vita in questa seconda accezione mette in luce, in tralice, come ai raggi x, qual è l’aspetto che più balza agli occhi per noi stessi, come per qualsiasi specifica persona, di ciascuna delle 5 ricette per il benessere.

Allora, prova a rispondere a queste piccole, basilari, domande:

 

Ad esempio: la mia vita è colma di impegni e fatiche che non riesco più a sopportare e tutti mi dicono che non posso andare avanti così? Non riesco a cambiare abitudini? Ho il problema enorme di non riuscire più a sostenere le scelte che ho fatto?  Allora è l’Evoluzione Sostenibile che devo curare. Da capo. Completamente.

Parto sempre dall’accettazione. Anche di questa consapevolezza. Ma visto che poi in modo sequenziale arrivo alla rivoluzione quotidiana, al punto 3 del cammino, allora è meglio che me ne faccia una ragione… qui dovrò starci parecchio di più degli altri punti.

Altrimenti ci sarà una convalescenza o un atto mancato, un litigio, un conflitto, un cambio di vita improvviso, un fulmine a ciel sereno che ci riporterà il sollievo o la fuga dalla pesantezza di cui abbiamo bisogno.

Evoluzione Sostenibile: Riepilogo.

 

 

Non riesco a rinunciare ai miei soliti Circoli Viziosi? Non riesco ad Uscire dalle paure, dalle rabbie, dalle situazioni sempre uguali?
Non riesco ad accettare davvero e fino in fondo la mia vita? Allora Accettazione Incondizionata, senza dubbio, come primo principio da cui partire.

Quando è il blocco, il problema principale, la soluzione migliore è iniziare da: “questo blocco non passera mai, e quindi?”. E’ questa la  domanda scatenante. E da qui vedere che cosa si smuove al nostro interno.

Accettazione Incondizionata: Riepilogo.

 

 

Non riesco a vedere diversamente la mia vita e non riesco a vedere in altro modo me stesso? Mi continuo a vedere ferito, malato, inconcludente o altro e non riesco a mutare dentro di me il quadro generale della mia vita? Visione Radicata. Leggo tutto ciò che trovo qui sulla Visione e cerco di cambiare modo di vedere, considerare e affrontare me stesso e gli altri, e la vita in generale, come mi dicono tutti  che dovrei fare da decenni.

Visione Radicata: Riepilogo. 

 

 

Non ho più il senso della sdrammatizzazione? E sulla Leggerezza Profonda che devo basare la mia rinascita. Sono sempre colmo di “si, ma…”? Di interpunzioni, steccati, paletti, rigidità infinite da cui non posso mai prescindere? Abitudini difficili da sradicare? Mi dicono tutti che dovrei avere molta più leggerezza? Allora solo considerare gli esiti di ciò che considero o intraprendo, colmi, stracolmi di luce e benevolenza e attimi auspici, farà che cambi davvero questo mio essere imbevuto di negatività. Come disse la cara Annabella una volta, al termine di una seduta:

“posso dare luce a tutto e tutti, tranne che a me. Mi immagino nera e senza speranza. Non posso illuminarmi perché non merito niente. Da sempre è così”.

Leggerezza Profonda: Riepilogo.

 

 

E se non c’è corpo? Se ho una marea di problemi corporei, psicosomatici? E’ la legge del corpo: non so bene che cosa voglio se non lo verifico col corpo. Chi sta bene, lo sente nel corpo.

Dalla pratica corporea posso trarre prima di tutto il mio benessere. Non c’è storia o auto narrazione o scusa che tenga. “Dal corpo si parte e al corpo si arriva” dice un mio caro amico. E’ sempre lì il punto. Sì, ma…? Ma… che cosa? Smettiamola e dedichiamoci al corpo una volta per tutte. Non solo aggiungendo corpo, ma ripartendo dal corpo al centro della nostra esistenza. Punto.

 

E ora una battuta che ovviamente non è mai solo fine a sé stessa: ma se ho tutte, ma proprio tutte, queste difficoltà? Non preoccuparti amico mio o amica mia, non è raro: o arriva tutto insieme, o non arriva niente. Hai due possibilità:

  1. comincia dall’Accettazione Incondizionata e prosegui per fasi.
  2. E poi se ti impantani di nuovo, inizia in parallelo da tutte e 5 le piccole ricette per una piccola felicità, e vedi su quale riesci a progredire più facilmente. Questa sarà la tua prima strada che ti porterà anche alle altre. Ma guarda che è il bello della Trasformazione di Sé: poter procedere in modo coinvolto e per questo creativo, appassionato, avventuroso, vitale.

Vediamo allora cosa succede? Benvenuto nel fantastico mondo dello star bene nel modo più naturale possibile.

    

Ciò perché il senso di queste 5 ricette per una piccola felicità è che esistono almeno queste 5 leggi di natura che vanno onorate tutti i giorni, secondo possibilità.

Tale consapevolezza permette di orientarsi all’inizio e poi dona una vera e propria struttura che ci sostiene.

Permette così, con verifiche successive, di rendersi conto di quali siano le reali priorità.

 

 

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