Questo Blog è una sinfonia.
È un’opera corale. Non può essere un assolo. Non funzionerebbe.
Non può seguire un filo rosso, a tema.
Trova il suo scopo da dentro. Nell’attraversare, emozione dopo emozione, tutti i possibili fili degli stati d’animo che compongono le nostre giornate.
E poi trovarne chissà quanti. Boh.
Che purtroppo e per fortuna tessono la trama delle nostre giornate.
Ha senso sul selciato delle mattine e sugli arrancamenti delle stagioni in cui non sappiamo proprio che pesci pigliare.
Allora dà voce alle voci.
Ai sospiri che emettiamo stancamente.
E che poi però tutti insieme indicano di colpo una via d’uscita, un anelito, un fremito e poi finalmente trovano una strada.
Tutti insieme. All’unisono. Come uno sciame d’api.
Si accompagnano. Ci accompagnano. Ci sostengono. Nei momenti in cui ne abbiamo visceralmente bisogno. Oppure ci lasciano tonfare a terra per la vergogna delle meschinità a cui ci stiamo abbandonando. Ecchisenefrega.
Perché le api umane si rifiutano di continuare a sbattere contro il vetro invisibile del volo coatto a cui si costringono.
E vogliono fino all’ultimo sospiro scoprire che c’è dietro e come uscirne. Fino alla fine. A bout de souffle.
È un luogo di sudore di corpi, d’intuizioni messe alla prova, di storie tutte uguali eppure così diverse, di matasse ingarbugliate che rivelano finalmente, tra le lacrime e le molte risate, le loro trame spiazzanti, giocose e vivaddio, beffarde.
Svela quali giri vorticosi c’inventiamo e come. E perché.
E ci riconciliano con l’unica musica che sappiamo suonare.
Orchestrali anche piuttosto modesti, in verità.
Ma che trovano finalmente uno spartito degno di essere interpretato.