Accettazione Incondizionata: 18. Muoviti

Un blocco di mille giorni stroncato da un proverbio.

 

Muoviti.

C’è solo una cosa che non si può sopportare: stare anni ad aspettare.

Non fare niente è la cosa peggiore che possiamo fare.

Rispondi a queste domande:

  1. Puoi dire francamente che così non va? E’ così?
  2. Senti che te la sei raccontata troppo per troppo tempo? Sì?
  3. Hai la sensazione che non puoi fare altro che sopportare? E’ questo il problema?
  4. Ne hai parlato con qualcuno ma non è servito?
  5. La tua vita ha decisamente bisogno di una svolta ma non sai che fare?

Hai risposto sì a queste domande?

1) Allora muoviti. Poi Muoviti. E Ancora Muoviti.

 

Il fatto è che noi ci spegniamo.

Semplicemente: ci lasciamo andare.

Ma scherziamo? Si dovrebbe insegnare nelle scuole, urlarlo a tutti: fai qualsiasi cosa! Ma non stare fermo ad aspettare.

Ci sono persone che vengono in studio dopo che 1 pensiero, 1 solo pensiero, ha rovinato loro la vita per 6 mesi. Ma scherziamo? 6 mesi a lottare ogni giorno con se stessi? Oppure anni a rimuginare?

2) Noi abbiamo bisogno di 1 sola cosa: rispecchiamento, risonanza, crescita, sviluppo, consapevolezza. In sostanza, qualcuno con cui parlare. Confrontarsi. Riprendere il cammino. E sapete chi è questo qualcuno? Una persona soltanto: me stesso.

3) Ma ho bisogno degli altri per trovare me stesso.

E ciascuno degli altri, attraverso me, trova se stesso: trova appunto rispecchiamento, risonanza, crescita, sviluppo, consapevolezza.

4) E’ un triangolo: consapevolezza-verità-accettazione e poi ancora altra verità-accettazione-consapevolezza…

Perciò, per favore, non restate lì anni a non fare niente. Per favore. Non ha alcun senso.

Chiunque inizi ad aprirsi, ha un unico rammarico: non averlo fatto prima. Rimpiange gli anni passati a vivere male, malissimo. A non dire, a non affrontare.

C’è chi ha ritrovato se stesso tornando semplicemente a casa a piedi dal lavoro, pioggia o vento, estate o inverno, lui torna a casa a piedi.

 

Allora: Basta, basta, basta.

5) Fa qualcosa di rivoluzionario per te. D’inaspettato, d’impensabile per te, oggi. Ma fallo oggi. Non domani. Oggi.

E’ questo l’unico segreto: rendi questa giornata speciale, oggi. Ogni giornata.

 

Qualcuno si alzava alle 6 per lavoro; e la sua vita non andava per niente bene.

Aveva 3 protusioni alla schiena e 2 ernie conclamate. Era messo malissimo.

Adesso si alza alle 5 e fa tutti i suoi esercizi, i Mudra, e i 5 tibetani, che ha provato, cercato e finalmente trovato.

E ora è molto più riposato e sta decisamente meglio alzandosi addirittura prima.

Qualcun altro ha ripreso a ballare e poi ha portato lo spirito del ballo in ogni cosa che fa.

6) Comportati come se il tempo e lo spazio non esistessero.

Non hai tempo? Non dormire.

Non riesci a dormire? Alzati ed esci.

 

7) Ma soprattutto non restare fermo, cerca qualsiasi cosa, iscriviti ad ogni corso o attività possibile. E se non hai i soldi coltiva come puoi tutto quello che vuoi.

Non hai idea delle risorse che hai.

E non ne hai idea fino a quando non fai qualcosa che non credevi possibile prima.

8) Se cerchi c’è sempre il modo. Te lo dico tre volte. C’è sempre il modo. Il modo c’è sempre. Sempre c’è il modo.

9) E se non sai che fare, fatti aiutare. Cerca su internet discussioni, partecipa a gruppi di solidarietà, affidati a qualcuno che ti piaccia.

 

10) Sai perché non ti muovi? Per 1 solo, unico, motivo: perché credi che non ce la puoi fare. Ne sei convinto.

E’ la tua vera Ferita. Il tuo diritto negato. Tutti ne abbiamo uno. Lo sapevi? No? Allora, come la mettiamo?

Magari ne hai passate tante, troppe e ormai ne sei sicuro: non ce la puoi fare. Ma non senti che c’è qualcosa che stona in ciò che ti ripeti?

E cosa succede? Che in ogni gruppo di aiuto, le persone che lo dicono di sé –quelle che dicono: non ce la posso fare- sono quelle che agli occhi di tutti hanno sofferto di più e che sono per questo le più forti.

E lo vediamo negli altri e non in noi: le persone che hanno ricevuto più disgrazie sono quelle più forti. Semplicemente perché ce l’hanno fatta in realtà, a superare prove che li hanno resi migliori.

11) La cosa che ti blocca di più in assoluto è quella di cui dovresti essere più orgoglioso, perché è la tua forza più grande.

Curioso, eh?

12) Ma o accetti questo paradosso e te ne fai carico e vivi la tua esistenza pienissima e colma di significato proprio grazie a ciò che ti ha reso come sei…

…oppure non potrai andare da nessuna parte, credendo di non poter fare niente.

Prendiamo un caso: Sei stato offeso, limitato, abbandonato, ignorato?

E il tuo rispetto infinito degli altri?

La tua autonomia?

La tua generosità preziosa per tutti?

Da dove credi che vengano se non da queste offese?

Ma andiamo…!

E ne sei anche orgoglioso.

E’ solo che continui ad offenderti, a limitarti, ad ignorare te stesso e le tue qualità e potenze. Esattamente come hanno fatto gli altri con te da piccolo. Geniale, no?

E per chi circonda oggi, le tue qualità sono preziose ed infinite. Mentre per te non contano niente.

Solo per te- tu non conti niente.

Tutto qui. Capito quant’è semplice?

 

13) Quindi ORA fa qualcosa. Qualcosa per te. Qualcosa per te!

Fa’ qualcosa di strano, semplice, sentito, e vedrai che sarà rivoluzionario.

Una volta una persona si decise dopo anni ed anni di silenzi, ad affrontare il grande tema con la moglie. Impiegò mesi a decidersi di dire una sola frase.

Prova a immaginare.           Silenzio.                     Ogni giorno.                          Tombale.

E lui a ripetersi: non ci riesco.

Un altro giorno: non ci riesco.

E non ci riesco, per un altro giorno ancora.

Per 1000 giorni. Prova a dirlo, a pronunciarlo:

– ogni              – giorno          – per               -mille              -giorni.

Così non va, le disse una mattina. In questo modo. 3 Parole:

-così                – non              – va.

E da quel momento -mi disse poi- l’aria sembrò rientrare dalla finestra. E per entrambi fu come riprendere a respirare. Sembrava che avessero passato anni in apnea.

Ma possiamo passare anni in apnea? Per favore!

Le in-spirazioni sono in ogni dove. Persino i proverbi possono aiutarci. Sai come si è decisa questa persona ad affrontare la moglie? Con un proverbio: è meglio fare e pentirsi che non fare e pentirsi. E’ bastato ricordare insieme, io e lui, questo proverbio e tutto si è riaperto…!

E’ meglio fare e pentirsi che non fare e pentirsi.

Un blocco di mille giorni stroncato da un proverbio.

 

14) Ma se volete ci sono gigantesche bibliografie che possono aiutarci.

Massimo Bruscaglioni, un autore di Empowerment ci disse una volta:

“se tutte le fatiche sono impiegate nel mantenere a tutti i costi lo status quo, quando arriva un’idea nuova, non trova le energie per svilupparsi”.

Cos’è allora questo congelamento? Cos’è? Nulla. Nulla più di un’abitudine alla paura.

Non senti che hai bisogno solo di questo entusiasmo?

Di questo parole che stai leggendo o ascoltando?

E se è così, da cosa credi che arrivino queste parole? Da un’ispirazione poetica passeggera?!

O da muoversi con determinazione perché non si può più stare fermi?

Rompiamo tutte le situazioni bloccate e dedichiamoci alle idee nuove.

 

15) Scopriremo così la verità della vita: le difficoltà ci saranno sempre.

E’ la sensazione di sentirsi bloccati che è falsa. E possiamo non accettarla.

E ritornare ad affrontare tutto.

Senza fermarci più.

Sai cosa si dicono i viaggiatori sul Cammino di Santiago? Una cosa sola, tutti, ogni giorno. perché una cosa sola è importante, una cosa sola:

Buen Camino, Peregrino.

 

Guarda i video corrispondenti a questo testo:

 

 

Riassunto:

MUOVITI

 

1) Muoviti. Poi Muoviti. E Ancora Muoviti.

2) Noi abbiamo bisogno di 1 sola cosa: rispecchiamento, risonanza, crescita, sviluppo, consapevolezza. In sostanza, qualcuno con cui parlare. Confrontarsi. Riprendere il cammino.

3) Ma ho bisogno degli altri per trovare me stesso. E ciascuno degli altri, attraverso me, trova se stesso: trova appunto rispecchiamento, risonanza, crescita, sviluppo, consapevolezza.

4) E’ un triangolo: consapevolezza-verità-accettazione e poi ancora altra verità-accettazione-consapevolezza… Perciò, per favore, non restate lì anni a non fare niente. Allora: Basta, basta, basta.

5) Fa qualcosa di rivoluzionario per te. D’inaspettato, d’impensabile per te, oggi. Ma fallo oggi. Non domani. Oggi. E’ questo l’unico segreto: rendi questa giornata speciale, oggi. Ogni giornata.

6) Comportati come se il tempo e lo spazio non esistessero.
Non hai tempo? Non dormire. Non riesci a dormire? Alzati ed esci.

7) Ma soprattutto non restare fermo, cerca qualsiasi cosa, iscriviti ad ogni corso o attività possibile. E se non hai i soldi coltiva come puoi tutto quello che vuoi.

8) Se cerchi c’è sempre il modo.

9) E se non sai che fare, fatti aiutare. Cerca su internet discussioni, partecipa a gruppi di solidarietà, affidati a qualcuno che ti piaccia.

10) Sai perché non ti muovi? Per 1 solo, unico, motivo: perché credi che non ce la puoi fare. Ne sei convinto. Magari perché ne hai passate tante, troppe e ormai ne sei sicuro. Ma…

11) La cosa che ti blocca di più in assoluto è quella di cui dovresti essere più orgoglioso perché è la tua forza più grande. Curioso, eh?

12) Ma o accetti questo paradosso e te ne fai carico e vivi la tua esistenza pienissima e colma di significato proprio grazie a ciò che ti ha reso come sei… …oppure non potrai andare da nessuna parte, credendo di non poter fare niente.

13) Quindi ORA fa qualcosa. Qualcosa per te. Qualcosa per te!
Fa’ qualcosa di strano, semplice, sentito, e vedrai che sarà rivoluzionario.

 

14) Ma se volete ci sono gigantesche bibliografie che possono aiutarci. Un autore di Empowerment dice: “se tutte le fatiche sono impiegate nel mantenere a tutti i costi lo status quo, quando arriva un’idea nuova, non trova le energie per svilupparsi”.

 

15) Scopriremo così la verità della vita: le difficoltà ci saranno sempre. E’ la sensazione di sentirsi bloccati che è falsa. E possiamo non accettarla. E ritornare ad affrontare tutto.

 

 

 

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Riepilogo:

 

 

Approfondimenti:

 

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