Leggerezza Profonda: 13. Il Segreto degli Esercizi Connessi

Trema la Terra
N
on il Nostro Cuore.

Striscione al passaggio del giro d’Italia
a l’Aquila,
1 mese dopo il terremoto

 

 

Il segreto degli esercizi bioenergetici è anch’esso legato alle 2 Connessioni di cui abbiamo appena trattato.

1) Negli esercizi bioenergetici, quando qualcuno ‘Accetta’ davvero di iniziare a connettersi, all’inizio non sente niente o la prima cosa che percepisce è il dolore da cui è fuggito sconnettendosi, e così avverte senza filtri le proprie rigidità muscolari, posturali, emotive, caratteriali.

Il Segreto degli Esercizi allora è
immaginarli Sempre Connessi
:

se accetto la frustrazione completamente
SENZA FUGGIRE come mia reazione tipica
e mi apro e con tutto me stesso, totalmente…

…allora il dolore scompare, qualcosa si scioglie
e mi sento come in un salto evolutivo, più integrato.

 

Solo dopo, col tempo -ma devo saperlo fin da subito, così posso risparmiare periodi infiniti di peregrinazioni e casualità- inizio a connettermi in un altro modo, più evoluto, mentre compio gli esercizi, ad immagini interne di me molto diverse, FUORI dagli schemi caratteriali soliti.

 

2. E’ qui che sperimento la Seconda Connessione, molto più profonda e vitale per me.

G. ad esempio, ogni volta che inizia gli esercizi, si rende conto di poterlo fare in due modi, anzi, in due MONDI: il primo è emettendo una serie di suoni gutturali da sforzi enormi, vista la sua struttura corporea pesante, legata, impossibilitata.

Viceversa, in questo periodo, spontaneamente, sta constatando che ogni volta che attraversa gli esercizi in questa modalità, non può che ‘far fronte’ un pò meglio alle stesse dinamiche, magari con un EGO rafforzato, ma confermando e quindi FACENDO CRESCERE dentro di sé la difficoltà della propria esistenza:

“anche qui! Anche negli esercizi di Bioenergetica, sento che comunque è tutto pesante!”.

 

Allora, qual è la strada?

E’ nella seconda versione di sé:

G. può immaginare belle sensazioni di agio e di spazio e di leggerezza mentre esegue gli stessi esercizi di prima.

Infatti inizia a:

  • ridere mentre si muove
  • a sciogliere grasso e legaggi enormi
  • liberarsi da sensazioni di impossibilità
  • a beneficio di godimento
  • leggerezza
  • svago
  • disimpegno
  • e soprattutto: facilità.

Per questo il radicamento a terra è il radicamento del cuore.

E’ accettare di stare oggi nella propria vita, qui ed ora.

 

Queste 2 diverse connessioni nel dedicarsi agli esercizi, testimoniano anche qui 2 Livelli di leggerezza profonda nel corpo.

 

1) Il primo livello ri-apre soltanto alla vita: “è pure troppo che sono qui e riesco a tenere botta”. Ma sento che sto iniziando una strada nuova per me.

 

2) il Secondo Livello di Leggerezza Profonda, attraverso la Connessione più intensa, approfondisce, esplora, partecipa, si afferma, vuole farlo.

Ha compreso e non è più presente/assente.

Il primo livello può essere facilmente tramortito dalle insidie della vita,

il secondo invece è ciò che cerchiamo da decenni,
presente, radicato flessibile e costante.

 

Per questo è opportuno sapere che esiste un secondo livello, molto più radicato, a cui tendere, altrimenti il più banale traffico, raffreddore, difficoltà, impedimento, rischiano di farci dire: “ma sì, io volevo andare a fare gli esercizi, ma capita di tutto, alla fine mi sono arreso; vuol dire che tutto questo avrà un senso.

Certo, il senso è che il Carattere è molto tenace, e noi possiamo essere più tenaci ancora di lui. Tutto qui.

 

Scrive Marchino nella sua prefazione a “La Voce del Corpo”, Astrolabio Editore, citando Lowen, (ne abbiamo parlato nell’articolo precedente: Le Due Connessioni):

Il processo dell’analisi bioenergetica però può essere visto in due modi, diametralmente opposti.

Il primo, che l’avvicina alla terapia dell’Io, è un processo che, senza troppo allontanarsi dalla realtà, potremmo definire di manutenzione dell’armatura caratteriale, e che prevede la riorganizzazione delle difese sotto l’egemonia di un Io rafforzato da una migliore sensazione di esistere (dovuta all’integrazione dei vissuti emozionali e sensoriali corporei) e quindi di potersi battere con maggior successo per i propri fini. In questa luce il terapeuta si pone al servizio dell’Io del paziente, correndo però il rischio di promuovere un intensificarsi del senso di separazione, e spesso di conflitto, tra l’organismo e l’ambiente, e rendendo il suo paziente un combattente più fiero e fiducioso ma non per questo più gioioso.

(…) È solo con l’ultimo Lowen, quello per intenderci di La spiritualità del corpo, che l’autore amplia la propria visione includendovi l’arrendersi. Ma arrendersi al corpo per Lowen non significa rinunciare all’autorealizzazione ma, al contrario, portarla a compimento (…), svestire l’armatura in condizioni di passività e di recettività, consentendo il pieno riequilibrio dei sistemi simpatico e parasimpatico.
Si chiude così il cerchio di un processo di pieno recupero delle potenzialità umane originarie (…) e si ripristina la capacità piena di erigere confini in condizioni di pericolo e di sospenderli per accedere pienamente alla fusione amorosa e ai sentimenti nutritivi.

 

Leggi il prossimo punto correlato:

Leggerezza Profonda: 14. Nella Relazione, la Connessione Segue gli Stessi Principi

 

 

Riepilogo:

 

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