Questo articolo è un approfondimento de: La Lista dei Piaceri, articolo-questionario da compilare.
Conviene leggere prima il precedente e rispondere alle domande, altrimenti la parte razionale è avvertita e possiamo essere condizionati nelle risposte.
Almeno una volta al giorno,
bisogna rischiare.
O ce ne pentiremo.
Franco Arminio
Un caso concreto serve per spazzare dubbi e indicare soluzioni alle questioni di dettaglio. Inoltre, mostra il lavoro in divenire e cerca di non ingabbiare il risultato finale.
Indico pertanto qui di seguito la lista dei miei personali piaceri.
Lo faccio vergognandomi e forzando il mio pudore, ma proprio questo è il punto di svolta perché segue la riflessione di Neil Gaiman che ricordiamo spesso:
Quel momento in cui, in pratica,
stai passeggiando nudo in strada,
hai esposto troppo il tuo cuore,
la tua mente e quello che hai dentro,
ti sei mostrato troppo…
Ecco, è quello il momento in cui forse
hai cominciato a fare le cose nel modo giusto.
Neil Gaiman.
Poi torneremo su questi aspetti e su come anche voi potete mettervi a nudo.
Lista dei Miei Piaceri
Giugno 2020.
Elenco esteso e dettagliato.
Come abbiamo visto al punto precedente -La Lista dei Piaceri- risponde alla domanda:
“nella vita che mi piace fare, io mi vedo e sento esistere con soddisfazione mentre…”.
1. Ad aiutare con tutto me stesso le persone a non sprecare la loro vita
2. In uno spazio comunitario nella natura
3. Nella sensazione di amore e reciprocità della mia famiglia, con Mirella e Angelica
4. Nel mio orto e giardino a coltivare e raccogliere frutta (non ho al momento un giardino né alberi da frutta).
5. Nella fluidità della sensazione di studiare sempre cose nuove per aiutare le persone nella mia missione
6. In Bioenergetica in Paradiso
7. Nei viaggi con Mirella e Angelica
8. In bici nella natura
9. A vivere e lavorare al mare
10. Nello scambio e crescita continua anche solo per telefono con i miei amici di una vita.
11. Nella totale disponibilità d’animo felice, grato e dedicato a far star bene chi mi circonda.
12. Mentre faccio l’amore con Mirella
13. A scrivere per divulgare il più possibile la trasformazione del carattere.
14. A tenere gruppi di terapia che mi facciano sentire di contribuire alla trasformazione in atto nelle persone.
15. Al mare, in vacanza (sempre al mare… questo dovrebbe dirmi qualcosa).
16. Mentre mi diverto, rilasso e mi esprimo nel cantare, suonare, ballare.
17. In una casa grande e spaziosa, nel verde, silenziosa, luminosa e ristrutturata come desideriamo. (Al momento, non siamo in questa condizione).
18. In un viaggio lungo in bicicletta
19. Mentre visito tutte le città e i luoghi naturali che desidero vedere.
20. Mentre realizzo, sviluppo e faccio crescere la Comunità Terapeutica Vitamine per l’Anima
21. Nel suonare per strada la chitarra in giro per il mondo (è il mio sogno da quando sono ragazzo).
Le 5 più importanti:
1. Nella totale disponibilità d’animo felice, grato e dedicato a far star bene chi mi circonda. 1
2. Nella sensazione di amore e reciprocità della mia famiglia, con Mirella e Angelica. 2
3. Ad aiutare con tutto me stesso le persone a non sprecare la loro vita. 3
4. Mentre realizzo, sviluppo e faccio crescere la Comunità Terapeutica Vitamine per l’Anima. 2
5. In uno spazio comunitario nella natura. 2
Aggiunto al posto del numero 3: produrre un profondo cambiamento negli altri (nel mondo), nel maggior numero di persone possibile, allo scopo di far conoscere loro la propria personale grandezza, unicità e meraviglia…
(diventando la fonte di ispirazione del maggior numero di persone possibile)(Questa parte l’ho tolta senza cancellarla, perché mi riporta qualcosa di negativo, come se gioissi del mio essere al centro del processo degli altri, e non sono sicuro che sia sano). (Concordo, rileggendo, con la cautela in questa progressione di punti importanti per me).
Aggiunta nei giorni successivi: necessità di insegnare, di far apprendere a quante più persone nel mondo le leggi del proprio sviluppo possibile, oggi, subito.
Altra aggiunta: nel raggiungere questi scopi primari, ho tralasciato (!) (Come mai? Sant’Iddio!) di sottolineare che ho sviluppato un metodo in cui credo molto e che mi anima e la cui costruzione mi ha infiammato per anni, per decenni. Se non sostengo io oggi me stesso, al di là della mia ferita di non essere sostenuto, chi lo farà mai?
La diffusione di questo metodo è primaria per me. 3.
Riflessione: forse devo raccogliere per famiglie di attività e passioni: per esempio, divulgare vuol dire sia scrivere che fare conferenze che insegnare o perfezionare il metodo.
Una mattina mi alzo e mi chiedo, sorpreso: può essere che non ho aggiunto la bellezza e la leggerezza e l’entusiasmo e la scoperta e la curiosità che mi donano libri -e teorie e corsi e video e info da colleghi- su esperienze sempre nuove per il benessere con cui poter aiutare le persone a stare meglio? Da sempre mi infonde una forza che ho bisogno per forza di scriverlo e ricordarlo.
Quindi c’è una cosa vitale per me… e -se mi chiedo cos’è importante per la mia vita- non la cito? Come mai, porca di quella miseriaccia mona bastarda?
Quindi alla fine, metterei la…
2. Lista delle prime 5 attività
Riscritte di seguito in modo più completo, efficace e, devo dire, motivante nel rileggerlo ogni giorno. Sono molto più esaustive e “piene” rispetto alla prima stesura:
1. Nella totale disponibilità d’animo del mio scopo primario di sentirmi felice, grato e aperto, al centro della mia vita e delle relazioni significative, in cui sono dedito alla bellezza e alla leggerezza e all’entusiasmo e alla scoperta e alla curiosità che mi dona sperimentare, adattare e ispirarmi a libri e teorie sempre nuove sul benessere da provare in prima persona e poi condividere con chi mi circonda, in modo da potere tutti stare sempre meglio. 2. (Questo è il numero indicatore del livello raggiunto sinora in questo aspetto. Lo indicherò in ciascuna delle 5).
2. Nella sensazione di amore e reciprocità della mia famiglia, con Mery e Angelica, in modo da rappresentare tutti e tre il nostro Centro. Crescendo insieme con la sensazione di integrità che Mirella rappresenta per me e nell’amore puro e gioia piena e intensa in cui far crescere Angelica, ogni giorno sempre e soltanto felici. 2
3. Nella sintesi di donare e ricevere nello stesso momento, mentre aiuto con tutto me stesso le persone a cogliere la bellezza di sé e della propria esistenza e a non sprecare mai più la loro vita. Producendo con entusiasmo, energia e totale gratitudine, un profondo cambiamento negli altri (nel mondo), in ogni forma di terapia, nel maggior numero di persone possibile, allo scopo di far conoscere a ciascuno la propria personale grandezza, unicità e meraviglia. E attraverso questa consapevolezza aiutarli a realizzare tutto il loro potenziale e lo scopo primario per cui ogni essere umano è al mondo. 3
4. Mentre mi muovo, respiro e godo dell’atmosfera di scambio totale della Comunità Terapeutica Vitamine per l’Anima, che funga da Centro esponenziale per rendere ancor più accessibile a tutti il benessere, divulgando e insegnando il Metodo Self della Trasformazione del Carattere, in cui credo molto e che mi anima da anni. Nello scrivere, esprimere, testimoniare e far conoscere il più possibile questo metodo, che è primario per me che ciascuno conosca per stare meglio, presto e bene. 2.
5. In uno spazio comunitario nella natura che corrisponda al nostro centro vitale, vicino al mare e dove ci si senta finalmente a casa. In un’abitazione grande e spaziosa, nel verde, silenziosa, luminosa e ristrutturata come desideriamo. E posso essere nell’orto e giardino a coltivare e raccogliere frutta. In Bioenergetica in Paradiso o nei viaggi con Mirella e Angelica. In bici nella natura. Nello scambio e crescita continua con i miei amici di una vita. Nella totale disponibilità d’animo, mentre mi diverto, rilasso e mi esprimo nel giocare, creare, cantare, suonare, ballare. 2
E sono aperto al Meglio che ancora potrà avvenire in più oltre a tutto questo.
3. Lista delle cose che faccio quando non sono in quelle che mi piace fare
Cosa faccio materialmente se non sto nelle cose che mi motivano.
Rispondono alla domanda:
“E cosa faccio, invece, quando NON sono impegnato nelle attività che mi piacciono di più?
E’ un elenco controverso delle condizioni in cui mi trovo, in molti casi, che mi fanno sentire tirato da tutte le parti. Quali parti? Queste sono le parti che mi tirano da tutte le parti.
Sono anche indicatori del karma, copione, tema irrisolto: vale a dire, in che cosa invece, le mie azioni mi dicono che non sto andando nelle direzioni indicate dalle mie passioni? Dove vanno in realtà le mie azioni? Che cosa indicano di spiacevole da ammettere? Che cosa emerge di forza comune nelle mie cose che faccio in generale?
Dopo ognuno, è inserito un commento, importante, che vi prego di inserire anche voi nei vostri, in modo da precisare come tenete a bada questo aspetto, difetto, disfunzione, dubbio.
1. Paura di non farcela, di non essere abbastanza. L’equazione è: non sei stato sostenuto soprattutto dalla parte di padre, vale a dire sulla realizzazione, visto che è il genitore dello stesso sesso che ci dà il copione-modello di riuscita o meno nella vita e nel lavoro. Quindi dentro sento: non meriti (si veda il punto precedente, La Lista dei Piaceri, sul sostegno mancante). Se non merito, io non mi vedo meritare, quindi non mi sostengo, non mi valorizzo. E, in senso contrario, metto in atto tutta una serie di reazioni, compensazioni, per negare che io non merito e che non mi sostengo. Ciò mi fa molta fatica.
Cosa faccio per…
Nell’ultimo periodo, soprattutto nel lockdown, sto attraversando una serie di meditazioni ed esperienze su questa paura. Tetha healing, auto Ipnosi, Tecniche quantistiche di meditazione, meditazioni corporee bioenergetiche… Sono quindi in piena lotta per ammetterle, accettarle e dialogare con loro… e dedicarmi molto più di prima, con il loro permesso, a periodi di intensa gioia e realizzazione di me. Credo che questa sia la strada giusta. Almeno lo sento molto, e vivo molta progressione. Sperem. 3.
2. Dispersione. La prima conseguenza delle mie paure è che metto in atto tante, troppe cose, a cui pensare: terapie, gruppi, coppie, classi, libri, famiglia, bambina. Voler sempre fare tutto, senza fare una cosa fino in fondo e bene. Questo viene fuori anche nei miei clienti dei gruppi: quando c’è una ferita abbastanza profonda, oltre a sentirsi divisi in due, tra vorrei e non posso, ci si sente dispersi in troppe cose. Fatto sta che tendo a fare troppo ed esprimere troppo, tutto insieme. Ciò per negare, oppormi e non sentire gli effetti della mia ferita di non meritare. Le azioni non sono pulite e risultati non sono limpidi, per se stessi. Tutto ciò che faccio ha sempre diversi livelli di complessità e di forze sotterranee. Ad esempio le conferenze, sono sempre troppo affollate di argomenti. Si intuisce che c’è qualcosa di buono, ma non si compie mai, non riesco mai a spiegare tutto bene perché voglio affrontare troppo e in modo complesso.
Cosa faccio per… Questo lavoro sulle mie passioni mi rende molto più pulito. Ci sono diversi momenti in cui mi sento in questa bellissima sintesi, concretezza ed efficacia. Soprattutto quando lavoro con i gruppi. ma c’è ancora da lavorare e non abbassare la guardia. 3.
3. Poca incisività. Oltre alle troppe cose, c’è anche che in ognuna non arrivo al livello d’intensità possibile per un blocco che c’è anche se non avessi molte cose da fare, un blocco specie-specifico. Risultati dei miei corsi e delle terapie, e del mio lavoro in generale, che non ottengono quel che potrebbero. Penso sempre -e poi alla fine arriva proprio ciò che sento…- che non mi si conosca abbastanza, che non ho l’ascolto che merito, che non ottengo quanto le mie azioni valgono. Le limito. Mi dico che non è importante, ma faccio finta e rimetto la testa sotto a lavorare, con fatica. Faccio tante cose proprio per ammettere che in nessuna riesco ad essere potente e incisivo.
Cosa faccio per… Gli unici 2 antidoti che ho trovato efficaci sono la consapevolezza e la dedizione assoluta, pervasiva, non episodica. Se medito e faccio esercizi di bio ogni giorno, poi non posso defezionare da questo tipo di vita che mi piace. Direi che coerenza è la parola guida per non ricadere in questa poca incisività sempre in agguato. Es. Parlare della Comunità, 4° punto della lista dei piaceri di cui sopra. 3.
4. Restare ai margini. Stare fuori. Sentirmi fuori dagli ambienti, dal potere costituito, come mi sentivo fuori dalla mia famiglia, incompreso e sempre ancora da realizzare, da crescere, da diventare adulto. Anche quando ero nel potere e nell’affermazione, ne sono uscito con tanti pretesti, ma in realtà era per non stare “dentro” il mio fiume realizzativo, proiettando chissà cosa del passato. Questo mio sentirmi fuori, alternativo, contro il sistema, da ragazzo; questo snobbare gli impegni, i soldi, questo scazzo da adolescente, come gioco fine a se stesso, poi si ritorce contro di me. Cazzeggio e disimpegno.
Cosa faccio per… Beh, rileggendo è solo la contrapposizione tra piacere e dovere. E’ una grande paura che ho su di me, ma una volta tirata fuori, è ridicola: io non sono così. Faccio bene ad esprimere la paura, ma traspare in questa paura la mia svalorizzazione. Io mi attivo come un matto per lavorare sempre. Questa è la verità. Anche quando sono all’estero in Bio in Paradiso. Mentre posso abbandonarmi al piacere esprimendo queste mie paure di cazzeggio. Diciamo che a volte sentirmi leggero e sdrammatizzare è il modo di vedere in modo corretto e ironico la vita, ma senza scadere nel non volere far nulla. Questo punto mi conferma che le paure e le sensazioni profonde, inafferrabili, una volta espresse, si rivelano per ciò che sono, paura di una volta, caratteriali, e si integrano abbastanza facilmente. Per fortuna! 2.
5. Riconoscimento. Voglio scrivere libri per cui mi si riconosca, e avere così tanti clienti che tutti vogliano venire da me e gli altri, i miei detrattori, dicano: mi sono sbagliato, è uno che ha avuto successo.
Cosa faccio per… Lo tengo a bada occupandomi del bene e dell’utilità di ciò che scrivo e faccio con i clienti. E verifico sempre l’efficacia. Mi è servito molto appuntarlo qui. Adesso sento prezioso questo lavoro delle liste. Perché appena scritto, espresso e riletto, anche questo punto lo sento disinnescato, solo un pericolo potenziale, ma nei fatti già superato da anni e anni. Almeno, ovviamente, così spero. In realtà, io voglio scrivere, divulgare, battermi per il benessere di ogni singolo abitante di questo pianeta, con tutto me stesso. E farlo non mi fa proprio sentire questa rivalsa a cui accenno, anzi… mi fa sentire davvero dentro le cose e me ne frego altamente di quel che pensano gli altri. Gioisco quando aiuto concretamente. Però mi serve ricordarlo, tenerlo presente, chiedermelo spesso. E ripropormelo in modo sano. 1.
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