Il giorno in cui il bambino si rende conto che tutti gli adulti sono imperfetti,
diventa un adolescente; il giorno in cui li perdona, diventa un adulto;
il giorno che perdona se stesso, diventa un saggio.
Alden Albert Nowlan
Ci sono persone che 1 sola settimana dopo la scoperta della PROPRIA funzione adulta, si esprimono in maniera sorprendentemente matura, evoluta, rispetto a solo qualche giorno prima.
1 mese fa, una nostra cliente, ballerina professionista, dopo la scoperta di questa sua capacità di fare da adulta a se stessa, senza più cercare invano altrove, si è così espressa:
“Ciao a tutti e tutte! Alla condivisione di stasera ci tengo particolarmente. È successa una cosa inaspettata: ho avuto l’esempio perfetto del ruolo che dovrebbe ricoprire il nostro “io adulto”, e l’ho avuto dalle persone da cui meno me lo sarei aspettata. I miei genitori.
Negli ultimi giorni sto piuttosto bene, il percorso di accettazione va alla grande e sento che finalmente il lutto per le mie immagini fittizie si sta attenuando: non sono disperata!! Manco ancora di leggerezza, ma ci sto già lavorando e i risultati sono davvero ottimi e repentini.
Stasera per la prima volta sono usciti fuori alcuni argomenti che avevo timore di toccare. Solitamente mi sarei fatta prendere dallo sconforto nel sentire i miei genitori mettere alla luce trecento problemi che potrebbero sorgere o che ancora sono da risolvere riguardo i miei progetti e invece a ‘sto giro, senza neanche rendermene conto, ho detto basta! Mi sono permessa di portare il mio punto di vista e la difficoltà in cui sentivo che venivo messa.
Già questa per me è stata una bella conquista, anche se faticosa.
Ma la cosa ancora più meravigliosa è avvenuta dopo… Grazie al percorso fatto con Marco e al meraviglioso libro di Lowen che ho letto, sono riuscita a rispondere in maniera coinvolta (piangevo…che novità) ma oggettiva, senza disperazione ma estremamente onesta. La loro risposta mi ha shockata! Mi hanno capita…davvero! Hanno capito la chiusura a cui sono arrivata a furia di rimandare la mia felicità, i miei progetti, il mio coinvolgimento e il piacere a quando sarei stata “una ballerina più brava”.
Hanno capito che così facendo ho perso di vista chi sono, in favore di una Me che prima o poi sarebbe esistita, se solo io avessi fatto le mosse giuste (manco stessimo giocando a scacchi da soli!).
E mi hanno chiesto di raccontare loro le idee che vorrei mettere in pratica adesso… con vergogna ne ho esposte un paio (le più “semplici” da realizzare e che quindi ora mi sembrano le più fattibili) e loro, al contrario delle mie aspettative, hanno risposto “che belle! Beh falle, no?!”… credevo avrebbero avuto da ridire per paura che sprecassi la mia intelligenza (parole loro…non mie) e invece no! E questo mi ha fatto immediatamente rincarare la dose con altre idee che oramai avevo archiviato nel mondo del “vabbè ma tanto non ce la farai mai”! Ed eccoli lì, mamma e papà, all’improvviso…ADULTI! E mamma mia quanto li ho ringraziati!
So che man mano devo prendermi la responsabilità di avere io quel ruolo lì nella mia vita, ma ammetto che è stato proprio bellissimo avere loro come esempio da cui imparare! Tanta luce a voi”.