Ridere e Lasciar Andare

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Perché soltanto il ridere con il corpo scioglie davvero le tensioni?

E si può sviluppare questa attitudine?

Si può davvero ridere, divertirsi a partire dal corpo? In modo sfrenato, automatico, totale?
E come è possibile ripeterlo?

E’ un onore assoluto per chiunque tornare a riprendersi la capacità di ridere di gusto, per di più con un senso prezioso attraverso cui comprendere di più se stessi e i propri meccanismi di scioglimento delle tensioni.

Occorre curare e ri-creare ogni giorno uno scenario conosciuto, comodo e accogliente, e poi sì che si può passare naturalmente:

  • da un’esperienza ad un gioco
  • da uno spunto per cambiare i propri atteggiamenti a scoperte su come funzionano gli esseri umani quando ridono davvero.

Ma a cosa serve, soprattutto, per me che sono al lavoro o –a maggior ragione- in famiglia?

Il principio di base è la connessione tra la leggerezza e la profondità.

Solo quando siamo in contatto con la nostra essenza possiamo sentirci pieni, con un senso di chi siamo in profondità, di esistere pienamente, e quindi anche leggeri e liberi.

Quindi stiamo dicendo che soltanto con il ridere di gusto, e comunque togliendo i freni ad un comportamento “composto”, si può trovare il vero benessere, la fantomatica felicità? Praticamente sì, non del tutto, ma sì, si può quasi soltanto così.

 

E ci sembra molto importante quindi condividerlo, farlo insegnare, se possibile, nelle scuole.

Quindi occorre, per prima cosa creare ogni giorno un ambiente:

  1. conosciuto
  2. comodo
  3. accogliente
  4. ritualizzato
  5. sdrammatizzante
  6. leggero
  7. connesso al piacere

 

E’ sufficiente questa continua attenzione per verificare com’è possibile prendere la strada verso la consapevolezza e il benessere da un lato inconsueto: con la risata trascinante ottenuta attraverso lo scioglimento dei blocchi corporei.

L’obiettivo è attraversare un’esperienza che potrà cambiare il nostro modo prezioso d’intendere l’ironia, il ridere, il gioco e la sdrammatizzazione.

La domanda allora è semplice: cosa ho fatto oggi per rendere la mia vita più spontanea, sdrammatizzata, piacevole, divertente?

 

Perché è Importante Tornare a Ridere?

E’ importante soprattutto quando qualcosa vi dice che se ridete, sdrammatizzate e godete della vostra giornata, non siete seri (!), non va bene, non siete nel giusto, non è così?

  • uno dei casi più frequenti si verifica quando abbiamo raggiunto un risultato significativo -per il nostro ufficio o per la nostra famiglia!- e non siamo abituati a fermarci, a festeggiare, a godere, non abbiamo mai pensato nemmeno di poter brindare con dell’acqua minerale per un risultato personale o di gruppo.

 

Vi è chiaro ora, il livello di censura al quale agisce questa rigidità?
E non è evidente che dipende dal clima che “regola” e ispira il nostro ufficio?
E non è vero che ormai respiri dentro di noi, nella nostra società, famiglia, cultura mentre non dovrebbe giammai essere costitutivo di noi stessi?
Mentre invece agisce per anni dentro di noi?
E non è il caso di cambiare una buona volta strada?
E non vi piacerebbe portare in prima persona questo nuovo spirito a tutti coloro che vi circondano?

 

  • Altro esempio: per qualche motivo noi non discutiamo più; al lavoro o a casa, in molte situazioni e atmosfere, non si può non solo parlare davvero, ma nemmeno scherzare, non si può sdrammatizzare, mai.

 

  • E allora, quando una discussione degenera, ci si offende troppo, si fa fatica a ricucire: siamo sicuri che se avessimo curato la reale importanza delle cose, ora ci sarebbe questo “livello” di tensione? Livello che spesso può essere tagliato con un coltello?

 

Ecco di cosa stiamo parlando: senza la giusta sdrammatizzazione si perde spesso il senso della realtà.

E ne abbiamo invece un bisogno vitale.

Al termine di un’esperienza di questo genere, una persona ha iniziato a portare al lavoro una volta a settimana, al pomeriggio, pane e Nutella per tutto l’ufficio. Ora, a che cosa è servito?

Provate voi a litigare, discutere, fino ad odiarsi letteralmente, come capita a volte, quando c’è la consuetudine di rilassarsi, di godere insieme di una sana pausa rigenerante, e sdrammatizzare come abitudine riconosciuta. Aiuta, non è così?

Per questo motivo tutte le aziende oggi investono in occasioni ludiche, in team building, in convention aziendali oppure curando il clima lavorativo.

Ma MOLTISSIMO DI PIU’ possono ottenere alcune semplici attenzioni personali, private, non istituzionali.

 

 

Esercizi da Ridere

Questi alcuni dei punti che si sperimentano attraverso esercizi individuali, in coppia e in gruppo, e che possono benissimo essere ripetuti quando vogliamo, anche da soli:

  • uno dei due partecipanti si abbassa con la testa in avanti e le ginocchia leggermente piegate. L’altro gli tiene giù la testa mentre questi tenta di risalire, e gli dice: Stai giù bastardo!

 

E’ incredibile e irrefrenabile come ciò faccia ridere entrambi. La serietà illuminante di una sana risata. Ciò accade perché ci sono strette analogie tra i dispositivi della comicità e punti di vista inaspettati sullo scioglimento dei blocchi di tensione.

 

Quante volte ci siamo sentiti in scacco, sotto il nostro capo o il nostro collega che ci tiene la testa in basso, metaforicamente? E quanto bene ci fa sentire nel gioco, quando la testa ce la tengono giù materialmente, che questo caso è così frequente ed esagerato, nell’atmosfera così drammatizzata di certi ambienti?!

 

Dopo che i colleghi di ufficio o i familiari hanno provato l’esercizio sopra descritto, pensate che non si accorgano quando poi tendono a farlo di nuovo nella vita reale? E avete idea di come ci si fermi all’improvviso, riconoscendosi, e si sciolga tutto in una sonora risata?

 

Questi esercizi si basano su meccanismi che mettono in luce 1) Verità e 2) Dolore della nostra esistenza.

Si veda per approfondire Scrivere il Comico, un libro illuminante sui meccanismi che noi possiamo percorrere per ridere di noi stessi.

 

Ma possiamo fare di più, molto di più:

  • possiamo ridere come non mai, come da bambini, con il corpo, senza riuscire a trattenerci. C’è sempre un episodio che ricordereremo per tutta la vita, in ogni ufficio… ecco, questa è la risata simbolo di ciò che vogliamo qui rappresentare.

 

Una mattina, come da consuetudine, il nostro Amministratore Delegato, mio capo diretto,  si affacciò alla porta per salutarci.
Un attimo prima, sempre come consuetudine, la nostra collega si era chinata sotto la scrivania per inserire il filo della corrente del portatile nella presa, messa in modo scomodissimo, scomparendo completamente alla vista.
Ma quella mattina, il nostro AD era particolarmente socievole, e si fermò a parlare con noi del più e del meno.
Dopo più di 10 minuti, venne interrotto dalla nostra collega che riemerse, tra le risate generali, dicendo che stava aspettando da un pò di risalire, poiché si vergognava troppo di farsi vedere dall’AD. Ma poi, visto che non andava mai via….”

Ne abbiamo riso per anni e ancora ne ridiamo…

 

Nel Workshop Bionergetica della Risata, sul ridere di gusto, si sperimentano di nuovo due aspetti fondamentali della nostra vita e che noi abbiamo perso e in questo modo ci riprendiamo pienamente:

  • la risata trascinante
  • il tempo indefinito, come un lungo fiume tranquillo, passato a giocare, scherzare e divertirsi.

Questa seconda attitudine non deve spaventarci: non è che poi in ufficio passeremo intere giornate a giocare. Anzi… proprio grazie a questo ritrovare il gusto della risata, ci riprendiamo un’attitudine, non un tempo; e saremo molto più bendisposti a collaborare e lavorare sodo, ma anche, nei momenti opportuni, a ridere a crepapelle o a sentirci sereni, rilassati e intensamente divertiti.

E a sentire così il nostro ufficio sereno, sicuro, appassionato.

Alcune esperienze rendono bene questa condizione. Sono esercizi in cui lo scarico corporeo nella risata è evidente e rigenerante.

  • Innanzitutto, si chiede alle persone di tornare a giocare come da bambini. Quali erano i giochi in cui passavamo interi pomeriggi? E si inizia proponendo alcuni classici: Un, due, tre stella!, 4 cantoni, bandiera…
  • E poi via via, i partecipanti propongono i giochi della loro infanzia. La sessione dura soltanto 1 ora. Ma la sensazione è inimmaginabile: ci fa subito rientrare nei pomeriggi interi passati a giocare fino a tardi, illuminati solo dalla luce dei lampioni…
  • E ci ri-dona quella fluidità in cui non dobbiamo fare altro che lasciarci andare al flusso.

Eccolo il segreto riscoperto:

Non dobbiamo fare altro che lasciarci andare all’esperienza,
allo stare nella relazione divertita e giocosa.

E quando si ha a che fare con tensioni famigliari, oppure con prestazioni quotidiane e rendimenti da garantire al lavoro, vi assicuriamo che riprendere quello spirito in cui tutto va solidamente bene, anche solo come ispirazione, fa bene al cuore, al corpo e allo spirito.

Solo che occorre provare: parlare di ridere senza provarci, che senso ha?

 

OSARE

 

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