8a) Collegare le Abitudini Alimentari al Piacere

“Non c’è alcun dubbio sul fatto che mangiare in modo poco sano sia un atto di disprezzo verso te stesso.” 

MARIANNE WILLIAMSON

 

 

Quelle che seguono sono tutte azioni concrete, provate, sperimentate, elaborate e riproposte.

Ciascuna di esse è risultata efficace ad affrontare e “sciogliere” il problema del peso -che di solito non si risolve mai- e delle abitudini alimentari -che non riusciamo mai a modificare.

Prendendo di nuovo ad esempio Peter Drucker e i suoi obiettivi Smart, capite il senso del suo “darsi obiettivi concreti, semplici, misurabili, raggiungibili, riproducibili, tempificati?

Come faccio a raggiungere un grande scopo, come gli obiettivi lavorativi, l’allevare i figli, essere un partner decente e un famigliare degno di questo nome -e tutti questi compiti insieme!- se non so nemmeno dimagrire di 1 chilo soltanto? E invece continuo a ripetermi incessantemente che ne devo perdere 12?

Siamo come al solito avviluppati in un paradosso: concentràti sui grandi temi, dispersi in ognuno di essi.

Drucker aveva allora ragione e ce l’ha ancora tutt’oggi! Ma manca di un punto così fondamentale che fa crollare tutto il castello dei nostri personali obiettivi: non ha considerato che questi scopi quotidiani hanno da essere, nell’immediato -e vuol dire momento dopo momento- portatori di benessere esplicito e riconoscibile, piacere e belle emozioni tout court, per il fatto stesso di compierle, altrimenti faremo solo affidamento alla volontà, e non potrà funzionare.

E che cosa c’è di più gratificante di qualcosa -mentre mangiamo o scegliamo di non mangiare- legato a RITUALI che ci portino belle sensazioni concrete?

Proviamo quindi a leggere poi a praticare -anche solo come prova- le azioni che sentiamo più vicine a noi. E dopo, soltanto dopo, vedere di nascosto l’effetto che fa.

Quella che segue non è una dieta. E’ un atteggiamento. Qualsiasi nutrizionista vi dirà che fa schifo dal punto di vista calorico, di apporto quotidiano ecc. Ma serve per non andarci dal nutrizionista. Perché si occupa di Energia che nasce, si mantiene e prospera per come stiamo sulla faccia della terra, per quanto siamo asservativi e incisivi. E non più dipendenti dal cibo, come da qualsiasi altra dimensione esterna.

 

1 –       Cibo Goloso o Nuovi Sapori.
Ad es. Mangiare una coppa di frutta con gelato molto buono a pranzo

  • anziché il solito primo o secondo
  • Nutrirci con qualsiasi altra cosa ci piaccia molto, anche sperimentando sempre nuovi cibi, che siano sapori inediti ma non grandi quantità, Ecco il primo segreto.
  • Nel resto del tempo della pausa pranzo, approfittarne per qualcosa che ci soddisfi tanto, anche solo sfizi leggerissimi
  • e non investire MAI PIU’ il tempo della pausa pranzo solo nel mangiare!

 

2 –       Vedersi Dentro più Leggeri. Muoversi in modo alternativo. Da oggi.
Almeno qualche giorno a settimana.
Ad es. Andare in ufficio a piedi o in bici, legando il percorso ad un piacere

  • facendo una strada diversa, anche solo all’andata o al ritorno
  • dedicando una visita al Cenacolo, al Cristo del Mantegna o, se vivo in paradiso, a San Luigi dei Francesi
  • Letteralmente una rivoluzione dal nulla, per chi l’ha provato.
  • All’inizio eravamo tutti scettici: tentare solo una volta e verificare come ci sentiamo.
  • Prendere il coraggio a piene mani e verificare cosa cambia se: rinunciamo alla macchina oppure acquistiamo una bici o una bici elettrica oppure oppure studiamo percorsi alternativi oppure cos’altro? Basta solo entrare in questi ragionamenti per “vedersi dentro più leggeri”. Secondo Vibrante Segreto.
  • Non capita giorno in cui non ringrazi il cielo da quando ho venduto la macchina,

 

3 –       Vedersi in Movimento, Sentirsi in Movimento.
Iscriversi a gruppi di trekking, danza, bioenergetica, yoga,
 ecc.

  • fino a che trovo attività legate al corpo che mi facciano sentire particolarmente bene.
  • Aggiungere movimento corporeo di qualsiasi tipo, sperimentare 20 diverse attività con il corpo. Ci sorprenderanno. Ci resterà quella che sarà per noi legata al piacere. 20 sono 20, non sono una.
  • E restare per sempre qualcuno che sperimenta attività nuove e ci trova piacere. Soprattutto perché -se oggi non accade- non c’è alcuno motivo legittimo per questo, solo abitudine e pigrizia.
  • Il piacere è soprattutto sperimentare il nuovo (!). Ho già scritto diverse volte che iscrivermi a sessioni di bioenergetica (come queste) serali e poi ai workshop (a questo link) ha rappresentato il più grande insperato mutamento di prospettiva della mia vita, facendomi, tra l’altro, per prima cosa dimagrire senza accorgermene
  • Ma non l’avrei mai trovato se avessi continuato a rimandare l’inizio di qualsiasi attività -perché aspettavo di sentire fosse quella giusta!- decidendo invece di arrabbiarmi definitivamente con me stesso e con FURORE decidere di iscrivermi a qualsiasi cosa mi obbligasse ad uscire dal rimando continuo.

 

4 –       Togliere E’ Aggiungere. Togliere qualcosa ogni giorno per un settimana e
poi ripetere se ci fa stare meglio

  • la prima settimana la colazione, la seconda il pranzo, la terza la cena (va bene anche per 1 solo giorno, alternando).
  • Provare: l’universo sente la direzione, cioè se ci proviamo, non se ci riusciamo.
  • Dopo il primo sconcerto, il beneficio è enorme: “sono definiticamente indipendente!”.
  • Anche in questo caso, saremo costretti ad investire in altro, di interessante, per non sentire il sacrificio. Dopo appena pochi giorni, di colpo, realizzeremo il grande cambiamento: non siamo schiavi del mangiare come pensavamo. E il gioco sarà fatto! Ecco il 4° Segreto.
  • Ci diremo: “ho sempre mangiato per coazione a ripetere! Non per gusto, fame vera o desiderio! Sentivo che altrimenti non ce l’avrei fatta! Ma era solo un condizionamento culturale! Ce la faccio benissimo! Anzi, mi scende la pancia cos’. E tutti mi trovano in gran forma! Mi sento così libero adesso!”.
  • A me basta tornare in Abruzzo ogni tanto e toccare con mano come i condizionamenti culturali sul cibo possano essere oppoti, diversissimi e importantissimi da regione a regione. Ciò che è inconcepibile a Milnao può essere la norma a Pescara. Ciò che è la regola in una famiglia, può essere il contrario in un’altra.
  • E ci si può invece affrancare ed essere se stessi, non solo frutto di culture specifiche!

 

5 –    Quanto appena detto ci introduce al 5° Segreto:
“Andare al di là del Blocco” (!).
Vale a dire fare qualcosa per più tempo e con tutto se stessi.

  • Prima -in prossimità del pranzo o della cena- non iniziavo niente e non prendevo impegni con la scusa che avrei dovuto interrompere.
  • La metafora è un po’ quella di dicembre o di luglio-agosto: ne riparliamo dopo le ferie. In questo questo caso era: va beh, adesso c’è il pranzo (o la cena), TUTTO PASSA IN SECONDO PIANO. Di colpo, al contrario, riserve di tempo e di energia insperate, mi hanno fatto sentire potente e libero.
  • E poi l’illuminazione: era così a casa mia! Quando ero bambino! Tutto ruotava sempre sulla preoccupazione di che cosa avremmo mangiato e a che ora! Incredibile.
  • Proprio in quel periodo mi aiutò una informazione letta su un quotidiano: noi impieghiamo il 33% delle nostre energie giornaliere per digerire quanto mangiamo. Non è stupefacente come informazione? Se non mangiamo così tanto, risparmiamo energie.

 

6 –       Aggiungere alla dieta ingredienti e integratori naturali, più sani e meno
calorici

  • che diano ciò che mi soddisfa senza farmi ingrassare (corn flakes, frutta secca, semi di lino, altri semi, bacche di goji, aloe, ecc.).
  • Esiste un mondo, lo sapevate? Io dico spesso per scherzare alla mia compagna: “non sei il faro della mia vita, sei il FARRO della mia vita”, per tutto ciò che mi ha fornito in termini di alternative naturali a me sconosciute.
  • Ma esiste un universo fatto anche di sapori, stimoli, espressioni di sé in cucina, cambi di abitudini divertentissimi, corsi di ogni tipo a cui iscriversi. Oggi c’è una moltitudine disponibile sugli scaffali o su internet. E noi ancora qui ad ingurgitare sempre le stesse identiche cose.
  • Uno dei cibi più stiupefacenti che ho scoperto è la maionese vegana. Lo so, nella vostra testa, il vegano è noioso e scialbo. Ma non è così. Prima, in vita mia la maionese la mangiavo due volte all’anno per quanto era pesante, calorica, grassa. Quando si scopre invece come possa essere leggera e non eccessiva al palato, e così gustosa che può essere mangiata ad ogni pranzo… beh, allora cambia non solo la maionese: cambia un mondo.
  • Non è una splendida metafora del cambiamento? Come facciamo a realizzare qualcosa di diverso nella vita se non riusciamo nemmeno a mangiare una mela diversa? Questo è il senso del 6° Segreto.

 

7 –       Iniziare a nutrirsi quando si sente la fame nello stomaco e non nella testa

  • fino a che non diventi una preziosa abitudine. Questa illuminazione non ricordo da dove mi fosse venuta e dove l’avessi letta.
  • Ma mi fornì un mutamento epocale: sentii finalmente con chiarezza ciò che mi dicevano alcuni: ho desiderio di dolce, oppure di salato.
  • Per me erano le abitudini che comandavano. Al contrario, il palato si stava risvegliando. E iniziava a dirmi che cosa preferiva in quel momento, fottendosene altamente di che ora era.
  • E tutto ciò, ovviamente, si è poi esteso anche in altri ambiti della vita: se sento di più, se desidero dolce o salato, mi chiedo sul serio e mi rispondo con sicurezza: che cosa desideri, che cosa vuoi veramente? Ah-ha. E’ semplicemente maggiore sensibilità: meno grasso sulla pancia, vuol dire meno grasso sul palato e quindi sui gusti di quasiasi tipo. Meno grasso sulla vita. Quella vissuta.

 

8 –       Fare una piccola pausa al lavoro quando abbiamo fame ”nello stomaco” e
non quando “è ora”

  • approfittando sempre di più della pausa per fare altro, per non legare il riposo primariamente al cibo.
  • Sarà il più grande cambiamento perché agli occhi nostri e di coloro che ci circondano sarà chiaro che io non considero più il tempo.
  • Semplicemente, faccio ciò che mi sento. Certo, nei limiti del badge e degli impegni del mio essere schiavo degli orari.
  • Ma per ciò che posso -andate tutti a affantastico- seguo i miei ritmi. 8° Segreto!

 

9 –       Entrare nei paradossi e superarli in profondità, arricchiti: vedere il
paradosso dell’alimentazione
:

  • mettere l’alimentazione contemporaneamente “in primo piano” come desiderio e interesse per pietanze da preparare e gustare
  • e decisamente “in secondo piano” come abitudine, esigenza, mancanza, “da colmare”. Saremo così nel pieno di uno dei principi prioritari della vita, il 9° Segreto, che normalmente evitavamo di vedere: il Desiderio sostituisce il Bisogno, in ogni ambito della mia vita. Si vedano gli approfondimenti sul desiderio. Ci cambiano la vita: leggi Il Diritto Di Desiderare

 

10 –       Mettere in discussione le abitudini consolidate.
Dal punto di vista alimentare, per 1 mese, togliere SOLTANTO 1 elemento
dalla dieta, ad esempio la carne o il latte ecc.

  • così il secondo mese togliere la pasta, rimettendo la carne
  • il seguente togliere l’alcol, rimettendo la pasta
  • quello successivo eliminare bevande con zucchero

Qualcosa di INTENSISSIMO al termine del mese resterà come attenzione, piacere e limite in quel tipo particolare cibo e ci renderà più attenti a cosa ci piace e a che cosa ci fa ingrassare.
Io l’ho fatto con ogni tipo di cibo! Prendiamo solo il caso dell’alcol, che pure prima non bevevo particolarmente. In seguito al mese di astinenza bevo meno vino e birra e ne acquisto in modo molto più appassionato e attento.

Non è altro che una nuova declinazione del “cambiamento di 30 giorni” di Matt Cutts. E tutto ritorna negli stessi meccanismi di cambiare il modo di cambiare che conosciamo già…

 

11 –       Aggiungere, Scoprire, Avventurarsi. Inserire cibi che non fanno parte della
nostra alimentazione

  • zuppe, legumi, fibre, cibi integrali, cibi vegani, ipocalorici, esotici, inconsueti. Conoscete il Pomelo? E’ buonissimo!
  • Anche qui possiamo sperimentare tutto insieme oppure una settimana dopo l’altra.
  • Da quando l’ho deciso, forse 15 anni fa, la mia agenda è disseminata di ritagli di giornale o informazioni su ristoranti alternativi, rapporti qualità/prezzi diversi, posti etnici sconosciuti ai più, agriturismi in ambienti genuini, ristoranti in case private, relais in posti inaccessibili e bettole grandiose che ti fanno tornare la voglia al solo pensiero. Eccolo il punto: 11°, Aggiungere, scoprire, avventurarsi.
  • Recentemente un amico che era a conoscenza di questa rinnovata vitalità, mi ha chiesto se conoscessi un ristorante con certe caratteristiche. “Non ho tempo -ho risposto- ti mando tutta la nota che ho sul cellulare, vedi tu”: un centinaio di indicazioni a portata di mano.
  • Vedete? Secondo voi, stiamo parlando semplicemente di dimagrire ?

 

12 –       Il Piacere della Scoperta Rende Leggeri.
Pertanto, Se il movimento lo pratichiamo già, per scendere di peso,
cambiamo qualcosa, rivoluzioniamo

  • Una maratoneta una volta mi disse che correre mezz’ora come io facevo non serviva a niente: si inizia a bruciare i grassi dopo i 40 minuti.
  • Quindi da allora, dal giorno dopo, corro un’ora, diminuendo la velocità. Mi stanco meno e dimagrisco molto di più.
  • E’ uno dei modi migliori in cui ho compreso il cambiamento in che cosa consiste. Scoprire il nuovo, e amare ogni nuova possibile scoperta.

 

Praticare SOLO UNA PARTE delle indicazioni qui riportate mi ha fatto perdere 16 chili in 6 mesi. E’ successo ormai 15 anni fa. Non li mai più ripresi proprio grazie ai piccoli rituali e alle abitudini diverse.

Secondo voi, abbiamo parlato solo di cibo? Ecco il segreto dei segreti: non può funzionare solo qualche escamotage legato la cibo, non sarebbe così profondo da essere efficace.

Il nostro corpo è lo specchio di ciò che anima la nostra vita.

 

E’ chiaro allora il senso di questo cammino? Occorre chiedersi: cosa posso fare che mi coinvolga così tanto da farmi dimenticare la mia eccessiva propensione a mangiare?

E’ semplicemente un ri-equilibrio.

Chi ha problemi di peso ha l’immagine del cibo dentro di sé come incombenza, necessarietà e indissolubilità. Lo usa -senza ovviamente rendersene conto- per confermare il proprio copione di vita bloccato da qualcosa. E questa è l’unica verità che conta, amici miei. 

Viceversa, dopo poche settimane di abitudini mutate secondo lo schema del piacere e del rituale diverso dalla solita maniera, ci sentiremo molto più indipendenti e proprietari del nostro destino. E sentiremo interiormente la leggerezza, altro che peso.

Prima dentro, poi fuori.

Evvai!

 

Vai al punto successivo: 9)    20 Serate Motivanti

Riepilogo: La Nona Stagione

1)    La Nona Stagione
2)    Tornare a sintonizzarsi sui desideri
3)    Liberarsi degli Obiettivi
4)    Le Uniche 2 Condizioni Motivanti per raggiungere gli obiettivi
5)    Questionario Esistenziale di Ammissione di NON Raggiungimento Obiettivi
6)    Chiedersi Ogni Giorno: Se Non Ora, Quando?
7)    L’Esercizio dello Stacco

8)    Concentrarsi Su Rituali Legati a Belle Emozioni
8a)  Collegare le Abitudini Alimentari al Piacere
9)    20 Serate Motivanti
10)  Cambiare per Cambiare
11)  Cercare lo Scopo Primario
12)  Innamorarsi da Dentro
13) Brilla il Sole, Dentro: il Segreto dell’Innamoramento
14)  Famolo Strano
15)  Se Mi Lamento, Sparatemi
16)  Buttarsi a Capofitto
17)  Una Bella Mattina
18)  Mai più Compromessi
19)  Io Creo o Consumo?
20)  Indugiare è il Problema

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