Evoluzione Sostenibile: 16. I 4 cardini del benessere

Forse l’azione non porta sempre felicità,
ma non c’è felicità senza azione.

Benjamin Disraeli, ex Primo Ministro Britannico.

 

 

 

Come per le altre 5 Ricette per una Piccola Felicità, si possono percepire facilmente i cardini dell’Evoluzione Sostenibile verso il benessere.

Sono almeno 4 e rappresentano come al solito 4 attenzioni, 4 pratiche quotidiane, 4 pilastri che mi semplificano la giornata, e mi sostengono:

  1.  Solo il Piacere è CambiamentoMi decido una volta per tutte a creare una rete di abitudini piacevoli, appassionanti, rilassanti che mi motivi ogni giorno
  2. Problemi, Cos’altro? La smetto con il lamento e inizio a sorridere a qualsiasi difficoltà -da oggi e per tutto il resto della mia vita (!)
  3. La Progressione è l’Unico Bisogno. Mi concentro sulla progressione e le sue leggi e le curo ogni giorno
  4. Il Sé Batte l’Ego 3 a 0. Riconosco il mio Ego in azione, metto da parte l’orgoglio e inizio a vivere, sentire e decidere con il mio Sé, insieme di cuore, emozioni, corpo e desideri.

Ne raccontiamo nei punti successivi a questo.

Rispondono alla domanda:
“Se voglio garantirmi un’evoluzione sostenibile, concreta…

…e che scateni una piccola rivoluzione della mia vita,
a cosa devo fare attenzione? Quali punti posso coltivare?”.

 

Come in tutte le pratiche da ripetere, sono dei mantra del corpo e delle emozioni, ed è importante sottolineare che:

1) i rituali del piacere vanno seguiti ogni giorno che la natura illumina su questa terra, semplicemente perché sono regole, principi e leggi sempre attive, e se ne fregano delle nostre misere resistenze.

Così come:

2) ogni mattina abbiamo bisogno di onorare i problemi, come afferma  Zygmunt Bauman.

Secondo Bauman, intervistato per il documentario La Teoria Svedese dell’Amore (Erik Gandini, 2015), “Felicità non significa una vita priva di problemi. Una vita felice si ottiene superando le difficoltà, fronteggiando i problemi, risolvendoli, accettando la sfida. Accetta una sfida, fai del tuo meglio e ti impegni a superarla. E poi sperimenti la felicità nel momento in cui capisci di aver tenuto testa alle difficoltà e al destino”.

 

Se invece mi lamento delle difficoltà, ritorno immediatamente a pormi di nuovo contro corrente e a far fatica.

E così:

3) non curando la Progressione e tutto ciò che possiamo difendere del nostro benessere, ricadremo nella sensazione di blocco e di impasse che tanto ci angoscia quando c’è.

Non avete mai invidiato coloro che difendono molto più di voi i propri spazi ma non rigidamente, bensì col cuore, investendo, legandosi a mille attività?

Sono come ispirati da un fine ulteriore, il loro scopo primario, che li fa “partecipare”, gioire, palpitare e rigenerare, ogni giorno più attivi, tanto-che-io-proprio-non-ci-riuscirei-mai-e-mi-chiedo:-ma-come-diavolo-fanno!?

Allora:

4) solo se NON mi “aggancio” continuamente alle forze ripetitive del mio Ego, e considero finalmente il mio Sé, le mie parti emotive, corporee e desideranti, NON resterò legato all’orgoglio, a “qualcosa che proprio non riesco a smettere”:

  • anche solo il fumare
  • o il rispondere sempre irritato
  • o il bisogno estremo di evadere
  • o di sognare ad occhi aperti e così via
  • E SMETTERO’ di dar vita a compensazioni infinite e limitanti in realtà.

Ecco. La svolta allora è proprio nei rituali quotidiani legati al piacere che riesco a incastonare in questa vita che può diventare dentro di me un diamante…

  …e non una “ciofeca” ripetuta che mi posso solo far andare giù in malo modo.

 

Si tratta solo di piccole cose, ma per tutti noi oro puro:

  • riprendere a camminare
  • suonare la chitarra solo 10 minuti
  • respirare la natura il più possibile
  • scrivere
  • lavorare con uno stato d’animo molto diverso
  • praticare una disciplina corporea, emotiva, spirituale, come la Bioenergetica
  • condividere, partecipare, fare volontariato
  • ri-aprirmi agli altri
  • fare qualcosa che mi dia all’inizio un fastidio tremendo ma poi mi fa stare molto meglio
  • ri-uscire con le mie amiche del cuore e impormi di farlo
  • farmi aiutare a riflettere -in gruppo o singolarmente- su me stesso/a in modo finalmente diverso e rigenerante
  • accettare tutto e non difendermi più cercando chissà cosa.

Tutto semplicemente, lentamente, umilmente, miseramente, ma fieramente qui.

Guardiamo allora alcuni spunti su come fare? (della progressione, abbiamo trattato nei punti precedenti.

 

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