La Bioenergetica e la Legge della Potenzialità Pura

E’ la prima.

E’ quella più d’attualità. Pensate solo alle ricerche e alle scoperte della fisica quantistica sulla natura unica di tutte le cose.

Se io mi pongo, nelle sessioni di Bioenergetica, in termini di creare col corpo e col respiro… e se sento che i miei muscoli e i diversi distretti corporei sono fuori dal controllo della mente…

…mi rendo subito conto che non so che cosa porterò al passo successivo, e accetto che sia il corpo e l’emozione e lo stato d’animo a portarmi a 30 o 40 o 50 centimetri avanti, o addirittura di lato, allora, tutto diventa una scoperta e un ascolto.

A quel punto sì che mi apro realmente e profondamente all’ascolto di me. E questo mi fa sentire un sentimento di pace in cui produco ormoni e neuro trasmettitori del benessere.

Quando ciò accade io potenzialmente non so cosa dirò o farò ma so che tutto ciò che produrrò è nel mio pieno potenziale.

Sono collegato alla fonte dell’universo.

E’ un concetto molto quantistico e popolare tra le neuroscienze.

Tra l’altro è la versione laica del credere nella religione e della fede in Dio.

Molti di noi sono cresciuti imbevuti in una fede totale e generosa nel Dio cattolico, per poi distaccarsene per tante ragioni, crescendo. Ma poi hanno perso anche la carica motivazionale e la spiritualità con tale distacco.

Ma i nostri genitori, per me mia madre in primis, hanno dedicato amore infinito, a profusione continua, sui figli come su chiunque altro, grazie proprio a questa Fede Illimitata.

Ecco, la legge della potenzialità pura ci invita di nuovo a credere nelle leggi dell’universo, senza alcuna aderenza religiosa, notandone soltanto le evidenze in questa vita, e sentendosi appunto come mia madre e miliardi di altre persone, pervasi dal rapporto con la fonte di tutto il bene dell’universo.

Ma ovviamente non si limita a questo. Parte da questo.

L’Estremo Positivo

Uno dei concetti che mi ha colpito in questo senso, è quello del bene e dell’estrema positività che pervade l’universo.

Sia i libri dei coniugi Hicks, sia gli ultimi due libri di Dawson Church, mettono in rilievo evidente quanto ogni tentativo dell’essere umano di raggiungere i propri desideri è accompagnato da una totale e benevola luce e auspicio.

Basta desiderarlo e volerlo, per realizzarlo. Non era certo un concetto nuovo per chiunque di noi. Ma con un alone di condizioni infinite, e un sano scetticismo scientifico, almeno nella nostra testa così razionale e occidentale.

No, invece, ribadiscono loro, citando fonti incredibili di studi sull’argomento: se ti metti lì a desiderare qualsiasi cosa, in capo a pochi secondi già l’universo si muove per la sua realizzazione.

E’ già solo questo contatto, connessione, sintonizzazione, con una condizione desiderata, a permettere di far sgorgare tutto l’amore e il benessere possibile su questa terra per ciascuno di noi.

La creazione intenzionale non significa cambiare le condizioni per poi trovare un’emozione migliore corrispondente al mutamento di una situazione. Essa implica invece la scelta di un pensiero che nel momento in cui lo scegliete, vi fa stare meglio, ed è questo a provocare un cambiamento della situazione.

Ad esempio, l’amore incondizionato significa desiderare intensamente di restare connessi alla vostra Fonte d’Amore. Tanto che scegliete deliberatamente pensieri che permettono questa connessione, indipendentemente dalle manifestazioni circostanti. E quando siete capaci di trovare il vostro polo d’attrazione scegliendo deliberatamente pensieri che vi fanno sentire meglio, le condizioni intorno a voi dovranno migliorare. Lo afferma la legge dell’attrazione.

Ester e Jerry Hicks, La Legge dell’Attrazione, Chiedi e ti sarà dato, pag. 176.

Dopo 17 secondi su un pensiero, si attiva la vibrazione corrispondente. E ora che quel pensiero diventa più forte e la vibrazione più precisa, la legge dell’attrazione vi trasmetterà altri pensieri analoghi.

(…).

E se riuscite a restare concentrati esclusivamente su un pensiero per 68 secondi solamente, la vibrazione è così forte che la sua manifestazione ha inizio. Quando tornate ripetutamente con la mente ad un pensiero puro, per almeno 68 secondi di seguito ogni volta, in un breve lasso di tempo (ore in qualche caso, giorni in altri casi) il pensiero diventa dominante. Una volta che cominciate ad avere un pensiero dominante, sperimenterete le corrispondenti manifestazioni finché non cambierete pensiero.
Ester e Jerry Hicks, idem, pag. 133.

Vai al di là del conosciuto

Ora, la legge della potenzialità pura, fa ancora un passo in più. Ti dice, vai al di là del conosciuto e dei tuoi desideri. Connettiti con la fonte di tutte le cose, prima di desiderare.

E se stai lì (1).

E ne senti tutto il piacere, sempre più intensamente (2).

E sei consapevole delle implicazioni assolute e creative di tale stato (3)….

…allora (4) senti la comune essenza di tutte le cose.

Arrivi a trovare (5) un punto dentro di te, dove tutto convogli verso un benessere senza scopo né causa, senza fine né ragione, dove ci sia ogni cosa per chiunque.

E da lì, a quel livello, con l’altra legge dell’Intenzione e del Desiderio, che vedremo in seguito, cogliere molto più immediatamente la determinazione a far accadere ciò che deve accadere, perché è al momento giusto per manifestarsi.

Ecco allora le sincronicità. Le quali vanno ben oltre le coincidenze. Sono casi della vita che assumono ai nostri occhi un significato oltre il casuale. Poiché recano un messaggio, via via sempre più chiaro.

Guarda a ciò che non c’è ancora

La potenzialità pura si distingue pertanto dalle altre leggi perché ci dice che non dobbiamo guardare al conosciuto, ricordarlo e ispirarci ad esso, ma a ciò che non c’è ancora e non è stato dato, che è spontaneo e potenziale, appunto. E che quindi magari non sappiamo neanche al momento dato che ci giovi e ci faccia piacere. Bensì concentrarci nella scoperta, grazie proprio all’affidamento al potenziale puro, di qualcosa che possa sempre manifestarsi, con fiducia straordinaria e normale se capite l’essenza di tale apertura.

Vuol dire, in sostanza, che non mi affido più soltanto alla fiducia che ciò che desidero arriverà. Bensì alla fiducia che non so che cosa mi arriverà, ma che sicuramente, tale inconosciuto sarà il meglio per me.

E praticare questa credenza al di là di una generale ben disposizione a ciò che accade, come nella provvidenza cattolica, ma al contrario, sentendosi attivi, vitali, co-creatori, e auto determinanti.

Permette così di passare ad una posizione di vita per forza di cose più connessa al benessere. Proprio perché è al di là delle schermaglie quotidiane, e delle solite ansie terrene.

Continua la lettura con l’articolo correlato: 4 Connessioni alla Potenzialità Pura

Ma come ci si connette allora, materialmente, alla potenzialità pura? La conseguenza migliore e più evidente di tale assunto, è l’abitudine che si instaura nel trovare ogni santo giorno almeno un paio di momenti in cui concentrarsi sul proprio centro e sentire fino in fondo in fondo, all’ultimo cunicolo di noi stessi, che va tutto meravigliosamente bene.

Deepak Chopra introduce nel suo libro… Continua…

Oppure inviaci un messaggio con la tua richiesta all’indirizzo:

marco.digiovanni@analisibioenergetica.com

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