E quindi? Cosa fare quando sappiamo di stare consumando la nostra esistenza?
(Si vedano al termine dell’articolo, i link per i precedenti punti sul tema: Io Creo o Consumo? ecc.)
La prima cosa è saperlo: questa dispersione che consideriamo una nostra attitudine, caratteristica, difetto, malattia, in realtà non lo è affatto ed è solo un’atmosfera, un’educazione, un’eredità ricevuta, in una parola, come al solito: dalla nostra ferita caratteriale.
Nella mia famiglia, ad esempio, il denaro è sempre stato speso prima che entrasse, con una fretta e un anticipo morbosi, ansiosi. E quando arrivava era già in fumo.
La spiegazione data a me bambino era che i soldi non c’erano mai, ma adesso so che è quello che si raccontavano, nient’affatto la verità; solo che da piccoli i nostri genitori sono Dei.
Ma Angela spende la sua insicurezza verso i suoi obiettivi:
“fare la bella vita, finalmente poter andare nei ristoranti che dico io, fare le vacanze che dico io, permettermi quello che vedo che si permettono gli altri, anche meno bravi di me.
Perché non posso ambire a tutto questo?”.
Perché è il modo in cui lo chiedi e i valori che metti in campo che sono innaturali.
“Quali valori? I valori non esistono. Le persone che io vedo e conosco non rispettano nessun sentimento, nessuna correttezza, nessuna deontologia…”.
Magari loro no, ma tu sì, di valori ne avresti eccome. Per questo i soldi non arrivano: perché tu ti vuoi stravolgere pur di avere ciò che hanno gli altri.
Infatti, mentre lo dici, lasci un finale sospeso, come quando fumi con ansia, come se qualcosa non quadrasse nel tuo discorso…
Angela mi guarda e sospira.
In realtà tu vedi da fuori -e vuoi da fuori- quello che hanno gli altri.
Gli altri guardano a se stessi, tu guardi agli altri.
Questa è la verità.
E’ da una vita che ti rappresenti a desiderare dall’esterno. Ma non funziona così. Semplicemente. E continuando in questo modo, ti farai solo male.
Loro, gli altri, che sentano quello che vogliono, ma lei i valori se li è venduti per sopravvivere, quindi è come se volesse annullare le sensazioni del corpo, i disagi, i sintomi psicocorporei che pure sono tanti, solo perché l’ha deciso con la testa.
E se anche facesse la bella vita a cui anela, se non è in sintonia con se stessa e i propri valori, allora non se li godrà, nemmeno per un giorno, posto che li raggiunga mai.
I valori non sono qualcosa di astratto, sono solo la risposta alla domanda fondamentale: Che cos’è più importante per me, che cosa sento che viene prima di ogni altra? Che cosa voglio DAVVERO? Tutto qui. Ma è un processo necessario e fondamentale.
Il principio è uno: se mi comporto per troppo tempo consumando me stesso e i miei obiettivi, nego me e la mia natura, e allora depaupero tutto ciò che tocco. Quindi, prima o poi mi troverò a realizzare che questa vita non me la sto godendo.
“Pertanto, vuoi dire che i milioni di euro che io sogno, guadagnati con cinismo, non me li godrò mai, fino a quando non li considererò più? Non ne farò a meno, per sempre?
E come faccio, Benedettiddio? E soprattutto, a quel punto: a che mi servono più!?”.
A niente. Proprio così. I Soldi non ti posso servire a niente di innaturale, se no, semplicemente, non arrivano.
Non li considerare e ci sono per definizione, considerali troppo e ti mancheranno enormemente, come qualsiasi altra cosa al mondo.
Per questo, SE -quando arrivano i soldi- non sono così importanti, ALLORA la persona che li guadagna “reggerà la botta” dell’arrivo di così grandi quantità di abbondanza.
Ci sono casi importanti di vincite alle lotterie terminate con disastri. Provate a leggerne alcune.
Se viceversa oggi ho creato qualcosa, una relazione, uno scambio, un dono, un’esperienza che mi ha arricchito, allora la giornata avrà avuto un senso che mi porterò di notte fino al giorno dopo e così via e ancora e ancora.
Questo produrrà benessere, energia e denaro. Ma solo come conseguenza e nella misura commisurata a quanto io stia GIA’ bene.
“Lo so, sai quanto ci penso? Io invece annullo il mio respiro per troppi mesi. E prima o poi dovrò fermarmi a respirare e riconsiderare tutta la mia vita.
Lo vedi che ho capito?”.
Lo vedo. Ma non è meglio farlo il prima possibile?
Per Angela, occorre che quella di oggi sia l’ultima consumazione.
Poi: basta per sempre, e impegnarsi a mutare drasticamente i propri obiettivi. Costringersi in un’altra direzione.
Si è già costretta per anni in modo innaturale.
In direzione sana, sarà solo molto più facile.
Le consumazioni lussuose che lei considera non sono che un’illusione del suo carattere. Che si nutre delle mancanze ricevute da bambina.
Non c’era niente da parte dei genitori per lei. Non c’è niente per lei, da grande.
Ma OGGI: ci sono cose molto più importanti che hanno un enorme significato e che lei nomina ma non agisce più.
Angela, come tutti, è nata per dare, non per cercare ciò che non ha avuto. Per creare accoglienza, dare calore, coltivare stima reciproca, aprirsi alla condivisione, solidarietà. Lavorando giorno dopo giorno con energia: questa è la vita e queste sono le uniche cose che contano per lei.
E’ l’amore non avuto il problema di Angela, non il denaro.
E’ la sicurezza di base nel sentire che va tutto bene, tutto bene, tutto bene. E lasciarsi finalmente andare ad un abbraccio. Questo è il lavoro da fare.
Cosa vedete? Esatto: accettare con entusiasmo, piacere, apertura e fiducia QUESTA esistenza meravigliosa che possiamo vivere con un respiro profondo e potente.
E che non costa niente.
E’ a questo punto che Angela Sorride:
Ma posso ancora passare la mattina di fronte alla vetrina dei gioielli a guardare quel bracciale che mi piace enormemente?”.
Info sul prossimo Workshop 2023, al Venerdi Pomeriggio.
Se vuoi affrontare una volta per tutte il tuo problema col denaro:
Check-List Azioni Risolutive sul Denaro
Info sul prossimo Workshop: Il Paradosso del Denaro – 25-26 Gennaio 2020.
Serata Esperienziale di Presentazione del Workshop – 15 Gennaio 2020.
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