(Questo articolo è la continuazione de: La Quarta Accettazione).
Immaginate che botta di vita derivi da tutto questo lavoro su di sé?
Volete sperimentare la sensazione che si prova nel sentire esplodere la propria vitalità e uscire così fuori dai confini dei blocchi e delle resistenze?
Sentite le due storie seguenti e la potenza che deriva dal contrasto. È la forza incredibile delle storie infatti a farci sobbalzare e a indurci a uscire dal dramma.
Alla vigilia del matrimonio con il padre dei suoi due gemelli ancora piccoli, dopo 6 anni di convivenza, una ragazza ancora giovane trova il proprio futuro marito a piangere di nascosto. Dopo le solite scuse di non sentirsela come responsabilità, la situazione deflagra quando lei lo scopre in flagrante, seguendolo, con un’altra donna. Distrutta, la persona mi chiama per una comprensibile terapia allo scopo di accettare e superare tutto questo. E mi racconta però anche tutta la sua storia, partendo dalla prima questione che lei si pone: dov’è che ho sbagliato?! E sta lì a tormentarsi, ad auto accusarsi, a spegnersi piano piano, fino a che tra poco -se non reagisce- si consumerà definitivamente, ammalandosi, senza poter più accudire i propri adorati bambini. E c’è una sorta di accanimento evidente contro se stessa in tutto questo. Una inesorabile auto punizione. La sua famiglia d’origine, la madre soprattutto le dice: sarà stata sicuramente colpa tua. Chissà cosa avrai combinato tu, per farti lasciare. E lei è ancora più distrutta. Racconta di essere stata ricoverata da ragazza per infiniti problemi alimentari per i quali era arrivata a pesare 33 chili. Da sempre ricorda di aver voluto morire e fuggire lontano da casa sua, che non ha mai sentito accogliente per lei, e appena ha potuto è proprio ciò che ha fatto, riuscendo a emanciparsi fuori di casa. Ma mai nella famiglia. Ora che ci era riuscita, tutto crolla.
Per farle capire che cosa sta accadendo davvero, io le racconto un’altra storia recente tra le tante capitate in questi anni.
Un’altra giovane madre di uno splendido bambino di 4 anni, qualche mese fa, scopre chiamando in ospedale, nel reparto dove il marito è ricoverato, che i medici non posso darle informazioni sul malato, in quanto le forniscono già alla sua compagna che gli porta gli indumenti tutti i giorni insieme ad altri generi di conforto. Lei sviene letteralmente. Interroga il marito che le dice senza mezzi termini che non la ama più da tempo. Si trasferisce allora dalla propria famiglia d’origine, la quale si mobilita totalmente, mettendosi a disposizione. E lei si affida a madre, padre e fratello e cognata, insieme a tutte le amiche riunite e ai colleghi di lavoro comprensivi. Lei si appoggia totalmente a questa situazione, si fa sostenere e riesce a farsene una ragione. Tutti credono in lei e la sostengono. In pochi mesi cambia tutto e ricomincia a vivere con orgoglio e fiducia. Soprattutto perché il sostegno della sua famiglia le ha insegnato fin da piccola ad avere sempre fiducia in sé e negli altri e nella positività finale degli eventi, e quindi a sostenersi.
Guardo la prima madre di cui sopra a cui sto raccontando la storia di questa seconda madre. E commento: hai compreso cosa stai facendo in realtà? Anziché chiederti come posso sfogare la rabbia infinita che ho, e come posso far fronte a questa situazione da sola con due bambini… passo tutto il tempo a distruggermi, ad accusarmi, a tormentarmi, assolvendo il mio ex partner dalle sue atroci disponibilità e difetti e incongruenze.
Non solo senti che non puoi lasciarti accogliere e farti sostenere perché credi di non avere un porto sicuro, ma sei lì a massacrarti proprio nel momento meno adatto e infelice. Devi solo dirti: mamma, esci da questo corpo. Ciò spiega anche perché hai sempre un atteggiamento sicuro e costante e la stima di chi ti circonda, insomma avresti tutto, ma non un lavoro stabile e senti sempre la smania di cambiare ogni tanto qualsiasi cosa. E soprattutto spiega perché hai scelto un uomo rivelatosi inaffidabile come la tua famiglia d’origine. Perché ti vuoi punire, ostacolare, reprimere, annientare, allo stesso identico modo in cui hai sentito che tua madre voleva fare con te. Dentro di te c’è ancora quella forza tremenda che ti avversa ma che oggi però tu stessa interpreti e puoi invece smettere immediatamente. E per sempre. Anche perché ce l’hai già fatta da tanti anni a tenere testa a tua madre. Ora puoi fare solo una cosa che la natura ti permette: credere in te, sostenerti da sola, come ha fatto l’altra madre, come facciamo tutti e come tu hai fatto sempre rivelandoti una maestra per le tue amiche del cuore, con la fiducia incrollabile che hai sempre avuto per farcela contro le avversità.
Lei mi guarda folgorata, trasfigurata.
Ecco svelato l’arcano della quarta accettazione di come ci roviniamo la vita ospitando e nutrendo nel nostro inconscio tutto ciò che ci ha fatto del male. E usandolo spudoratamente contro di noi.
E di come possiamo dismetterlo in un secondo, tornando a credere in noi, nella nostra potenza e nella nostra vitalità.
Secondo i teorici della Legge dell’Attrazione, Tutto questo mondo di pensieri, sintomi, dolori emotivi e condizioni esistenziali è da vedere SOLO come la resistenza al permettere che arrivi il flusso della fonte dell’universo. E che ci fa attrarre il blocco, la difficoltà anziché la fluidità e la pienezza.
‘La prossima volta che avvertite un fastidio, fermatevi subito e dite a voi stessi: questo fastidio che provo non è altro che la mia resistenza. E’ arrivato il momento di rilassarmi e di respirare, rilassarmi e respirare, rilassarmi e respirare. E in pochi secondi potrete riprendere a star bene.
Ogni cellula del vostro corpo ha un rapporto diretto con la Forza Vitale Creativa, e ogni cellula risponde in modo indipendente. Quando provate Gioia tutti i circuiti sono aperti, quindi la forza vitale può essere ricevuta per intero. Quando sentite colpevolezza, vergogna, paura o collera, i circuiti sono sottovalutati e la forza vitale non può scorrere altrettanto efficacemente. L’esistenza fisica consiste nel tenere sotto controllo quei circuiti e nel mantenerli il più possibile aperti. Le vostre cellule sanno cosa fare; stanno chiamando a raccolta l’Energia.
Esther e Jerry Hicks, la Legge dell’Attrazione – Chiedi e ti sarà dato.
Ecco allora come possiamo risorgere in un secondo, cambiando letteralmente pelle.
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