Lo Schema di Chiusura della Coppia

 

L’innamoramento è un delirio
che ha l’unico pregio di essere breve,
perché non dura un’eternità…

Sigmund Freud, citato da Umberto Galimberti

 

 

La coppia spiega al terapeuta le dinamiche caratteriali:

Lo Schema di Chiusura di Anita

“Devo aver attratto Guglielmo perché lui critica, pontifica ed è molto bravo a vedere
i reali difetti delle persone.

Fa sentire verità a me Anita,
perché lui vede i miei reali difetti…
ma mi riporta alla mia ferita,
che è l’assedio e la manipolazione personale:
l’altro mi critica tanto, non mi dà niente,
bensì cerca il suo interesse personale
e mi sfrutta, mi manipola”.

Ed è vero,
interviene il terapeuta, Guglielmo lo fa per suo bisogno di criticare
così non entra realmente nel rapporto.

Perché Guglielmo critica tutto e tutti…
e ha bisogno inconsapevole di stare
vicino ad una donna che necessiti
di essere criticata com’era da bambina. Questo è il loro incastro perfetto, il circolo  vizioso di questa coppia specifica.

A questa situazione Anita reagisce
sempre più chiudendosi e dedicandosi a sé,
ai suoi bisogni e a difendere i propri spazi.

E così si arriva ai giorni nostri e alla situazione che porta la coppia a dover scegliere: che fare?

Ecco, questo schema lo ripetiamo tutti, come partner e come individui.
La terapia di coppia lo disvela completamente.

Stupefacente? Ah l’amore no, l’amore mio non può…

 

Lo Schema di Chiusura di Guglielmo

 

Guglielmo ha attratto Anita
perché lei gli ricorda che chi gli sta vicino
non può esserci per lui, perché…

Lei è presa dalle proprie difese
e quindi chiusa, ferma, non dinamica
e non dedicata a lui, non interessata
agli stessi argomenti e passioni.

E Lui ha bisogno di avere qualcuno su cui sfogare
questo senso di solitudine che percepisce da sempre:
l’altro per lui non può esserci, non c’è, non ce la fa.

 

 

Ma come si arriva praticamente ad uscire dal circolo vizioso? Il lavoro in sé è semplice. Uno degli esercizi significativi è:

A) Ci si chiede: cosa mi dà più fastidio dell’altro?

B) Ciascuno dei partner ad occhi chiusi esprime la propria lista, il proprio cahier des doléances.
L’altro prende appunti delle critiche fatte proprio a se stesso.

Anita: cosa mi dà più fastidio di Guglielmo

  • Arroganza di sapere
  • quando non sei empatico con me
  • gelosia
  • quando vuoi controllarmi
  • quando fai l’intellettuale emotivamente represso
  • quando sono ottimista sul futuro e tu mi stronchi
  • mi dà fastidio che cambi le cose che ti dico, le aggiusti un pò a modo tuo
  • quando sei critico
  • quando ti sento costruito in mezzo agli altri


Guglielmo: cosa mi dà più fastidio di Anita

  • Quando sei disposta ad accettare tutto di tutti e niente di me
  • quando sei iper-critica
  • non hai quasi mai voglia di fare cose leggere per me
  • quando vuoi apparire perfetta con gli altri, ma stai fingendo
  • quando vuoi fare la vittima
  • mi racconti bugie
  • mi accusi di essere controllante
  • quando cerco di esprimere un mio sentimento e tu mi accusi
  • se cerco io coccole o sesso, non va.


C) Chi ha espresso la lista, riceve dal partner il post-it
con i fastidi più evidenti e poi -guardandolo fisso negli occhi -in posizioni particolari e in modi corporei specifici- gliela recita in faccia, dicendo: aiutami a non avere più questo fastidio, poi questo fastidio e poi quest’altro e così via…
Entrambi al termine si ascoltano.
E fin qui tutto molto emotivo.

 

D) ma poi si inverte il buon senso e si entra direttamente nella verità: la stessa persona ripete la lista dicendo: aiutami ad accettare che io ti ho attratto perché tu mi portassi questi fastidi a cui io sono abituato/a da sempre.
Quindi:

  • ti ringrazio vivamente di portarmi….(rilegge la stessa lista)…
  • non l’avessi fatto tu avrei trovato qualcun altro…
  • questo è il motivo per cui a volte ti tiro io fuori il peggio di te, mi dispiace…
  • aiutami a sopportare che io mi sentirò sempre, non solo con te…(ripete la lista)…

Di colpo, ci si sente osservati, come nudi, nella verità.

La verità è l’unica abbondanza.

Nella coppia, la verità è esponenziale.

E tutto ricomincia a girare.

Chi legge la lista e chiede aiuto a sopportare sente di stare lavorando su di sé. E parecchio. Avverte di tornare ad evolversi finalmente. E grazie all’altro. Il quale cessa di essere la fonte d’involuzione e torna alleato prezioso.

E non è ciò che vorremmo tutti da qualsiasi nostro rapporto?

Chi ascolta le richieste, si sente colto, beccato, colpito e affondato all’istante nelle proprie dinamiche relazionali. E s’impegna automaticamente a tenerle a bada, nella nuova ed eterna alleanza, per voi e per tutti in remissione dei peccati eccetera eccetera.

Crescendo all’istante, grazie all’altro.

 

Commenta Anita, al termine:

  • “Tu mi chiedi di aiutarti a sopportare dinamiche tue antiche che io ti suscito e sollecito.
  • Tu mi aiuti a sopportare che io lo faccio davvero nella relazione, te le creo io ogni volta queste dinamiche! 
  • E perché non riesco a fermarmi?
  • Perché proprio tu me le tiri fuori!
  • Adesso capisco perché sento che a volte noi ci tiriamo fuori il peggio.
  • Proprio ciò di cui ci lamentiamo, lo caviamo dall’altro come se ne avessimo bisogno vitale per lamentarci e continuare a soffrire”.

 

 

Leggi l’articolo iniziale di cui questo è l’esempio specifico:
A Casa Bruciata, Dagli Fuoco – La Verità di Coppia è Esponenziale

I punti del programma “Scatenare il Cuore”, e i focus relativi, per comprendere il lavoro sul cuore.

Approfondimenti:

 

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