Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare

Se desideri vivere,
devi prima partecipare al tuo funerale

Katherine Mansfield

 

 

 

 

 

 

Ci sono 4 motivi per cui le persone non cambiano.

 

1-    Il primo è perché nel cambiamento cercano di risolvere problemi non autentici.

Vale a dire che non è quello il vero cambiamento che desiderano.

Il problema quindi attiene al contenuto, cioè si sbaglia l’obiettivo del cambiamento.

Coloro che cercano l’evoluzione in questo modo non la ottengono perché in realtà non la vogliono realmente. E finiscono per ottenere il contrario, la conferma di ciò che desiderano abbandonare e soprattutto che è impossibile per loro cambiare.

E la forma più comune di non cambiamento esistente.

 

2-    Nel secondo, è il modo a non andare in porto.

In questi casi c’è un blocco in qualche espressione di se stessi.
Allora se il problema per me è:

  • che non riesco a gioire
  • a stare sereno/a
  • ad arrabbiarmi quando mi serve

allora si può dire che “io non so le procedure” per cambiare: hai voglia a ripetere ad libitum: “devo gioire, devo godere, devo divertirmi di più”… ma in realtà  qualsiasi cambiamento non so portarlo a termine, sempre alle prese con il mio solito modo di fare (ad es. nel film francese Piccole Bugie Tra Amici, dove i protagonisti si danno una marea di buoni propositi per cambiare ma ciò non succede mai).

 

3-    Il terzo attiene invece alla forza alla base del cambiamento.

Accade sovente che dopo decenni di comportamenti problematici, le persone vogliano ottenere risultati dopo pochi mesi (settimane-giorni-ore) e senza una forza altrettanto forte come quella che “il problema” può avere provocato in decenni di abito mentale troppo stretto.

E vanno così incontro a catastrofiche ricadute, come ad esempio nello smettere di fumare, tanto da rinunciarci in generale e rassegnarsi “quasi” definitivamente.

 

4 – Il quarto riguarda le dimensioni tempo e spazio:

  • la ricerca errata del cambiamento all’esterno di sé anziché dentro le proprie dinamiche ripetitive
  • e il voler trovare -oggi- inutilmente, ciò che non abbiamo avuto allora.

Se io ad esempio decido di dedicarmi per anni alla ricerca di un / una partner che finalmente mi renda l’esistenza degna di significato, -(“è da una vita che vorrei sentirmi piena, corrisposta e soddisfatta!”) – non lo potrò mai trovare poiché sto facendo proprio questo:

  • Chi ha reso la mia vita priva di senso non è stata la mancanza di un partner;
  • E’ stato qualcuno in passato da piccolo che mi ha convinto che io non ero degno di significato e a farmi sentire incompreso e solo…
  • E da adulto sono io che mando avanti la mia svalutazione senza rendermene conto…
  • Mi convinco allora di poter trovare l’amore che mi faccia finalmente sentire meglio, più considerato e al mio posto nel mondo
  • Nessuno tuttavia da fuori può oggi invertire il meccanismo interiore di svalutazione.
  • Ne uscirò quindi senza risultati e spossato.

 

Ora, qualsiasi sia il motivo, ogni giorno mi colpisce questa dicotomia tra il bisogno di cambiare e la convinzione di non cambiare mai…

 

Non lo sentite dire anche voi? Le persone non cambiano mai… lo diciamo tutti e ci consoliamo anche un po’ così: tanto non si cambia mai…

 

Eppure non facciamo altro che pensarci, provarci, rifletterci, scornarci, ritornare a cercare di cambiare ancora.

In questa oscillazione tra speranza e delusione, comunque ciascuno di noi non può fare a meno di cercare una strada, al lavoro, nella vita privata, in senso trasversale.

 

Abbiamo detto ne L’enigma del Furetto che questo è il doppio impasse (doppio legame, double bind, in inglese):

  • non posso impedirmi di andare verso qualcosa
  • e non posso impedirmi di fuggire quando l’ho raggiunta.

Ad es. quando ci piace qualcuno ma sappiamo benissimo che finirà come al solito.

 

Ne parliamo anche negli esempi de “Il Mistero di Tir’emolla”

Per questi motivi mi hanno chiesto dopo lo scritto sul Furetto:

“Ma senti… allora perché tutti quanti abbiamo sempre la stessa sensazione? Che la vita ci stia mandando dei messaggi (Batoste Tremende) belli chiari chiari, ma che noi, solo noi, non riusciamo a capire?! E quindi non cambiamo mai?”.

“E si può spiegare un pò meglio perché tutti sentiamo che c’è qualcosa di ripetitivo nella nostra vita, che ci impedisce di cambiare?”.

 

Come si vede, allora, il tema del Non Cambiamento è centrale nel lavoro di counseling, terapia, formazione, oppure nel semplice lavoro di riflessione su di sé, per migliorare qualcosa in questa vita di emme. E riguarda davvero tutti.

Per cui, vediamo nello specifico i quattro motivi per cui non si cambia e cerchiamo di capire che cosa si può fare.

Va bene, ma alla fine, si può cambiare? Madonna, se si può cambiare.

Vai al punto successivo: 1. E’ Davvero Questo il Cambiamento?

 

Le Persone Non Cambiano? 4 Modi per Far Finta di Cambiare

1. E’ Davvero Questo il Cambiamento?

           1a. Come Non Cercare Qualcosa che Non Voglio Davvero?

2. Come Trovare il Mio Modo di Cambiare?

           2a. Si Possono Sviluppare Sentimenti Sconosciuti?

3. L’Entusiasmo Necessario per il Cambiamento: Il Battitore Motivato

          3a. Esplodere l’Emozione

         3b. L’Energia per Raggiungere i Miei Obiettivi

4. Evitare Nel Cambiamento di Confondere Tempo e Spazio

 

Riepilogo: Le Persone Non Cambiano? 4 Modi di Far Finta di Cambiare

Info sul prossimo incontro Le Persone Non Cambiano?

Leggi il programma completo degli incontri di Terapia di Gruppo Bioenergetica 2016

 

 

 

 

 

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