Sdrammatizzare la vita e le relazioni è la via maestra per:
- abdicare i pensieri negativi
- sopprimere la parte critica
- rischiare sentendosi sicuri
- sviluppare familiarità con l’abbondanza
- sentire che può andare davvero tutto bene
- sciogliere verità e dolore nel ridere e non solo nel pianto
- cogliere tutte le potenzialità positive dell’esistenza
Ci si lascia solo quando ci si lascia bene (si può leggere a questo proposito, il punto relativo). E questo non solo nelle relazioni di coppia, ma in ogni litigio, tensione, magari solo di lavoro.
Le persone e le situazioni dentro di noi continuano ad assillarci per giorni, settimane, fino a diventare delle vere preoccupazioni ricorrenti; ad allargarsi a relazioni che cerchiamo in generale di evitare.
Quindi se abbiamo esperienze di preoccupazioni in serie, vediamo come si fa ad uscirne in modo concreto, pratico, pulito, efficace e profondo. (la Legge della Progressione).
Se invece vogliamo solo sdrammatizzare ambienti di lavoro o familiari troppo pesanti, vogliamo vedere come si fa?
Una persona, grazie alla tecnica del dare luce, descritta nell’articolo sopra ricordato, si è rimessa in piedi dopo 6 mesi in cui non usciva di casa, dopo essere stata lasciata dal partner.
Capite fino a che punto funziona un’attitudine del genere? Perché non è una mera tecnica o escamotage, bensì è rimettersi nell’alveo della natura, secondo ciò che funziona nei bambini ed in noi ancora oggi, da adulti, se sappiamo recuperarlo e non perderlo più.
Ma chiediamoci: vogliamo davvero continuare ad aspettare che cambi qualcosa se non cambiamo radicalmente -e facilmente!- soltanto il modo di vedere le cose della vita dentro di noi?
La Legge delle Immagini Interiori
L’esperienza che segue rende bene l’effetto coinvolgente e sdrammatizzante che si realizza al termine di questa esperienza:
- Per prima cosa si cerca un volontario che voglia girare da tutto il gruppo, disposto in cerchio, e ripetere: “io non dimentico!”, in modo via via più agitato, gridato, esagerato. E si chiede al gruppo che cosa si sente.
Poi, tutti iniziano a girare e a gridare una frase al compagno che incontrano, dopo averla scelta dal seguente elenco:
- Io non dimentico mai i torti subiti!
- non mi hai chiesto scusa!
- Io non mi godo la vita!
- Io non ho bisogni!
- Io sono incazzato nero!
- Non ho mai ciò che voglio!
- Mi manca sempre qualcosa!
- Io non valgo niente!
- Dammi qualcosa che mi dia valore!
- Io non mi impegno in una relazione!
- Io ho un paura fottuta!
- Io voglio finalmente una relazione profonda!
- Io non dipendo da nessuno!
- Ti prego approvami! Ho bisogno della tua approvazione!
- Io voglio solo essere notato, e basta!
- Io posso fare solo quello che piace agli altri!
Immediatamente, appena le persone iniziano ad esagerare, appare a tutti chiaro come siamo veri nella nostra esagerazione. E quanto questo faccia ridere!
Poi si conclude, dando il compito per il giorno seguente: trovare l’esagerazione nei comportamenti nostri e degli altri che vediamo tutti i giorni, e riportarli al gruppo il giorno dopo.
Si racconta anche la storia, tratta dalla realtà e raccontata da un partecipante: una sua collega narrava la sua posizione sul matrimonio:
– Mi hai sposato? Mi devi soddisfare sessualmente tutti i giorni! (il termine usato era un po’ più crudo di “soddisfare sessualmente”. (Qui parte l’esagerazione e la pretesa che creano una spaccatura e un punto di vista comici).
Di nuovo: il comico, la commedia, il divertimento, è la strada principale perché è la più efficace per l’essere umano se si vuole vivere meglio.
E non vuol dire giocare fine a se stesso.
E’ cogliere la prospettiva illuminante dell’esistenza. Per questo non è dissacrante e menefreghista, anzi, è coltivare ironia, arguzia, intelligenza.
Il fatto è che c’è un’enorme dose di tensione nella nostra vita, dal momento in cui usciamo di casa fino a sera. Tutto è drammatico e vissuto in situazioni di scacco. E’ questo il problema che a volte ci rovina letteralmente la salute.
E solo la sdrammatizzazione coltivata come filosofia di verità e salute, non in senso epicureo e come deriva di responsabilità; non è questo.
E’ avere il senso della misura e dello STOP definitivo a comportamenti stressanti ripetuti all’eccesso.
Questa diversità di approccio -da sola- è in grado di migliorare esponenzialmente la nostra vita.
- Ridere e Lasciar Andare
- Sdrammatizzare e Osare
- Uscire dai Propri Limiti e Buttarsi
- Staccare e Rilassarsi Completamente