Comunque il pesce fuor d’acqua è quello che poi si è evoluto.
emmebre, Twitter
Nel corso di queste settimane mi è capitato di ricordare in aula il caso di 1 partecipante che ho avuto anni fa: si sentiva diviso tra l’essere padre di un bimbo di pochi mesi e l’essere manager di fresca nomina; erano entrambi due splendidi cambiamenti della sua vita. Ma dentro di lui erano in netto conflitto.
E noi possiamo fare solo una scelta, quando sentiamo un conflitto interiore:
- risolverlo in basso
- oppure in alto.
L’ho imparato nei corsi di Empowerment, lo insegno e lo sperimento continuamente: il partecipante di cui sopra purtroppo aveva iniziato a perdere il sonno e il compromesso lo stava trovando in basso, cioè lasciandosi andare: usciva dal lavoro alle 5 del pomeriggio per andare a casa presto ed aiutare la moglie alle prese con il bimbo appena nato. Ma quando arrivava a casa si sentiva male perché era uscito troppo presto con una marea di incombenze non evase; e il giorno dopo, in ufficio, pensava ai suoi cari e alla sensazione di non essere d’aiuto come sperava.
Il lavoro fatto insieme in aula è stato:
- lista delle cose che un bravo manager avrebbe fatto se avesse avuto tutto il tempo;
- lista delle cose che un bravo padre avrebbe fatto se avesse avuto tutto il tempo;
- sperimentare un cambiamento possibile e quotidiano, immaginandosi di calarsi completamente in ciascuna delle due situazioni (“cosa farei se avessi tutto il tempo del mondo?”).
- trovare dei piccoli cambiamenti quotidiani che potessero favorire un risultato diverso.
Alla fine, fu chiaro ad entrambi che il tema apparente era il tempo: stare di più, fino a tardi, in ufficio; e lo stesso valeva per lo stare di più in famiglia.
Ma allora, anziché dividersi ed esaurirsi, non era meglio stare ALMENO un PAIO DI GIORNI A SETTIMANA di più in ufficio, e UN PAIO DI GIORNI ALLA SETTIMANA di più a casa? Eh sì, molto meglio, rispose.
Sperimentò così che poteva andare al lavoro e tornare ad orari molto diversi da quelli standard ripetitivi: fece un piano della settimana con i seguenti orari in ufficio:
- – 7 del mattino – 4 del pomeriggio;
- – 11 del mattino – 8 della sera.
Con un semplice cambiamento ottenne enormi risultati:
- non ultimo quello di evitare 2 ore di traffico tra andare e tornare;
- ma soprattutto ebbe molto forte la sensazione di farcela, di essere presente in ufficio molto di più e di fare le cose necessarie;
- allo stesso modo, sperimentò tutta la tenerezza, la presenza e la responsabilità del suo ruolo di padre;
- infine, come regalo che non si aspettava, ebbe la comprensione molto più evidente, partecipata, di colleghi, capi e collaboratori per questa sua condizione bellissima di neo padre e neo manager insieme.
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