Chi è afflitto e mal sopporta una grave ferita
ha diritto per qualche tempo alla comprensione,
affinché possa saziare e sfogare il primo impeto del dolore.
Ma chi continua a lagnarsi di proposito dev’essere rimproverato,
affinché impari che anche le lacrime ad un certo punto sono assurde.
Lucio Anneo Seneca
Annaje vicino conta solo a bocce.
Modo di dire romano
Avete presente quando si arriva sempre allo stesso punto?
In un ragionamento o in un entusiasmo, in un progetto di vita o in una relazione, il ”qualcosa che non va” si manifesta sempre più o meno uguale a se stesso.
E alla lunga ci lascia sconforto e abbattimento, perché si ripresenta per troppo tempo, senza più una soluzione possibile.
Anche in una terapia si manifesta lo stesso fenomeno.
E solo a furia di ritornarci, dopo una serie infinita di tentativi ed errori, le persone si decidono a comportamenti meno automatici, più inediti e nient’affatto ortodossi.
Ora, abbiamo visto nei punti precedenti come questi circoli viziosi vanno sempre a sbattere contro il Grande Paradosso del Benessere, che si presenta secondo 5 Problemi Paradossali.
La soluzione stupefacente che si è rivelata, infatti, è che non bastava, mettere in evidenza che il problema presentato era paradossale e non lineare e pulito, bensì sfaccettato e conflittuale…
in realtà…
… è stato necessario elaborare prima delle tecniche sul campo, di immediata utilità -e poi vere e proprie strategie di approccio a tali dinamiche- che risolvessero davvero e fino in fondo le questioni in sospeso.
Tutte le osservazioni che trovate in queste note, infatti, nascono sul campo, vale a dire che noi incontriamo clienti ogni giorno e le osservazioni e riflessioni le facciamo in corso d’opera, quindi a volte freneticamente, di notte, o tramite illuminazioni che ci colgono al bar o in bicicletta o chissà dove.
A volte non c’è proprio tempo di ordinare. E alla fine, quando invece si riesce a mettere in fila le osservazioni e gli appunti, si vede in un attimo se il fenomeno individuato è costante e se è utile e risolutivo metterlo in evidenza.
E ciò che abbiamo visto funzionare di più è proprio:
Opporre Paradosso a Paradosso…
…prendendo la soluzione dall’altro capo del filo della logica…
secondo alcune direttrici che qui vediamo, che ci sconvolgono i riferimenti e -finalmente- considerano e ci fanno muovere dentro i problemi in modo inatteso e assertivo.
Vediamo quali sono questi paradossi nell’ordine temporale in cui si manifestano nel lavoro su se stessi.
Se si vuole rivedere l’elenco e le definizioni di tali problemi, li abbiamo già indicati nel punto 5 Problemi Paradossali.
Qui vediamo i singoli Problemi abbinati ai paradossi corrispondenti, analizzati uno per uno.
Vai ai punti successivi:
1. Il Problema dell’Apparenza e il Paradosso dell’Accettazione
2. Il Problema della Costanza e Il Paradosso della Leggerezza Profonda
4. Il Problema dell’Attribuzione e il Paradosso della Visione Radicata
5. Il Problema del Carattere e il Paradosso della Connessione Corporea