Come riconoscere l’Energia di Ciascun Carattere
E’ oltremodo interessante come ciascuno di noi abbia connaturate nel carattere le proprie forme di perdita di energia. Prima Wilhelm Reich, con L’Analisi del Carattere, poi Alexander Lowen, con la Bioenergetica, e infine Stephen M. Johnson, con i suoi Stili Caratteriali e l’analisi del Carattere Simbiotico, hanno individuato precise forme di energia in cui ci muoviamo, fatte di posture e atteggiamenti, blocchi e situazioni specifiche:
– c’è chi sente che “il piacere, il relax e la passione sono un premio, che però stranamente per me non arriva mai. Per la mia famiglia contava solo fare il bravo, fare il proprio dovere, essere una brava persona, rispettabile e di successo. E ancora oggi, per me, è così” (Carattere Rigido)
– chi ha la sensazione che “ci debba mettere sempre un’enorme quantità di energia e fatica prima di raggiungere una soddisfazione che può essere solo minima per me. Solo gli altri possono, i quali da sempre si approfittano di me che non mi so imporre“ (Carattere Sottomesso).
– Come c’è chi solo apparentemente non percepisce il modo stancante ed elucubrato, esasperato, di star sempre nella testa, evitando le relazioni emotive (Carattere Cerebrale).
– Chi si ripete: “non posso mai, per definizione essere me stesso. Devo sforzarmi ogni momento di farmi vedere come mi vogliono, altrimenti si vedrà quanto mi sento indegno” (Carattere Narcisista).
– Chi fa mille cose senza finirle mai, cercando da una vita sé stesso, con un’illusione travolgente e una delusione e insoddisfazione conseguenti che lasciano abbattuti (Carattere Orale).
– Chi non si permette nemmeno di sentire la stanchezza di dover essere sempre all’altezza di aspettative acquisite, con la sensazione di crollo imminente, sottostante (Carattere Dominante).
– Chi non può nemmeno sapere bene in che cosa -dipendesse da lui- spenderebbe le proprie risorse, energie, propensioni (Carattere Simbiotico).
Ecco come perde energia ogni carattere.
Per approfondire, si veda Stili Caratteriali, di Stephen M. Johnson, Edizioni Crisalide.
Ed è incredibile vedere ogni volta lo stesso balletto davanti ai nostri occhi e farlo vedere ai clienti. Si fermano sbigottiti: “Davvero faccio sempre e soltanto così?“.
C’è sempre un tema ricorrente nella nostra vita, bloccato nello slow motion della ripetizione di vicende sempre uguali.
Ma sull’Energia c’è una mole così impressionante di studi e considerazioni talmente multidisciplinari e convergenti tra loro da non lasciare spazio ad indugi:
ogni due minuti, mediamente, secondo l’analisi transazionale, la mia prima specializzazione, antecedente alla Bioenergetica, noi siamo invischiati in stili copionali, detti appunto Copioni, che si ripetono sempre uguali, intersecandosi con i caratteri sopra nominati.
Studiosi transazionali hanno individuato 15 dimensioni cosiddette ingiuntive delle nostre famiglie che formano i copioni:
- Non Appartenere
- Non Farcela
- Non Essere Importante
- Non Esistere
- Non Essere Sano
- Non… (Non Avere Iniziativa)
- Non Fidarti Proiettivo
- Non Fidarti
- Non Essere Intimo Fisicamente
- Non Essere Intimo Psicologicamente
- Non Crescere
- Non Essere Piccolo
A queste, sembrano contrapporsi 5 Controingiunzioni, che appaiono per contrastare le ingiunzioni, ma in realtà le confermano, tanto che vengono detti appunto Minicopioni. Sono veri e propri slogan famigliari con cui cresciamo.
Tali Minicopioni si declinano e si rinforzano attraverso micro comportamenti che ci indirizzano sempre, a prescindere dalla nostra volontà:
– Compiaci (fa come ti dico io, sta attento sempre e in ogni caso, prima di muoverti, a cosa pensano gli altri).
– Sforzati (fa sempre molto di più del tuo meglio e non fermarti fino a quando non sei sfinito)
– Sii forte (faccela da solo sempre, nella solitudine e nella fatica, e non chiedere mai niente a nessuno, che nessuno ti aiuta mai nelle avversità della vita).
– Sbrigati (non adagiarti mai, non fidarti di nessuno, non ti puoi appoggiare mai a nessuno)
– Sii Perfetto (le cose si fanno perfettamente o non si fanno e non si lasciano se non sono finite, a qualsiasi costo).
Sono, queste dimensioni, parte dei test preliminari che facciamo riempire ai nostri clienti, in modo da sapere una volta per tutte chi siamo e come poter ritrovare tutta la nostra energia.
Rappresentano grandi tendenze a spendersi secondo punti di attenzione appresi molto precocemente e che ci caratterizzano poi per tutta la vita.
Sono quindi i nostri punti di forza, certo, ma anche -se non ne siamo consapevoli- i tormentoni della nostra vita.
Se invece li conosciamo… e sappiamo come ci fanno funzionare personalmente, interiormente, e perché, possiamo farne tesoro, pulire la nostra energia e illuminare la nostra vita.
E non è poco per niente. Anzi, per l’energia, è tutto.
Personalmente, i miei erano Sforzati e Compiaci. E da quando ne sono stato consapevole, nella mia prima analisi, la mia energia ne è uscita liberata, pulita, molto più consapevole e canalizzata.
Di solito, ciascuno di noi ne ha almeno uno, spesso un paio se non di più, nei casi più importanti, che invischiano l’energia in obblighi imposti a prescindere.
Ma, dicevamo, gli studi sull’Energia variano dalla scienza al pensiero spirituale, dalla psicologia all’esoterismo. Tutti concordi sulla nostra possibilità naturale di cogliere e rigenerare da soli tutto il nostro mondo energetico:
Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà
Albert Einstein
Dare è il segreto per mantenere il contatto, perché l’energia e il tuo amore cresce dentro di te e si trasmette agli altri. E quello che hanno sempre fatto i Santi, e anche tu dovresti farlo. Poi, c’è quello che si chiama amplificazione. Di solito si dà energia e basta. Ma se la passiamo a sua volta a qualcuno che ce la restituisce, allora incrementiamo l’energia che c’è tra noi. Si amplifica. Passando dall’uno all’altra. Si dice che tutti lo facessero, l’umanità andrebbe ancora avanti nell’evoluzione.
(…)
La Quarta Illuminazione rivela che gli esseri umani sono da sempre a corto di energia e hanno quindi cercato di controllarsi a vicenda per impossessarsi di quella che scorre fra le persone. La Quinta ci rivela che esiste una fonte alternativa, ma noi non potremo mantenere il contatto con essa finché non saremo consapevoli del modo in cui cerchiamo di controllare gli altri e smetteremo di farlo perché ogni volta che ricadiamo in questa abitudine il collegamento si interrompe.
(…)
Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso dell’evoluzione, trasmettendo sempre energia agli altri, creeremo una nuova cultura, in cui i nostri corpi vibreranno a livelli sempre più elevati di energia e percezione.
Dal film La Profezia di Celestino. Si leggano anche il libro con lo stesso titolo, di James Redfield, e soprattutto il successivo Guida alla Profezia di Celestino.
Ma ogni grande pensatore, di ogni epoca, è stato affascinato e ha contribuito a riflettere sulla nostra energia.
L’attenzione è energia. Quando qualcuno ti guarda con attenzione, ti sta dando un nutrimento di tipo molto sottile.
(…)
La gente non si guarda negli occhi, non si tiene per mano, non cerca di sentire l’energia dell’altro.
(…)
L’energia è sempre in movimento verso l’esterno o verso l’interno. Non può mai restare ferma: se fosse ferma non sarebbe energia, ma non esiste nulla che non sia energia. Quindi, tutto si sta muovendo in qualche modo.
Osho Rajneesh