Caratteristiche generali del mio modo di dormire / riposarmi. Descrivere qual è secondo me sinceramente il problema che non mi fa riposare come vorrei. E come agisce concretamente sul mio dormire:
Descrizione:
dormo poco/tanto
bene/male
in modo riposante/non riposante
leggero/profondo
diversi sonni/un solo lungo sonno.
Che miglioramento vorrei avere in generale e nello specifico per ciascun aspetto delle mie abitudini legate al sonno:
Ultimamente il trend è stabile / in miglioramento / in peggioramento. Come mai secondo me:
Come posso andare al di là della soglia di blocco del mio sonno? Esempi: stravolgere completamente le mie abitudini, come in un jet-lag, in modo da superare il blocco ormai instaurato:
- Volontariato Croce Rossa o simili (Ente Protezione Animali, Telefono Amico, Opera San Francesco, Naga ecc. ecc.) (sia per re-immettere emozioni e partecipazione sociale e senso dell’esistenza, sia per passare 1-2 notti a settimana in servizio, e poi dormire molto meglio le altre notti)
- Alzarsi e non restare a letto quando non si ha sonno: elenco creativo e inconsueto delle cose possibili da fare fuori dal letto e/o fuori di casa
- Stravolgere attività serali (rilassanti/eccitanti stravolgendo le abitudini attuali prima di dormire)
- Investire tempo per organizzare svago serale che continuiamo a rimandare
- Imporsi la tecnica del paradosso (non puoi dormire: somministrazione del sintomo. Quindi che fai, concretamente, fino a domani? Tempo 2 ore e muori dal sonno, ma cerca comunque di non dormire fino alla sera seguente… (Se cedi al sonno nel tentativo, avrai la dimostrazione di un meccanismo molto prezioso per te: non dormi perché stai solo resistendo a qualcosa. A che cosa?)
- Fare esercizi di bioenergetica prima di addormentarsi (cosa che succede ogni settimana, per coloro che la praticano in una sessione regolare di esercizi di gruppo)
- Praticare altri tipi di discipline psico-fisiche fuori e dentro casa
- Lavorare sulla profondità di respirazione
- Iscriversi a corsi sul sonno
- Cercare, catalogare, sperimentare l’immensa mole di decaloghi sul sonno e consigli pratici che si trova su internet. Già solo questa impresa può durare mesi. Ricordare: il nostro inconscio, come l’universo, misura e ci premia se ci proviamo, non se ci riusciamo
- Comprare libri sul dormire e il sonno
- Andare a letto presto almeno 2 sere a settimana (prendere il “treno delle 10.00”: le ore di sonno prima di mezzanotte valgono doppio come profondità di riposo). Chiedere spazio in famiglia per poterselo permettere: dormire è un diritto
- Cambiare le abitudini alimentari serali e gli orari di cena
- Cambiare letto, materasso, posizione del letto, clima igrometrico e di temperatura in camera da letto
- Farsi misurare le condizioni delle onde elettriche e delle linee di Hartmann in camera da letto (bioriposo.com : http://www.full-point.com )
- Aggiungere un dispositivo per ri-equilibrare questi fattori oltre al favorire il lavoro degli organi interni (a me ha dato molto giovamento, in termini di profondità del riposo). Approfondire senza pregiudizi
- Cambiare uso del tempo in generale, stravolgerlo anche gli orari di mattina e l’organizzazione della giornata e della settimana
- Cambiare dentro di sé immagine del problema (ristrutturazione: smetterla di considerarsi stanchi e handicappati perché non si dorme. Potrebbe essere proprio questo bisogno di sentirsi privi di forze l’alibi che ci fa preferire inconsciamente di non dormire)
- In questo senso, riflettere sui vantaggi secondari della mancanza di sonno:
- conferma di una visione stanca della vita? Da cambiare dentro? Da risolvere?
- Evitare/rimandare decisioni o azioni che abbiamo paura di affrontare o che consideriamo difficili?
- Aggiungere esempi dettagliati di esperienze personali (l’inconscio così sente che stiamo facendo sul serio per risolvere il problema)
- Spostare l’attenzione sulla propria energia anziché sul sonno (cosa mi toglie energia, cosa me ne dà? In generale, non solo rispetto al dormire)
- Stravolgere il ritmo sonno/veglia e uscire dai circoli viziosi, come in un jet lag;
- una sera anche se stanchissimo/a, esco e vado a ballare
- partire prestissimo e/o tornare tardissimo per un viaggio nel weekend, ogni paio di settimane, che ci dia una grande soddisfazione, che sia un’esperienza, dove il sonno e la stanchezza vadano nettamente in secondo piano
- Andare direttamente a lavorare al ritorno da un viaggio o da una notte di tango o di discoteca. Cercare la sensazione di “togliere il tappo” alle proprie abitudini, andando in direzione contraria al controllo, all’eccessiva cautela, al “non si fa!”, “non si può!”, “non ti permettere!”
- Altro: aggiungere
- Rileggere le risposte e Riflettere a lungo sul proprio rapporto sonno/insoddisfazione. E prendere preziosi appunti!
L’ipotesi è che il sonno sia naturale, quindi se “non viene” è altrettanto naturale, cioè perché abbiamo bisogno di altro: scriviamo di che cosa possiamo aver bisogno (almeno 3-5 ipotesi).
Poi proviamo a pensare ai contrari: e se per ciascuno dei bisogni descritti fosse vero il contrario, e il nostro bisogno fosse opposto a quello ipotizzato? Es. Bisogno di sentirsi sfrenati anziché di dormire bene. Ecc.
Poi discussione con qualcuno che ci possa aiutare. Parlarne con altri, più di una persona, meglio se un professionista preparato, ma se non vogliamo, almeno con diversi interlocutori che stimiamo, di cui ci fidiamo.
Si stava meglio quando si dormiva peggio
Ora: il presente questionario ha avuto senso ed utilità con molte persone solo perché costoro hanno provato tutte le indicazioni riportate, nessuna esclusa. Ciò per diversi motivi:
– Provare molte opportunità è sinonimo di apertura alle possibilità, senza pregiudizi. In qualche modo “riapre” la mente su questo problema, lo rende pratico, affrontabile, ci tranquillizza e ci avvia sulla strada della soluzione…
– Spesso non è certo la prima cosa che funziona, anzi! Ma la ricerca diventa bella, appassionata e soprattutto concreta: ci rende vivi, più esperti, più responsabili, più “pieni”.
– Inoltre, come ho imparato sulla mia pelle: provando tante soluzioni, passo dopo passo, si crea una sinergia incredibile: il secondo passo non si somma al primo, si moltiplica! Tanto da cambiarci la sensazione di esistere, l’umore, lo spirito. Es. se si cambiano abitudini alimentari, ritmo sonno/veglia, abitudini ed interessi (e ne abbiamo citate solo alcune) non è tutta l’esistenza ad esserne coinvolta? Non è molto di più di un riduttivo “cercare di dormire meglio”?
– Anche perché, come spesso capita e come avete scoperto leggendo queste righe, “si stava meglio quando si dormiva peggio”.
Leggiamo a questo punto, o rileggiamo, la serie di articoli su cosa poter fare per il sonno.
Fino a che una strada non ci appaia facile ed efficace.
Riepilogo:
1. Non Dormire è un’Abbondanza: Lode Al Sonno Perduto
2. L’Abbondanza di Veglia è un Segnale
3. Non Dormire Rende Felici
4. Il Sonno Non Presuppone il Riposo
5. Il Sonno è la Metafora dell’Accettazione
6. Dormire Non Riesce Quando è una Pretesa
7. Che Cosa Posso Fare Mentre Non Dormo?
8. Che Cosa Stavo Facendo Tutte le Volte in cui ho Dormito Profondamente?
9. Perché in Verità Non Dormo?
10. Quale Aspetto Vitale Rimetto in Discussione?
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