E’ Bellissimo! Non Vedo l’Ora!

La danza ti fa guardare in faccia il paradiso,
qualunque sia la direzione del tuo giro.

Terri Guillemets

Se mi chiedete (e me lo chiedete) come fare a stare costantemente nei desideri, io vi chiedo (e ve lo chiedo) che cosa “è bellissimo e non vedi l’ora di fare?”.

‘E’ bellissimo! Non vedo l’ora!’- è ciò che ho sempre sentito fin da piccolo e che avevo perso e poi recuperato.
E l’ho fatto in terapia.
Quindi, se volete sapere cosa fare, occorre rinverdire questo io desiderante che si coinvolge parecchio e si espande con tutto se stesso nelle cose che fa.
C’è stato un tempo in cui ciò era per noi quotidiano. Intendo per tutti. E cos’è la terapia se non restaurare questo semplice approccio?
Più semplice è, e meglio ci sentiamo, e più facile è avervi accesso.
Cosa succedeva fino ad un attimo fa? “E’ bellissimo! Non vedo l’ora!” era un lusso e non era mai l’ora.
Ma quindi, prima c’era? Sì certo, da piccoli, per tutti.
Poi lo abbiamo perso, in parte variabile, da persona a persona.
Quindi recuperato. A seconda del livello di soddisfazione permesso nella nostra educazione e crescita.
E a quel punto lasciato lì ad aspettare.
Fino a che, quando lavori su di te, lo ritrovi in soffitta, lo spolveri e non ce n’è più per nessuno. Punto.
Ora occorre che tu riparta ogni giorno da questo. Cosa mi accende o mi accendeva tanto ma tanto e sempre di più? Ah sì! Ecco. Ce l’ho. Che bello! Non vedevo l’ora!
E lo ri-prendo.
E lo ri-faccio.

Magari a 300 all’ora. Magari solo per 5 minuti. Magari è solo un pensiero o un progetto, magari è solo una telefonata di 5 minuti per parlarne a un amico. Un Compagno Non Vedo L’Ora. Ciascuno di noi ne ha. Pensate a qualcuno con cui amate confidarvi. Fatto? Visto? C’è sempre o c’era una volta qualcuno con cui sognare.
Le amicizie nascono e muoiono nei sogni. Tutte le amicizie. Se sogniamo insieme, è un’amicizia per la pelle. Se smettiamo di sognare, è un’amicizia che ha perso il dono. Se sogniamo l’ingannevole, è un’amicizia che lasciamo andare.
Ne abbiamo parlato spesso della riscoperta del proprio io coinvolto, per esempio ne Il Grido Interiore.

E gli inciampi, gli infortuni, gli incidenti, le responsabilità?- voi mi chiedete (e me lo chiedete). E i traumi? Le brutte esperienze? Le paure? I blocchi ventennali? Come possiamo non considerare tutto questo se parliamo di entusiasmo e passione e amore e sogno e coinvolgimento?

Ehi, io sono il vento, l’oceano e la natura. Io così funziono. Cosa me ne può fregare a me dei tuoi piccoli impedimenti della vita quotidiana? Le mie leggi queste sono.
Qualsiasi trauma si ristabilisce solo rimettendosi all’interno delle leggi di Natura. Non perché ti sia successo qualcosa, puoi esimerti dal rispettare ciò che regola l’universo intero. Anzi. Questo è lo sbaglio. Colossale. Tirarsi fuori.
Mettiamo che oggi devo andare in ospedale per un esame, delicato. Voglio andarci coinvolto in un progetto che mi prenda tanto oppure voglio andarci tentennante, spezzato, preoccupato e certo ormai che questo controllo avrà esito negativo e sarà la discriminante che mi rovinerà la vita nei prossimi mesi?!
E’ il potere che noi assegniamo, l’importante. Lo diamo a noi a prescindere e in misura totale e infinita, come da ragazzi, oppure siamo sempre sotto botta degli eventi esterni?
E quante volte è già capitato che qualsiasi evento abbia avuto da noi il potere di rovinarci la vita? Sinceramente? Un’immensità di volte.
Ed è solo, pensate un po’, una cattiva abitudine.
La verità allora è che non c’è partita.

Dove l’ho imparato -mi chiedete ancora- questa attitudine al lasciarsi meravigliare dalla passione delle cose da fare?
C’è una persona a cui voglio molto bene e che ringrazio con tutto me stesso per quel che ha fatto per me, da sempre, che ho sentito per tutta (ma tutta) la mia infanzia, adolescenza e età adulta ripetere: ‘chissà quale altro veleno mi dovrò prendere oggi!’. Ogni giorno. ‘E ti pareva che anche oggi non mi capitava un altro veleno?!?’.

Ecco dove l’ho imparato ad avere la predisposizione opposta, del non meno che meraviglioso. Altrimenti quel che capita non capita. E guarda caso non capita a caso.
Mi stonava troppo aspettarsi sempre il peggio. Pensateci. Tutti i giorni. ‘E chissà chi mi farà uscire di senno oggi’. ‘Chissà cosa andrà storto domani’. E così via.
Uno stillicidio.
Allora, da bambino, non trovavo di meglio che partire con la fantasia. O materialmente uscire presto e spesso e vivere le avventure bellissime che nutrono quell’età.
Fino a che l’ho proprio ripreso e di nuovo allenato e reso legittimo.
E, ripeto (porco mondo) l’ho fatto in terapia. E lo faccio fare in terapia.

Al momento, non vedo l’ora di:
Organizzare un viaggio di nuovo bellissimo di pochi giorni in un posto per noi magico, dove fare bio in riva al mare e colazione e pranzo in ciringuitos sulla spiaggia dove tutta quella città va a nutrirsi con cibo cotto alla brace (a due ore di volo da Milano). (dai, indovinate: da quand’è che non giochiamo più? E’ una città il cui nome era anche il gusto di gelato di una volta, che di solito era vicino allo Zabajone).
Organizzare il consueto viaggio più lungo di Bioenergetica in Paradiso, in mari mai creduti possibili e benessere palpabile tra di noi. Con l’alba da un lato e il tramonto dall’altro, di isole minuscole e infinite se capite quel che può significare.
Organizzare il mio nuovo lavoro e il mio nuovo studio vicino al mare tranquillo e nutriente che mi accoglie con il suo odore di iodio anche d’inverno (quale inverno?) nel posto dove abbiamo scelto di vivere da un anno (anche se solo part time).
Continuare le classi su Le 21 Abbondanze Bioenergetiche che così tanto mi stanno nutrendo di settimana in settimana.
Progettare il seguito delle 21 ABC con le 10 Rivoluzioni Bioenergetiche che ci hanno cambiato la vita.
Sviluppare tutti i punti di lavoro sulla Ferita Caratteriale in modo da rendere sempre più agevole ed efficace insieme il lavoro di terapia dei miei clienti. (Questo mi entusiasma parecchio davvero).
Lavorare sempre meglio con i gruppi, aiutare a sbloccare la vita delle coppie, trovare chiavi nuove per far uscire dalle impasse.
E soprattutto-soprattutto, far confluire tutto questo nel Grande Progetto della Comunità Vitamine per l’Anima, dove la singola persona possa lavorare su di sé in un Gruppo integrato e accogliente, immerso nella natura (E’ talmente portatore di luce, questo pensiero, che non smetterò mai di perseguirlo, giorno e notte). Di fatto è unire la terapia fatta in studio con il lavoro olistico di altri professionisti e immergerla in un percorso su di sé integrato e molto più efficace, effettuato in modo residenziale e immerso nella natura, come i viaggi bioenergetici che già organizziamo. Non toglie il fiato una bellezza così?
Sentite il respiro profondo che dona un faro di tale livello? (Allora! Non conoscete nessun ricco che abbia desiderio di scaricare dalle tasse un investimento in un sogno così alto? Aiutateci a realizzarlo. Apriamoci ad una sottoscrizione. Non è illuminante consacrare l’esistenza intera ad un sogno reale e concreto?). 

E la musica, la lettura, la scrittura, il gioco, il divertimento con gli amici? Non hanno in questa luce la stessa intensità dei sogni più alti? Ecco un altro segreto. Se investi la vita in una luce che ti trascina, tutto il resto ne sarà illuminato. Ogni manifestazione di te. Dalla più grande alla più piccola.
E che dire dell’amore? Avere i piedini di nostra figlia sulla pancia mentre ci risvegliamo al mattino, è una meraviglia che ha bisogno di essere spiegata? Ma quanto è stata desiderata prima questa sensazione che ci rapisce il cuore? Programmata, voluta, perseguita e organizzata e autorizzata dentro, in profondità, prima che si realizzasse concretamente, tra l’altro illuminando di grazia il periodo di piena pandemia?
E scoprire, stabilire e intessere argomenti con la mia bella di che cosa migliorare di ciascuno di noi e della vita di famiglia insieme, e della nostra casa e del posto dove vogliamo vivere, giorno dopo giorno, ha qualcosa che ancora non è chiaro della potenza espressiva e vitale che rappresenta?
Sentiamo che cosa ne dice Alexander Lowen della potenza del desiderare e dell’amore:

L’eccitamento ci fa sentire leggeri; in sua mancanza, ci sentiamo pesanti e depressi. Quando l’eccitazione riguarda l’amore, lo sentiamo più direttamente nel cuore.
Lo stato di eccitazione di una persona è sempre visibile nel corpo. A un alto grado di eccitamento, più sangue affluisce in superficie, gli occhi brillano, il tono muscolare migliora, i movimenti sono più spontanei, le mani più calde, il cervello più attivo, e il cuore può persino battere più velocemente.
(…)
L’eccitazione positiva si ha nelle situazioni piacevoli. Il corpo è in uno stato di espansione e la carica o eccitazione è forte in superficie.
(…)
Il sentimento dell’amore produce il più salutare effetto nel corpo umano. La persona innamorata sembra irradiare gioia; la luminosità dello sguardo e il colorito vivo della carnagione sono determinati in parte da un forte afflusso di sangue ma anche da un impeto di eccitazione che circola fino alla superficie, infondendo energia ai tessuti.
La luminosità, lo splendore della persona innamorata, non è un’immagine metaforica, dal momento che si può verificare nella realtà.
E’ dovuta ad uno stato di maggiore eccitazione e a una pulsazione più intensa degli organi e dei tessuti. La facoltà di pulsare non è limitata al muscolo cardiaco. Sebbene si manifesti visibilmente nel respiro e, con minore evidenza, nelle onde peristaltiche del tratto digestivo, si presenta in tutti gli organi e cellule viventi.

Ogni tessuto o sistema organico, sebbene abbia un suo ritmo, si coordina e dipende dalla pulsazione basilare del cuore. E’ infatti il battito cardiaco che infonde vita a tutto il corpo. Quando siamo sereni, tutti gli organi funzionano meglio.

Alexander Lowen, Amore, Sesso e Cuore, Pagg 12-14, Astrolabio Editore. 

Ed è amore sognare la nostra nuova casa, per come potrà essere, non sapendo nemmeno tra quanto accadrà, e se accadrà.
E farsi rapire dal piacere della fantasia di un piccolo giardino con degli alberi da frutta, in cui ci arrampichiamo con la nostra bambina a cogliere di ogni stagione il frutto preferito, è un’immagine che mi fa alzare al mattino senza sapere nemmeno come ho fatto, come ho già scritto ne Il Pedone s’Illumina sulla Scacchiera dei Sogni, articolo che si è già scritto da solo, come questo. La vita si scrive da sola, accesa dai desideri.

Recentemente, un’altra nostra bambina, che si ostina a vedersi 45enne mentre di anni effettivi ne ha poco più di 20, ha preso casa in una cascina dove costruire la propria comunità per i più piccoli e realizzare i propri sogni. E ci ha chiesto se vogliamo andare a farci almeno una volta bioenergetica. Dovremo proprio andarci.
In alto i cuori.
Illuminami sogno di altri sogni.
Alti sogni evocano altezze imprevedibili.
Si sente la gioia, la leggerezza, la scoperta, il viaggio? Io come dico spesso possiedo solo 2 funzionamenti. E derivano dritti dritti dalla mia famiglia. Funziono con la Modalità Preoccupata della mia ferita (della mia casa d’origine) oppure con la Modalità Vacanza, viaggio, sogno, fantasia, accensione emotiva e passione. Che ho sviluppato e riscelto, come detto.
Per me, sentirmi fuori dalle 4 pareti e dal lavoro ufficiale, disinnesca tutte le infinite preoccupazioni. E non vuol dire essere superficiali, tutt’altro. Significa essere appassionati. E’ il contrario del viaggio deresponsabilizzato. E io indosso questi panni ogni giorno, non solo quando sono materialmente in vacanza. Ecco il punto. Immedesimarsi nella verità di se stessi, dentro di sé, prima di realizzarla fuori. E farlo ogni giorno. Altrimenti, se la realizzi fuori senza sintonizzarti dentro, arrivi materialmente in vacanza e non senti niente. Ben altro è invece sentirsi perennemente in vacanza proprio mentre stai lavorando al massimo di te. E’ sentirsi al settimo cielo.

Ora: abbiamo tutti queste due modalità. Modalità Ferita e Modalità Intensa.
Conta solo l’intensità. Questa è la legge dell’intensità. Una mia cliente recentemente ha definito per sé: Resistere e Natura.
Un’altra persona: Mancanza Perenne e Danza. Un’altra ancora ha portato il ballo sfrenato del venerdì sera idealmente in ogni sua attività. E sceglie ogni giorno tra le sue due modalità: Abbattimento e Ballo Sfrenato.

Detta in altre parole, la Modalità Vacanza per me, o Natura per altri, o Danza o Bellezza o qualsiasi altra essa sia, è un funzionamento che ci fa sentire di vivere normalmente. Così come si dovrebbe sempre vivere. Ma visto che per noi la vita a casa nostra, da piccoli, era Preoccupazione, allora ci consideriamo in vacanza, bellezza eccetera. Solo per questo. E’ riscoprire la nostra splendida normalità. 

Ma cosa cavolo credevi si facesse in terapia? Crogiolarsi tra infinite menate e parole senza senso?
Chiediti: quali sono le tue 2 dimensioni? Non lo sai? E non sei curioso di saperlo? Rispondi allora alla semplice domanda:
Che cosa non vedevi l’ora che arrivasse? E oggi? Che cos’è? Qual è? Che cosa gli si avvicina molto? Siamo dalle parti di… che cosa?
E se non c’è: perché credi che tu non possa recuperarla?! Qual è la proibizione interiore che senti?

Ricordate Beniamino Franklin, di cui vi parlo spesso? È un esempio assoluto e fuori dal comune di questo atteggiamento. Ha addirittura creato le basi del funzionamento del sistema federativo degli Stati Uniti d’America. Che ha dell’incredibile. Ne parla Dan Brown ne Il Simbolo Perduto. Provate a leggere cosa si è inventato, insieme agli altri padri della repubblica. Lui diceva e lo dimostrava ogni giorno: Dimmi e dimenticherò, insegnami e forse ricorderò,
coinvolgimi ed imparerò!
Benjamin Franklin.

Eccone un altro di esempio mondiale:
Per “significare” il mondo, bisogna sentirsi coinvolto in ciò che si inquadra nel mirino. Questo atteggiamento esige concentrazione, sensibilità, senso geometrico.
Henri Cartier-Bresson.
Uno di cui ti chiedi da sempre: ma come diavolo faceva?!? Ecco come faceva. Significava il mondo. Tu scattavi le foto. E lui significava il mondo. E allora.
Ci sono dei posti, anche in Abruzzo per dire, dove lui ha fotografato, che quando ci capiti, prendere in mano la macchina fotografica ti sembra inutile rispetto a quel modello.
E sentite anche quest’altra massima verissima: Insegui la tua passione come se fosse l’ultimo autobus della notte. Terri Guillemets.
Ma quand’è l’ultima volta che ti sei messo in condizione di inseguire l’ultimo autobus della notte? Questa è la sostanza.
L’autrice -pensate un po’- è una che colleziona aforismi fin da bambina. I suoi, quelli degli altri, le affermazioni più vere che sente. Punto.
Inseguire l’ultimo autobus della notte per realizzare i tuoi desideri è la sostanza dell’universo.
Un altro suo pensiero, che rappresenta molto come sto scrivendo io adesso è:
Un buon autore balla sui tasti della macchina da scrivere. Non che io sia un buon autore in quel senso, beninteso. E’ che quando danzi sfrenato te ne freghi altamente del risultato.

Dai, su. Non facciamo finta. Sai benissimo a che cosa mi riferisco e all’emozione e alla trepidazione che ti accappona la pelle e rivoluziona gli intestini.
Non stare lì a chiedere ad altri fin nel minimo dettaglio che cosa fare e come fare. Lasciati tornare ad essere luminoso. A sentirtelo addosso. E tu sai perché e per che cosa. Lo sai. Dai per scontato che lo sai.

E se non si appalesa, è solo perché non te lo vuoi dire. Per non avere i casini soliti e gli sbatti. Per non averci a che fare. Ma è vita? E’ senz’altro una vita. Allora chiediti davvero, fino all’ultima piega di te: perché non voglio dirmelo? Di che cosa ho paura? Che sia troppo tardi? Che io non sia destinato a tutto ciò? Che il posto per me non ci sia?
E non senti le incongruenze? Non senti che sono sempre le solite vocine che t’impediscono di vivere? Perché mai non dovrebbe essere concesso proprio a te?! L’universo, qualcuno, qualcosa, ce l’ha solo con te?! Non senti il pensiero logico che non si chiude? A me non è concesso. Perché? Per definizione. Ma cosa aspetti a saperlo se non ci provi? E lo sai già: quando c’è una logica che non si chiude, c’è sempre un problema sotto, una bugia. Questo è. Vuoi il benessere? Cerca la verità. E la troverai avvinghiata all’entusiasmo.

Gli esempi sono in ogni dove. Chiedete a chi si occupa di calcio, per dire, come giocano e che cosa contraddistingue Quadrado e Barella (24 anni, 3 figli), oppure qual è l’unica start up italiana ad avere rastrellato 1 miliardo di dollari (one billion dollar) solo sulla fiducia del progetto? Si chiama Scalapay ed è di un ragazzo (tra gli altri), Simone Mancini (33 anni, 6 fratelli, 3 figli).
Ora, come mai un progetto di vita luminoso si accompagna a tutti questi figli? Chieditelo. Non cercare da altri la risposta. Chiedilo a te.
E’ sufficiente copiare per assumere i panni di. Fino a sentire sgorgare la linfa vitale di nuovo dentro di te.

In ogni caso, per me, la modalità Vacanza ha prodotto, nell’ordine, lavoro nuovo, mai più la sensazione di lavorare, nuovo amore, nuova famiglia, Angelica (nostra figlia), casa nuova e luogo nuovo, fino a diventare l’attitudine che sempre tutto è nuovo e portatore di novità. E soprattutto, senza più ascoltare le paure e smettere per sempre di dare a loro tutto il potere (!).

Dovreste tenerlo presente quando sentite che volete ancora prove e prove: eh ma non mi hai ancora detto che… non sono ancora convinto di… E’ sempre la stessa canzone e vi parla come vi parlava vostra madre o zia o nonna o chi per loro (!!). 

Ci sono i genitori di una persona in terapia che stanno passando tutta la propria pensione nella Modalità del Vicino. Pensare continuamente ai dispetti che il vicino di casa possa far loro e come progettare altri dispetti da architettare contro di lui. Arriveranno a trovare il modo di installare un impianto di video sorveglianza nascosto che inchiodi quella brutta persona alle sue responsabilità.
E che vita sarà a quel punto? Una vita di sorveglianza? Sentite l’escalation? Ricordo anni fa un’altra famiglia il cui padre aveva scavalcato la siepe divisoria e rasato a zero le rose del vicino in preda ad un raptus che aveva sconvolto tutti gli altri membri della famiglia stessa. E adesso?- tutti si chiedevano.
Vogliamo invecchiare per diventare così?

Io invece sono mesi che faccio la meditazione degli 80 anni. Così come ho praticato tra 30 e i 40 quella del dimettiti dentro di te e non avere mai più la sensazione di lavorare. E poi così ho fatto, passo dopo passo.
La quale meditazione degli 80 anni ha un inghippo mica da ridere. Prima o poi ne scrivo nel dettaglio. Ma in sostanza, volete farla?
1. Prova a meditare ad occhi chiusi, immaginandoti mentre ti muovi a 80 anni in buona salute e dimostrandone di meno. Com’è la tua giornata, cosa ti concedi? Cosa non fai più? Cosa ti auguri di fare? Cosa vorresti già aver fatto a questo punto? Dove vivi? Come vivi? Di che cosa ti nutri dentro di te? E scrivi tutto. Lo appunti e rileggi. Per settimane.
2. Poi fai una semplice operazione: ti immedesimi e mediti muovendoti com’eri a 16-20 anni. E ti chiedi: come mi sento se immagino al presente di avere 16 anni, o 20 anni, o l’età migliore per me?
E scrivi. Ne abbiamo già parlato ne: Il Pedone s’Illumina sulla Scacchiera dei Sogni.

3. Poi ancora: ti metti lì, sempre a 16-20 anni, e ricordi cosa ti auspicavi sarebbe successo a 50. Come avrebbero dovuto essere i 50 visti dai 20 anni?
4. E scoprirai la verità. Confronta i due scritti: i 50 immaginàti dai 20. E gli 80 immaginàti oggi. Sono simili. Per certe cose identici. (Ciò che immaginavi a 16-20 è migliore, ovvio! Altro punto di riflessione!).
E’ praticamente la stessa fantasia degli 80 fatta adesso, a qualsiasi età tu abbia ora.
Questo vuol dire una cosa sola: che noi rimandiamo. A 20 lo rimandiamo a 50. E poi sempre più in là. Ora però stai meditando sugli 80 e non c’è più spazio per rimandare. Vuol dire che o fai subito quel che hai visto nella meditazione o non lo fai mai più. Punto. Ciao. Fine.

Sei convinto, ora?
Una persona una volta mi ha scritto dicendo: mi avevi quasi convinto, ma poi ho notato che metti troppe maiuscole per i miei gusti. Ma vaffantastico, va’. Ecco come siamo fatti, amici miei. Andate all’essenza delle cose e delle persone e di quello che dicono e fanno e basta.
Qualsiasi infortunio o contrattempo ti capiti mentre sei coinvolto non è mai un dramma, perché tutto è benedetto quando vivi sentendo che vale la pena vivere. Qualsiasi disgrazia è nulla nella planata di un volo entusiasta.

Si dice (qualcuno dice) che io ogni tanto mangi di fretta (tu mangi sempre di fretta)(nego nella maniera più assoluta). Vorrei vedere te, con tutti gli entusiasmi che ho. Io non mangio di fretta, io mangio in modo entusiasta. Ma non vi ricordate lo scalpitare dei 16 anni mentre pensavate a tutto tranne al piatto che avevate davanti?! Quand’è l’ultima volta che avete scalpitato per qualcosa? Qualsiasi cosa fosse?

Se dopo la meditazione degli 80 anni ti senti folgorato da questa rivelazione, cos’altro aspetti? (Falla seriamente, non limitarti a leggerla. Non vuoi proprio cambiare mai?). Sì, sono stato folgorato ma… folgorato ma?! Assumersi la folgorazione. Assumersi la responsabilità delle proprie intuizioni, svolte, decisioni sui propri istinti più veri. Cos’altro è la terapia, la crescita, la maturità, se non questo?!
Non è mai mai mai sentirsi totalmente trattenuti del senso del dovere dovere dovere. Ecco la verità.

E se i miei sono solo sogni ad occhi aperti? E se io non sono capace di desiderare davvero, qualcosa di raggiungibile e adatta a me?!

E’ possibile, certo. Ma come fai a saperlo? Non hai alternativa al provare. Anzi, potrebbe essere così proprio perché non hai mai affrontato davvero la realizzazione di ciò che desideri e/o potrebbe essere soltanto che credi zero in te.
Quindi o l’una o l’altra o l’altra. Per questo hai bisogno di qualcuno che ne sappia. Che ti dica Naaa oppure Mmmhh, vediamo.
Ecco.

E quando non sento proprio niente? Spingere comunque. Come se. Questo s’impara. Non fermare mai la macchina. Anzi, rilanciarla per ritrovare lo slancio. Ne abbiamo parlato spesso come anticipazione. E’ come andare a correre anche quando non ci va e poi sentire che il sangue ricomincia a scorrere e il piacere ad arrivare.

La sostanza definitiva è che devo avere almeno, ogni giorno che l’universo manda in terra, un’opzione, a scelta, a rotazione, tra queste meraviglie: 

5 cose che mi piace di più fare.
3 cose belle e 3 cose passabili.
1 Cambiamento di 30 giorni.
1 Pratica Quotidiana imprescindibile.
Gli Unici 5 Segreti Indispensabili per il Benessere.
E 1000 altre ispirazioni che puoi trovare qui in queste pagine in modo totalmente gratuito.

Ma non dici sempre che la radice dello star bene è non avere più obiettivi?! Certo. Sono il tipo di obiettivi che conta. Non bisogna mai più avere gli obiettivi fittizi o enormi e irraggiungibili dietro cui nascondiamo una vita di compensazione. I desideri non sono obiettivi, sono piaceri anticipati. Puri e immediati. 

Uh, caspita! Amore, devo andare in ospedale a ritirare gli esami. A momenti lo dimenticavo! Ma tu aspettami che continuiamo il discorso! Che bello! Non vedo l’ora!

Se stai lavorando a qualcosa di eccitante a cui tieni davvero, non devi essere spinto.
La visione ti tira.
(…)
Riprendi il vento, ricorda il traguardo
e vai avanti.
Steve Jobs

Questo articolo è la continuazione de: Il Pedone s’Illumina sulla Scacchiera dei Sogni. Leggi se vuoi approfondire.

Vai invece a Il Grido Interiore, per sapere come fare a ritrovare le proprie passioni. 

Approfondimenti, esercizi, esperienze:

5 cose che mi piace di più fare.
3 cose belle e 3 cose passabili.
1 Cambiamento di 30 giorni.
1 Pratica Quotidiana imprescindibile.
Gli Unici 5 Segreti Indispensabili per il Benessere.

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