Articolo completo: L’Abbondanza Fuori di Noi – 7 Passi Fuori

Abbiamo mai risolto un problema importante senza un’emozione decisiva?
Come possiamo affrontare qualcosa attraverso la mancanza, la rinuncia, la paura, il tenere dentro?

Solo con l’abbondanza si risolve: tanto investimento, trepidazione, attenzione, affermazione.
E poi, anche se non ce l’abbiamo fatta, almeno resta la sensazione di avercela messa tutta.

Inoltre, un problema di stress, non è sempre superato solo se ci si distrae? Se torniamo a vederci con un respiro pieno, vitale, arioso, “potente”, che in realtà non bisognerebbe mai perdere?

Allora si sceglie.

Se nell’ “Abbondanza Dentro di Noi” abbiamo visto come alimentare la prosperità che ci guidi come un faro, “Fuori di Noi” occorre influenzare in modo incisivo gli eventi che ci porteranno a quella prosperità.

In questo senso, la prima cosa da fare è una pratica quotidiana, settimanale, legata al corpo, come appunto la Bioenergetica o qualsiasi altra disciplina.

Ciò non solo aiuta, ma è indispensabile. Lowen dice: “chi sta meglio, sta meglio nel corpo”. Non ci sono altre possibilità.

8) Scegliere il corpo.

Curare il piacere nel corpo. Guardatevi attorno, oggi stesso.

Le persone si dividono in due:

–       chi si cura e lo fa nel corpo e con l’alimentazione;

–       e chi non lo fa e si lascia andare: la sua unica attività è pensare e parlare. E così non fa che vivere male.

 

La mente non ha emozioni. Il corpo sì. Tutto qui.

Conosco coppie che ricorrono alla babysitter per partecipare insieme a sessioni di bioenergetica, o per andare alle terme o per fare qualsiasi altra attività legata al piacere: “questa è la nostra serata settimanale. Punto”.

E un altro giorno della settimana escono da soli lasciando a turno il partner a cavarsela con i figli. Sapete come si rivoluziona l’esistenza con 2, dico due, serate a disposizione per se stessi alla settimana? (E lasciamo stare i problemi di soldi! Non è un problema di soldi, si può stare insieme ad un’amica a chiacchierar!).

Occorre difendere i propri spazi personali e di coppia con le unghie e con i denti. Altrimenti, chi lo farà per noi?

Fernanda, quando l’ho conosciuta, lavorava ogni sabato e domenica. E nemmeno pensava fosse possibile lavorare meno. Adesso ha rivoluzionato la propria vita, convinto capi e colleghi che “lavorare, anno dopo anno, ogni sabato e domenica, non fa parte delle opzioni possibili!”.

Ci sono altre priorità e soprattutto –lavorando meno ma meglio- si portano più risultati attraverso i numeri, cioè più denaro alla propria azienda (!). Ed è vero. Ha sviluppato una forza da dentro, convincente. Che prima non aveva. E la sua vita gira molto, molto di più.

Conosco persone che sentono tanto più benessere alzandosi 1 ora prima per fare i 5 tibetani che quando si alzavano già stanchi 1 ora più tardi.

Allora? Non è chiaro qual è lo stato d’animo adatto per reagire, senza più fuggire dalle proprie responsabilità? (“Comandante, salga su quella nave, cazzo!”).

Tutto è possibile se solo ci proviamo fino in fondo: non è evidente? Quante prove vogliamo ancora?

I temi riguardanti la salute, trovano soluzione in modo legato solo all’abbondanza. La medicina cinese trae la sua potenza dal ripristino delle condizioni di armonia, di “vento” nei meridiani, di prosperità nella nostra vita. Secondo questi insegnamenti ci sono sette livelli di malattia, e sapete qual è il più grave? L’arroganza. Che vuol dire rinunciare a sentire se stessi.

Dario stava bene solo quando si preparava per la maratona. Dopo la gara, ritornava ai suoi disturbi fisici e a un’insoddisfazione colossale, insopportabile per lui e per gli altri.

Quando “svoltò” verso l’abbondanza, di colpo iniziò a provare piacere mentre si preparava correndo.

I suoi tempi di corsa si abbassarono, le prestazioni aumentarono proprio nel momento in cui iniziò a divertirsi, a correre a perdifiato per puro piacere, a non guardare neppure il cronometro. Da lì a spostare lo stesso principio alla sua vita fu un attimo.

Quindi, quali scuse, quali filtri ancora mettiamo per non vedere la realtà di come occorre reagire? (“Guardi che sono stato spinto sulla scialuppa…”.“Comandante, le ho detto di salire a bordo di quella nave!”).

(Non vi è mai capitato di ottenere ciò che volevate solo quando avete detto: “questo da oggi non te (me) lo permetto mai più!”? E solo a quel punto, da quella determinazione, ottenere il rispetto e il risultato?

Se ci ascoltiamo, sappiamo benissimo dove esageriamo. Ce l’abbiamo con quella persona per anni, magari non vediamo da stagioni intere e ancora pensiamo ogni giorno a come ci abbia rovinato la vita… Oppure ci agitiamo in battaglie infinite solo per orgoglio. Tutti ce lo dicono, basta ascoltare e appuntarsi semplicemente ciò che ci ripetono da anni. Ma noi imperterriti sul pezzo a voler dare una bella lezione a chi se la merita…!

Gli esempi come vedete sono in ogni dove. E credo sia chiaro: non basta “fare sport”, non è quello che conta, è come ci occupiamo del nostro benessere attraverso il corpo. E’ che cosa “vediamo” dentro di noi mentre muoviamo il corpo.

Siete manager aziendali? Allora, quando tutti gli indici vi dicono che state andando contro un muro, commercialmente parlando, che fate? Allo stesso modo, perché non farlo dal punto di vista personale, privato, profondo? Solo perché gli altri attorno a noi si comportano allo stesso modo? Sicuri? E il muro?

C’era un Direttore Commerciale di una celeberrima azienda padronale che in una convention a Montecarlo ci disse: “i clienti non ci capiscono più”. Non credevo alle mie orecchie. Quell’azienda è alla sesta ristrutturazione e rappresenta un patrimonio dilapidato completamente. Della nostra vita cosa vogliamo fare? Continuare a dire che “la vita non ci capisce più”? O affrontare ciò che non può più funzionare?

L’insonnia ad esempio, non è mancanza di sonno, è abbondanza di veglia. Perché il nostro corpo e il nostro spirito necessitano evidentemente di fare qualcos’altro. Vista in questa luce, l’insonnia semplicemente non esiste, assume un altro significato, cessa di essere un problema. Per diventare: “che cosa ci faccio di questo stato di veglia” anziché “come faccio a dormire”, “che cosa desidero” e non “che cosa mi manca”, “che cosa naturalmente mi viene di fare”, non più: “che cosa devo disperatamente trovare per risolvere il problema del sonno”.

Una persona a me molto cara affrontò il tema trovando la gioia della sua vita: 1 notte a settimana prestava servizio in ambulanza; le altre notti riprese a dormire profondamente.

Più recentemente, una mia cliente ha trovato la soluzione alternando una notte -in cui non cerca più di dormire, lavorando a qualcosa che la distrae e le piace molto- con la notte successiva, in cui piomba svenuta in un sonno profondo e rigenerante. E di nuovo sente la vita girare bene.

Rimettiamo così in circolo le energie, gli entusiasmi, le nostre reali motivazioni. Scegliendo finalmente la profondità.

Sapete quanti libri, tecniche, esperti esistono su mille altri aspetti che possiamo risolvere, solo scegliendo di andare a fondo dei problemi?

Su queste possibilità abbiamo visto essere utile il questionario sui 4 Flussi dell’energia di Base, se non l’avete ancora riempito. E’ dettagliato e ricco di spunti soprattutto se non sapete da che parte cominciare a cambiare…

Per riempire il Questionario 4 Flussi dell’Energia di Base

 

9)   Partire dalla Profondità.

La Profondità corrisponde nei bambini alla Leggerezza. In ogni occasione.

Il tema è predisporsi per NON sentire la fatica e quindi NON misurarla.

La fatica è solo un impedimento, un conflitto, un blocco.

I bambini non si stancano, vanno in profondità. Piangono e ridono nel giro di pochi secondi. Si alzano al mattino e vanno immediati al punto, secondo la Legge della Progressione: vale a dire: la natura non conosce il vuoto. I fenomeni vanno avanti, le ferite si sanano, le situazioni si evolvono: sempre. L’obiettivo della Natura è solo la selezione della specie attraverso il superamento delle difficoltà. Le difficoltà sono un dono. Punto.

Noi siamo come siamo “grazie” ai problemi che la vita ci manda e riusciamo a superare, non “nonostante” quel che ci capita.

Le cose vanno avanti, si trasformano. I bambini alla sera sono naturalmente scarichi –e non esauriti!- e hanno solo bisogno di piombare nel sonno e ricaricarsi profondamente. Quindi occorre esplorare in ogni momento i 4 livelli di:

Leggerezza
Fluidità
Profondità
Piacere.

Altrimenti non possiamo che essere nell’altra dimensione, da cui vogliamo sempre risalire e non riusciamo mai:

Superficialità
Sollievo
Pesantezza
Dolore.

E’ una scelta, solo una scelta. Non c’è una terza possibilità.

 

10) Progredire Ogni Giorno

Noi siamo programmati per essere adulti, completi, per procreare fin dall’età di 14 anni, il resto è culturale. La legge della progressione dice proprio questo: siamo al mondo per superare le difficoltà e progredire, andare avanti. E a che scopo? Procreare e conservare la specie. E ci sono miliardi di esseri umani che si stupiscono se arrivano brutte notizie, batoste tremende, o malattie, a ricordarci semplicemente che il nostro compito è questo, affrontarle in modo vincente e stando su col morale (sempre!).

Il segreto è non abbattersi e non bloccarsi su: “i problemi non finiscono mai!”. Non possono finire.

Allora occorre accettare la Legge della Progressione. Ricordate il proverbio svedese: “la vita è dura e poi si muore”? Ecco… ma in senso buono!

Non avete idea per quanti anni io abbia detto: “proprio ora che le cose andavano bene, arriva quest’altra brutta notizia…!”

Addirittura aspettavo l’arrivo dell’ennesima batosta!

E non mi godevo più niente!

E quando ho compreso che TUTTO va visto con entusiasmo e relatività, solo allora ho sentito pienezza “a prescindere”. Molto laica, terrena. “Va bene così. Va tanto bene così”. E basta.

Ecco perché mi batto per dimostrare che tutto può quadrare.

E se non quadra, dipende solo da noi. Perché qualcuno lo ha fatto capire a me e io posso solo condividere questa abbondanza e farla circolare.

 

Poiché la nostra responsabilità più importante nella vita è:

11) Condividere dall’Abbondanza

Donare abbondanza da una posizione di abbondanza.

Di più: non è abbondanza se io non la condivido. Vale a dire che qualsiasi dono io ricevo diventa prosperità solo nel momento in cui lo condivido. E’ questa la chiave da comprendere. Quindi non basta essere generosi, conta molto di più da quale posizione lo siamo.

Un esempio concreto viene proprio dal corso sull’abbondanza: “al termine dell’incontro –propongo- uno di noi riavrà indietro il denaro speso per il corso. Contenti? Bene.

Ad un patto però: che fin da ora pensiate a come reinvestire quel denaro per condividere l’abbondanza ricevuta con qualcun altro fuori da qui. Quindi non vale tenersi il denaro per i propri bisogni. Solo in questo modo sperimenteremo che cosa vuol dire condividere da una posizione di abbondanza. E solo questa richiamerà altra abbondanza”.

Far circolare l’abbondanza significa smetterla finalmente con ciò che si trascina da troppo tempo, e farla finita “dentro” di noi (!); chiudere le battaglie effettuate per salvare le nostre ataviche esigenze, le polemiche infinite con gli altri, la nostra pigrizia, i nostri sogni un po’ campati per aria. Se un desiderio non è facile da realizzare, proviamoci con tutto noi stessi, fino in fondo, in modo da non avere mai più rimorsi di non averci provato. Alla fine, se non arriva… accettiamo il messaggio: non è cosa!

Poi, solo in seguito, scopriremo perché, ma ora, impegniamoci a cambiare qualcosa di importante rispetto a ciò che ci provoca pena. E proviamo, proviamo, proviamo. Col sorriso, entusiasmo e buonumore.

Io ho un dono. Ho una persona accanto a me che ad ogni compleanno o ricorrenza ha necessità di regalare qualcosa fatto con le proprie mani. Quindi mi capita spesso di veder ricevere manufatti in ceramica, legno o semplici disegni avvolti in una carta anche questa colorata a mano in modo commovente, creativo, originale. L’emozione che provocano questi regali non si può raccontare, ma è la vera rappresentazione dell’abbondanza. Semplice, piena, commovente.

Se seguo questi precetti non faccio fatica. E -senza fatica- non mi esaurisco mai. Ma facendo le stesse cose di ieri, senza più resistere e chiedere l’impossibile. Aprendomi finalmente a ciò che vado a fare.

Soprattutto se non lo voglio fare e se non mi piace.

Io sono meglio dei problemi e delle persone problematiche che incontro ogni giorno. Non per presunzione, ma perché la natura funziona proprio così. Il mio entusiasmo può letteralmente trascinare chiunque verso un tipo di vita migliore, fin dalle piccolissime cose.

Noi siamo fiammelle, possiamo alimentarne milioni di altre, senza esaurirci, ogni volta più vive. E’ questa la metafora migliore dell’energia.

Una ricerca compiuta sulle persone che si sono affermate, ha trovato che i “giver” –coloro che danno- hanno molto più successo al mondo che i “taker” –coloro che prendono. Ma solo da una posizione di potenza, condivisione, circolarità, e non di “regalare se stessi”, esaurendosi, con l’impressione interiore di consumarsi letteralmente.

Condividere, to share, è del resto la parola chiave del web, del nostro presente e del nostro futuro. E’ nel modo di condividere, il segreto!

Se lo abbiamo capito, ciò che ci cambia la vita in un giorno (!), è condividere proprio con chi in ufficio non ci farebbe vedere nemmeno come ci si allaccia le scarpe.

E ciò solo perché accettiamo la legge dell’universo che è incredibilmente più forte, lei -non noi- di qualsiasi ostacolo o persona che si chiude. Accettiamo di essere forti solo se condividiamo tutto quello che abbiamo. Con chiunque!

Allora, l’universo lo sente e ci rimanderà la nostra forza. E gli altri ce lo riconosceranno, ad un colloquio per un nuovo lavoro, ad una revisione di stipendi, ad una riunione di famiglia, in ogni nuovo giorno della nostra vita.

Una volta ho sentito dire una cosa molto vera: “il mio cuore è grande, ma non nel senso di spazio. Ha disponibilità per tutti, nessuno escluso”.

Diventiamo fari, non formiche.

Questionario Mancanza e Abbondanza: link.

 

 

12) Spendere Tutta l’Energia

 

Caricare in profondità per poi rilassare di più.

Più ti esprimi e più hai energia. Più Spendiamo Energia e Più Cresce.

In sostanza: + Espressione + Energia (!).

Questa è un’altra pietra miliare che ci cambia la vita. Caricare e scaricare tutta l’energia che abbiamo in ogni momento. Esprimersi fino in fondo permette poi di rilassare totalmente.

Nutrire la Pienezza e l’Energia. Più pienezza raggiungiamo, più energia manteniamo. Ma il segreto è che vale anche viceversa: più la spendiamo totalmente ogni giorno e più cresce. Da una posizione di Abbondanza, ovviamente. E questo ha qualcosa di magico.

Non sentite, quando state benissimo, magari in vacanza, che proprio aver fatto quella cosa spendendo un sacco di stanchezza fisica, ma molta emozione e senza stress, vi ha permesso di rigenerarvi completamente?

Ma scusate: il riposo migliore non arriva il giorno dopo un’emozione pazzesca? Allora per il corpo conta solo se ho speso tutta la mia passione in ciò che ho fatto oggi e per quale scopo primario l’ho fatto…

La bioenergetica si basa proprio su questo principio generale di carica e scarica dell’energia dell’universo. Il cuore e i polmoni caricano e scaricano ogni secondo della nostra vita. Se per esempio abbiamo un torcicollo, occorre più volte tenere per qualche secondo i muscoli interessati tesi, in alto e in apnea, per poi scaricare. E’ il blocco psicologico a determinare la tensione cronica.

C’è un esercizio fisico nel corso sull’Abbondanza e Prosperità che si svolge in questo modo: a coppie si sperimenta una pressione reciproca e una resistenza fisica, fino ad esplorare l’unica possibilità: lottare divertendosi, senza più scegliere gli altri due estremi: mollare tutto o sfidarci in giochi di posizione logoranti.

Il principio è che –se io ed un’altra persona, insieme- siamo sottoposti allo stesso stress, io mi ammalo nel punto in cui accumulo più tensione e l’altra persona nel suo.

Quindi posso “sciogliere” i nodi: è lecito andare, fare e disfare. Posso meritarmi tutto proprio perché non scendo mai più troppo presto a compromessi (a volte fin dalla fase di ideazione!).

Invece noi cosa facciamo? In un’atmosfera di lavoro o familiare che non ci piace, ci blocchiamo completamente, fantasticando per anni di mandare prima o poi tutti a quel paese. E facendo diventare qualsiasi momento una pena, per noi e per gli altri.

Basta.

L’energia c’è o non c’è, non si consuma se noi non la disperdiamo.

Nel workshop “I 4 Flussi dell’Energia di Base”, vengono fornite le indicazioni su come fare a caricare e rilasciare con maggiore profondità.

Programma corso I 4 Flussi dell’Energia di Base

Ciò ci porta al punto successivo: affrontare i problemi senza più fuggire.

 

13) Affrontare Fino in Fondo

Smetterla con la sensazione di non voler più soffrire. Cambiare atteggiamento ed affrontare sempre, subito, ogni problema ci si presenti.

Solo questo atteggiamento fornisce il controllo della nostra vita, di agio, di sicurezza di sé.

Quante volte abbiamo aiutato una persona perché eravamo seriamente preoccupati che stesse troppo stressata? E ci siamo attivati con nottate intere insieme a lei per farla tornare ad uno stato accettabile? E perché non lo facciamo per noi?!

E se non ci riusciamo? Ci facciamo aiutare! Ne parliamo! Stiamo “dentro”. Non ci stordiamo, non ci rassegniamo, mai. Si tratta della nostra vita! Della nostra salute!

Ecco: ciò che invece facciamo è il raggiungimento dell’”appena sufficiente”.

Quante volte abbiamo fatto finta di niente, continuando ad andare avanti con un pensiero fisso, una preoccupazione?

Il respiro appena sufficiente è proprio la metafora sbagliata. Alziamoci per ogni cosa ci tormenti e affrontiamola fino in fondo. Ogni giorno.

Si può andare molto al di là. Diventando proprietari delle nostre conquiste. E smettiamola di dirci che è troppo ambizioso come proposito.

Ok, è da troppo tempo che facciamo un lavoro di merda, e allora?

Per millenni i nostri antenati lo hanno fatto e -alla sera- avevano un’energia infinita rispetto a noi.

Il tema è che ogni giorno vedo troppe persone che si lasciano consumare dagli eventi, dalle giornate sempre uguali, dal bloccarsi davanti alla televisione e dalle abitudini.

Raccontava mio suocero di gite in bicicletta, la domenica, di 80 km tra andata e ritorno, la sera a ballare e poi la mattina dopo, in fabbrica.

La vogliamo finire? Che cosa ci è successo? Non è chiaro che se non reagiamo non arriverà nessuno che lo farà per noi?!

Quand’è l’ultima volta che siamo andati a ballare e a divertirci proprio perché abbiamo avuto una giornata di merda?

 

14) L’atteggiamento è tutto

La Nostra Vita è il Nostro Atteggiamento.

La Vita è solo la somma dei nostri Atteggiamenti.

Non c’è bisogno di scomodare Bauman e il mondo ormai liquido, che non ci dà più struttura, per capire perché ci sentiamo annegare nella schiumazza della macchina del caffè.

Ma possiamo smetterla di stupirci se poi qualcuno prende ferie una settimana per iniziare il Cammino di Santiago, o per un giro della Provenza in bicicletta o per fare Bioenergetica a Vela, per ricentrarsi e ritrovare entusiasmo, senso, significato di questa vita. Avete idea che forza d’animo vi dia una semplice impresa del genere?

Ci ricorda l’unica grande verità della nostra vita: l’Atteggiamento è Tutto.

Avete mai partecipato ad un’AUM Meditation? E’ una meditazione di movimento, dove ci si stanca completamente ma ci si rigenera emotivamente. Alla fine, scossi, scoprirete che avete partecipato solo alla mini Aum, di un’ora a poco più. Poi esiste quella completa, di 2 ore e mezza. Provate anche quella e stranamente ce la fate. E allora venite a sapere che c’è l’AUM di 12 ore, quella di 3 giorni interi e poi l’AUM Marathon, di 7 giorni interi. Come è possibile che il corpo si rigeneri e non si stanchi? Dove troviamo le forze?

Smettiamo di chiedercelo e iniziamo a sperimentarlo, stravolgendo il nostro atteggiamento e così la nostra vita.

 

L’Abbondanza Fuori di Noi

 

7 Passi Fuori

 

8) Scegliere il Corpo

9) Partire dalla Profondità

10) Progredire Ogni Giorno

11) Condividere dall’Abbondanza

12) Spendere Tutta l’Energia

13) Affrontare Fino in Fondo

14) L’Atteggiamento E’ Tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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