Se devo morire nella Savana,
dev’essere un leone ad uccidermi.
Proverbio Africano
Chiediamoci:
a) che cosa ciascuno di noi vorrebbe cambiare di sé.
b) poi interroghiamo qualcuno che ci conosca bene: che cosa piace a questa persona di noi.
c) E poi scoprire le risposte. Nella condivisione, emergerà sempre che alle persone piace di più proprio ciò che noi vorremmo rottamare (!).
Provate a farlo, è rivelatorio. Ogni volta che ripetiamo questa esperienza nei nostri workshop sull’Evoluzione Sotenibile, accade invariabilmente così:
La nostra meraviglia noi vogliamo evitarla.
Un altro esercizio utile in questo senso è chiedere, in diadi (A chiede ad B):
“qual è il desiderio più grande che hai? E qual è il blocco che senti nel raggiungerlo?”
Poi A si mette nei panni del desiderio e si connette con la sensazione di permettersi a B: quale problema sente? E lo condivide con B:
Ad esempio, se io A rappresento il denaro e mi sento che tu vuoi entrare in relazione con me, dopo aver ascoltato le difficoltà che tu hai ammesso con il guadagnare…
- sento che tu hai difficoltà antiche e credi di non meritarmi
- quindi perché Io denaro dovrei arrivare da te?
- E perché stare a lungo con te? Se tu senti che non mi meriti?
- E poi farai senz’altro qualcosa di ansioso per cercare di sentirti alla mia altezza, snaturandoti perché tu vali e sei già alla mia altezza e non devi smaniare, investire energie e denaro per conquistarmi, perché finirai per perdermi…
- e mi perderai (a me denaro!) in questo vano tentativo
- perché la verità è che tu vali e mi meriti già, e tutti te lo dicono, tranne te stesso.
E’ un esercizio descritto anche nell’Articolo: Esplodere l’Emozione.
La realtà è che la strada maestra per far emergere il vero sé…
…è sempre l’Accettazione Incondizionata.
Un altro esercizio può essere infatti:
a) “Accetto per sempre che tu non mi riconoscerai mai, (oppure: mi abbandonerai, mi metterai da parte … ecc.. a seconda della propria sensazione profonda…) e quindi…”
… si appuntano tutte le conseguenze che occorre accettare per evolvere.
b) Può essere ripetuto per qualsiasi altro problema che abbiamo percepito nell’infanzia: mi sono sentito ignorato, sottomesso, abbandonato, tradito, sottoposto ad ingiustizia…
C) Infine, A ripete ad libitum a B: “Tu sei un essere meraviglioso…”. e B risponde sempre lo stesso intercalare secondo 3 varianti:
– Sì, ma…
– No, perché…
– Se fossi davvero meraviglioso…
E’ illuminante che cosa vien fuori in termini di vissuti profondi che c’impediscono di vivere appieno la nostra vita. E che possiamo da oggi ascoltare ma non agire.
Ed evitare di frantumarci la vita.
Vai all’articolo successivo:
Torna a Evoluzione Sostentibile: Riepilogo.
Serie di articoli Correlati: Qualcosa di Significativo.