Vivere lo scopo primario è come il pompare il sangue nelle vene che sentono Jake ed Elwood Blues nei Blues Brothers quando dicono “siamo in missione per conto di Dio”. Niente di meno ed esatto-esatto.
E si arriva il momento cruciale.
La risposta alla domanda delle domande:
sì, ma come faccio a imprimere un’accelerazione emotiva, di soddisfazione e pienezza alla mia vita?!
Vediamo alcuni esempi di chi l’ha fatto.
Gennarino ad esempio aveva l’obiettivo (TEMA) di:
“sopportare ad ogni costo”, in qualsiasi situazione, in ogni attività.
Era un insegnante. Non ne poteva più.
Si alzava da decenni con la sensazione di non avere speranza.
E’ passato a (SCOPO PRIMARIO): ”
infondere la stessa motivazione e piacere per la mia passione.
A chiunque e in ogni momento.
E il suo lavoro è profondamente cambiato insieme a tutta la propria vita.
E oggi si alza con “il vento” che lo anima e l’entusiasmo mai nemmeno sperati in precedenza.
Federica, invece… di cui abbiamo appena parlato…
…da sopravvivere alla ferita, sentendosi relegata in una serie infinita di soprusi…
… è passata a mettere tutta se stessa e le proprie sofferenze al servizio degli altri.
Con una sensazione di giustezza, forza e potenza mai immaginate.
Miranda,
da esclusa, negata, rifiutata… che voleva da sempre partecipare alla vita ad ogni costo, sentendosi tuttavia sempre relegata fuori…
…Oggi desidera soltanto aiutare chiunque ad esprimere tutto il proprio potenziale e godersi così un’esistenza piena e soddisfatta, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.
Non sentite, leggendo…
2 Interi Mondi che si spalancano di fronte ad una stessa persona?
È una scelta di campo e di concentrazione su aspetti vitali e non virali.
Questa la testimonianza di una persona:
1. “Una mi porta su, emozionandomi.
2. L’altra mi butta giù, esattamente come un virus, affliggendomi”.
Ci sono infiniti gradi e successive illuminazioni su questa strada, ovviamente.
Come abbiamo sempre detto, in questo processo non c’è perfezione, né status legato al benessere, bensì:
- direzione, flusso vitale, sblocco, partecipazione, esplorazione.
Per questo aiutano molto e sono necessarie le pratiche di Trasformazione del Carattere:
Accettazione, Leggerezza, Evoluzione e Visione, oltre all’ascolto del corpo, che rendono tutto di gran lunga più incisivo. (Inseriamo qui solo il link alle 5 Ricette per una Piccola Felicità, dove poi trovare i dettagli di ciascuna pratica).
Eh sì, poiché a questo punto…
occorre conoscere le “tecniche” del benessere,
visto che siamo stati maestri in quelle del malessere.
E non importa il livello di piccola felicità raggiunto:
conta soltanto che cosa faccio di semplice ogni mattina per star meglio,
a prescindere dal livello e dall’umore.
L’interessante pertanto è che basta scegliere di vivere secondo un diverso e più profondo “principio organizzatore” (SCOPO PRIMARIO):
- scelgo di non preoccuparmi e assillarmi con il “farcela a tutti i costi”
- E mi concentro OGNI MATTINO su altri aspetti, quali:
- che cosa mi dà piacere più vitale?
- Come posso riorganizzare le mie priorità secondo questo/i piacere/i?
E poi piano piano questo cammino genera folgorazioni.
E’ ripartire dalla pienezza, sempre e comunque.
Ogni giorno.
La vita rimane la stessa: il lavoro, gli affetti, le amicizie, tutto; ma ci appaiono in modo completamente diverso.
Uno dei punti fondamentali per confrontarsi con il proprio scopo primario è compilare il
Questionario Obiettivi Personali e Scopo Primario.
Recentemente una persona a me cara, così facendo, ha avuto un’intuizione importante su che cosa la anima di più:
Voglio dedicarmi ad aiutare gli altri ad esprimersi.
A far emergere tutto il loro potenziale.
E non solo come lavoro.
E’ ciò che mi coinvolge con tutta me stessa!
Ed è da sempre così!
Ora mi rendo conto quanto sia importante per me”.
E si è illuminata un attimo dopo aver avuto l’intuizione.
E sembrerebbe, salvo verifiche, che possa proprio essere il suo scopo primario.
Se lo è, lo capiamo dal fatto che -da sempre- è ciò che ci interessa di più.
Per questa persona, tale scoperta ha “resettato” tutte le sue scelte e le emozioni che la accendono.
Poi ci si allena, si raccolgono informazioni, si sistemano “le procedure” di questa nuova esistenza. Non senza difficoltà, giustamente.
Ma la prospettiva è tracciata e ci sostiene leggeri, mai più contro vento.
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Articoli preedenti:
Riconoscere il Tema Irrisolto e Sotituirlo con lo Scopo Primario.
Guarda il Video: Scoprire il Proprio Scopo Primario
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