7. Desiderio Presente

Alla fase precedente -dopo che si ha una pratica abituale e se ne percepiscono i benefici- si può aggiungere, ogni volta che vogliamo, quando lo sentiamo necessario, la sequenza successiva, in cui individuiamo qualcosa di specifico da cambiare all’interno di una lista di:

  • Stati d’animo in cui cadiamo ancora troppo spesso
  • Tendenze caratteriali abituali
  • Franchi difetti che accusiamo
  • Desideri sinceri o meno (per verificare se siano naturali o fughe dalla realtà)
  • Altro desiderio importante per noi (es. dove andare a a vivere, quale scelta fare sul lavoro, continuare o meno una relazione, perdonare o chiedere scusa ecc. ecc.).
  • Domande al Sistema Universo su scelte che non riusciamo a compiere

 

Ovviamente, va scelto ogni giorno o ad ogni occasione, 1 solo tra tali punti, che realmente ci stia a cuore.

Una volta individuata la necessità di meditare su uno dei punti sopra riportati, dedichiamo qualche minuto –sempre al termine della meditazione precedente- concentrandoci su:

  1. L’accettazione incondizionata e più sincera possibile del problema e della mia consapevolezza della sua origine:
    “So che la mia ferita -ad esempio- è non essere stata vista… e la sensazione di precarietà e di fragilità che sento deriva da lì… so che non è vera e che io però continuerò sempre a sentirla come un ricordo reale, perché è davvero accaduto a suo tempo nella mia vita..”.
  2. Affidamento.
    “… mi apro allora totalmente e mi affido alle leggi dell’universo e della natura, credendo nel fatto che se è destino che se io debba sentire ma non subire questa sensazione e passare ad altro, ne sarò felice, se invece non è ancora il momento e ho ancora da imparare, resterò con questo problema, e cercherò di capire il messaggio che mi arriva, accettando comunque a priori le leggi che governano la natura”.
  3. Richiesta.
    “In ogni caso, la mia richiesta precisa e spontanea ed emotiva è che adesso vorrei liberarmi di…, superare questo scoglio che consiste in… non sentire più così tanto l’emozione di… ecc. ecc. Credo di essere pronta/o a passare ad altro, più benefico per me. Affido questa richiesta all’Universo”.
  4. Anticipazione.
    Chiudo l’esperienza con me alle prese con il problema già risolto
    , mentre mi muovo nello spazio, come nella meditazione precedente, in piena pace, coscienza, realizzazione.

 

Sottolineiamo la necessità di pratica e di affidamento totale alla capacità di questa meditazione di cambiare totalmente la nostra vita.

E’ importante progredire nell’affinamento della propria strada in questa operazione di settaggio di “ciò che funziona per me”.

Pertanto, la sequenza si evolverà più e più volte. E così dovrà essere.

Se ci pensate, ciascun creatore delle teorie sopra nominate, non ha fatto altro: ha provato-sperimentato-creato nuove strade per stare sempre meglio, fino a trovare quella migliore per sé.

Vi auguro allora di fare altrettanto.

Alla fine, il respiro è così accordato, che il diapason dell’armonia dentro di noi, risuona letteralmente.

Qualcuno addirittura chiama tutto ciò Happiness. Ma noi, alla fine, soddisfatti, ci diciamo soltanto: “ma che importanza ha il nome… Sto così bene…”.

 

Torna a La Chimica da Paura – Riepilogo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.