La Ferita è un Dono: il Decalogo della Trasformazione del Carattere

Posizione di di Vita di Trasformazione.

Come Passare dall’Adattamento alla reale Trasformazione?

 

 

La domanda diventa: come rendersi conto se siamo nella vera progressione della nostra vita anziché nel semplice adattamento a ciò che sentiamo impossibile per noi?

 

Come possiamo percepire se stiamo soltanto “rimestando sempre lo stesso brodo?”.

 

Vediamolo.

 

DECALOGO DELLA TRASFORMAZIONE DEL CARATTERE

 

Caratteristiche comuni alla posizione di Trasformazione:

  1. RINUNCIARE A RISOLVERE. E’ una posizione di vita, una sensazione generale, un punto di vista nuovo che Accetta il Paradosso dei Temi Irrisolti della nostra vita, ma in abbondanza, non più come da posizione malata: il paradosso non è sanabile. Punto. Non posso sanare la ferita, ad esempio se non sento mai di farcela:
    a) perché non è di oggi
    b) perché è dentro di me, quindi è inutile sbattersi
    c) quindi ci rinuncio definitivamente. Con Accettazione Incondizionata.
    E sento finalmente di avere un atteggiamento maturo e responsabile.
  2. RINASCITA. E allora, una vita che sentivo titubante e incompiuta, vive invece oggi una continua rinascita, una scoperta al giorno
  3. VERO SE’. Un’esistenza che ora finalmente ha a che vedere con il Vero Sé, per questo ci fa sentire molto più autentici
  4. SENTO AL POSTO DI VOGLIO. Chi vive la Trasformazione cerca di chiedersi sempre “che cosa sento, provo, vivo, esprimo?”, mai più: “che cosa penso, voglio, risolvo?
  5. BUTTARSI. Conduce una vita non facile né priva d’incognite, ma -ringraziando ogni giorno- cerca di “buttarsi” nelle esperienze totalmente, conscio che non c’è un’altra esistenza
  6. INTEGRA. Integra le diverse parti di sé, rimette tutto insieme, senza più tagliare fuori sensazioni con stecccati, paletti e blocchi totali
  7. RIVALUTA. Rivaluta così le proprie attitudini, ora sotto una luce diversa, migliore
  8. CREATIVO E ORIGINALE. E’ una posizione che non ha quasi mai a che vedere con il senso comune, anzi…spesso ci induce ad andare in una direzione creativa, originale, personale, magari contraria a ciò che abbiamo sempre fatto…
  9. VERITA’. Chi vive in Trasformazione è fragile, vulnerabile, ma proprio per questo reale, concreto, forte perché vero, coraggioso, naturale: “una persona si sente che c’è, per come riesce, certo, ma c’è”.
  10. DOMANDE SULLE ATTITUDINI. Attitudini tipiche legate allo stadio di Trasformazione:
  • Come uscire meglio, con soluzioni nuove, da atmosfere ormai da tempo insoddisfacenti?
  • Su che cosa posso concentrarmi ogni giorno, che mi sostenga la mattina, come una rete che mi mantenga nel benessere?
  • Cos’è che non funziona e continuo a ripetere da troppo tempo? Come lo posso interrompere oggi e imparare a farlo ogni giorno?
  • Come canalizzare questa nuova passione, entusiasmo, innamoramento per me stesso e la vita?
  • Che cos’è davvero importante per me? Qual è, in definitiva, il mio Scopo Primario?
  • Come esprimermi meglio in quello che faccio?
  • Come posso andare al di là dei continui paradossi, blocchi e tir’e molla della mia vita?
  • Come realizzare il mio potenziale vitale oggi, in modo semplice, naturale?
  • Come vivere esperienze più gratificanti, in coppia e singolarmente?
  • Come cercare migliore profondità e senso dell’esistenza?
  • Quale Piacere, Coinvolgimento in un progetto, Significato dell’esistenza può allora farmi vibrare di nuovo?
  • Come posso rinunciare ai conflitti ed uscire una volta per tutte dalle contrapposizioni?

 

Queste sono le domande che, già per il solo fatto di esistere dentro di noi, ogni santo giorno, ci cambiano per forza la posizione di vita, che diventa appunto trasformativa. Punto. E non è poco per niente.

 

 

 

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