Evoluzione Sostenibile: 8. Il Caso Emblematico del Neo Papà e Neo Manager

Comunque il pesce fuor d’acqua è quello che poi si è evoluto.

emmebre, Twitter

 

 

Nel corso di queste settimane mi è capitato di ricordare in aula il caso di 1 partecipante che ho avuto anni fa: si sentiva diviso tra l’essere padre di un bimbo di pochi mesi e l’essere manager di fresca nomina; erano entrambi due splendidi cambiamenti della sua vita. Ma dentro di lui erano in netto conflitto.

E noi possiamo fare solo una scelta, quando sentiamo un conflitto interiore:

  • risolverlo in basso
  • oppure in alto.

L’ho imparato nei corsi di Empowerment, lo insegno e lo sperimento continuamente: il partecipante di cui sopra purtroppo aveva iniziato a perdere il sonno e il compromesso lo stava trovando in basso, cioè lasciandosi andare: usciva dal lavoro alle 5 del pomeriggio per andare a casa presto ed aiutare la moglie alle prese con il bimbo appena nato. Ma quando arrivava a casa si sentiva male perché era uscito troppo presto con una marea di incombenze non evase; e il giorno dopo, in ufficio, pensava ai suoi cari e alla sensazione di non essere d’aiuto come sperava.

Il lavoro fatto insieme in aula è stato:

  • lista delle cose che un bravo manager avrebbe fatto se avesse avuto tutto il tempo;
  • lista delle cose che un bravo padre avrebbe fatto se avesse avuto tutto il tempo;
  • sperimentare un cambiamento possibile e quotidiano, immaginandosi di calarsi completamente in ciascuna delle due situazioni (“cosa farei se avessi tutto il tempo del mondo?”).
  • trovare dei piccoli cambiamenti quotidiani che potessero favorire un risultato diverso.

Alla fine, fu chiaro ad entrambi che il tema apparente era il tempo: stare di più, fino a tardi, in ufficio; e lo stesso valeva per lo stare di più in famiglia.

Ma allora, anziché dividersi ed esaurirsi, non era meglio stare ALMENO un PAIO DI GIORNI A SETTIMANA di più in ufficio, e UN PAIO DI GIORNI ALLA SETTIMANA di più a casa? Eh sì, molto meglio, rispose.

Sperimentò così che poteva andare al lavoro e tornare ad orari molto diversi da quelli standard ripetitivi: fece un piano della settimana con i seguenti orari in ufficio:

  • –   7 del mattino – 4 del pomeriggio;
  • – 11 del mattino – 8 della sera.

Con un semplice cambiamento ottenne enormi risultati:

  • non ultimo quello di evitare 2 ore di traffico tra andare e tornare;
  • ma soprattutto ebbe molto forte la sensazione di farcela, di essere presente in ufficio molto di più e di fare le cose necessarie;
  • allo stesso modo, sperimentò tutta la tenerezza, la presenza e la responsabilità del suo ruolo di padre;
  • infine, come regalo che non si aspettava, ebbe la comprensione molto più evidente, partecipata, di colleghi, capi e collaboratori per questa sua condizione bellissima di neo padre e neo manager insieme.

 

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