Mi manchi così tanto che quando tornerai da me avrò nostalgia della tua assenza.
Rickdufer
Nelle conferenze sull’Attrazione, racconto il caso della mia collega Stella, che mi chiedeva:
“se io –con il mio bisogno di denaro- immagino costantemente che mi arrivi una telefonata che mi porti lavoro- questa telefonata arriverà davvero prima o poi?
Faccio bene secondo la legge dell’attrazione?”.
Fa bene secondo voi che state leggendo?
Io le ho risposto:
“è come se tu ti mettessi fuori da un ristorante, con una bramosia e una fame atavica, a guardare con ansia le persone mangiare, cioè ad assistere a qualcosa “a cui non posso partecipare”. Loro si sentirebbero attratte da te?”.
Se desidero dalla mancanza, allontano ciò che desidero.
Quindi Stella non fa bene, perché non è importante l’azione, il desiderare, ma come lo facciamo. Questo è il punto: l’attrazione non è solo un generico pensare positivo.
La Legge dell’Attrazione afferma….
….che ogni cellula del nostro corpo vibra ad una certa frequenza e attrae cose, persone e situazioni in armonia con questa frequenza.
Se da una posizione di mancanza desidero ardentemente qualcosa, continuerò ad attrarre situazioni dove sarò “in mancanza” a desiderare abbondanza.
Per questo “cade sempre sul bagnato” oppure “le disgrazie arrivano tutte insieme” oppure ancora “mai ‘na gioia!”. Ciò accadrà fino a che non cambio la vibrazione interiore.
Ma va cambiata da dentro. Da Immagini Interne, Visioni Radicate, che non sono per niente immutabili come crediamo.
Per cui Attrarre vale a dire: noi attraiamo l’uguale, non il diverso né il complementare.
Quando noi siamo attratti dal diverso è perché ci sembra uguale (ah, la seduzione!), mentre in realtà le due energie si bloccano a vicenda e non succede granché.
Quindi se “scegliamo” di avere vicino un’energia così diversa dalla nostra è perché non abbiamo stima di noi, non siamo abituati a credere nelle nostre sensazioni e intuizioni.
E ci troviamo continuamente bloccati in relazioni innaturali.
Prendiamo il caso che vi siate innamorati di qualcuno con cui abbiate poi scoperto di non avere granché a che fare: non vi accade mai di dire:
“francamente non so ancora oggi come diavolo ho potuto passare così tanto tempo con una persona così diversa da me!?”
“Qualcosa dovevo avere di simile a questa persona. Ma che cosa, in nome di Dio?”.
- A volte è il bisogno di avere un appoggio. E questo ci ha impedito di vedere che eravamo in realtà profondamente diversi. Non l’abbiamo voluto vedere.
- Oppure lo stesso livello di bassa autostima. E quindi un rinforzo reciproco di fiducia.
- Oppure l’intelligenza, la bella capacità di ragionamento che entrambi abbiamo sempre avuto. Certo alla lunga un po’ sterile e insufficiente per una vita di coppia.
Insomma, qualcosa c’è sempre che abbiamo sentito uguale, simile, risonante. Solo che era uno stato passeggero oppure non così centrale del nostro modo di essere. Non conoscevamo abbastanza noi stessi e quindi nemmeno l’altro.
Sì, ma perché succede? E come fare ad evitarlo?
E’ semplice, anche se a volte non facile da realizzare.
Nei corsi di comunicazione facciamo sperimentare queste forze attraverso un paio di fenomeni…
a) stringo la mano di alcuni volontari con la mia “mano morta” e chiedo: come ti sembro? E invariabilmente, ciascuno ha delle impressioni diverse della mia stretta, a seconda delle LORO dinamiche interne. Perché? Perché non ho dato elementi precisi per farmi identificare. E allora chi si relaziona con me ci mette del suo.
b) recito una piccola scena: “Mi ami? Beh, sì… Certo… che ti amo…”, rispondo in modo appena accennato. Anche qui: chi ci ascolta ha delle impressioni diverse: sembro non innamorato ad alcuni, annoiato ad altri, preoccupato, ad altri ancora.
Mentre in realtà, se ci muoviamo in maniera più decisa, indirizzata, intenzionale, allora è più possibile identificare, scegliere, emozionare.
In un video su una moltitudine di metronomi che trovate su web, azionati uno vicino all’altro, si vede il fenomeno dell’attrazione: i metronomi iniziano a battere all’unisono.
Ciò si verifica perché:
- a) loro si muovono in modo energico e ben programmato per rispettare il tempo;
- b) il piano su cui sono poggiati ondeggia allo stessa velocità per tutti: è quindi soggetto alle stesse dinamiche.
Interessante, vero? Si vede che confluiscono tutti verso una legge della natura, anche per l’unico metronomo che continua imperterrito ad andare a ritmo inverso: una conferma geniale di molti che non accettano queste leggi, ma che vibrano comunque allo stesso ritmo.
Se mettiamo in campo più espressioni di noi verso una direzione, in qualche modo attraiamo di più qualcuno o qualcosa che si manifesti in modo simile al nostro. Non è così?
Basta vedere i bambini nelle loro espressioni naturali: si muovono verso ciò che è qui ed ora e lo ottengono e ne godono con pienezza e immediatezza.
Il segreto dell’attrazione è proprio questo:
non basta sapere che esiste l’attrazione, ma occorre seguire ciò che la indirizza.
Non è abbastanza divulgato che la Legge dell’Attrazione è un insieme di leggi della natura.
Dovremmo dire di tutte le leggi della natura. Ma consideriamo almeno quelle più importanti, quelle da cui cominciare.
Sono una raccolta di fari sempre accesi verso il benessere.
La rivoluzione è semplice. Traboccante. Altrimenti non è.
Tutto qui: individuare che cosa funziona, che cosa fa bene a ciascuno di noi. E agevolarlo.
E qui la prima obiezione delle vostre menti maliziose: e se io non ho niente che funziona, nella mia vita? Allora devi farti revisionare il cervello perché non è possibile.
A parte le battute, se questa è la tua posizione, hai proprio bisogno di lavorare sulla Legge dell’Attrazione, poiché sei troppo centrato su “ciò che non va”, sempre e comunque, a ragione o a torto: alla Natura non interessa.
A lei sta a cuore, per la selezione della specie, che noi riusciamo a far crescere dentro di noi ciò che è già fonte di Benessere, Abbondanza e Prosperità, a prescindere da qualunque problema stiamo attraversando in questo periodo.
Vediamo come si fa? Lo esploriamo attraverso tutte le leggi più importanti dell’Attrazione, cui dedicheremo un articolo per ciascuna, secondo l’elenco di seguito riportato.
Che cosa possiamo fare? Io posso dirvi che cosa ho fatto io. Mi sono scritto ogni enunciato di queste leggi e li ho appesi in ogni dove.
Poi è bastato stare a contatto con ciascuna di tali leggi, una alla volta, per settimane, quella che sentivo ad intuito prioritaria per me, nei diversi periodi successivi.
Fino a che non è divenuta in qualche modo connessa a me, collegata, introiettata, in qualche modo rispettata da quel che facevo e rispecchiata in ciò che realmente poi accadeva.
- Attrazione e Legge dello Scopo Primario: “Il Silenzio degli Innocenti e lo Scopo Primario”
- Attrazione e Legge dell’Immagine interiore
- Attrazione e Legge della Corrispondenza
- Attrazione e Legge dell’Aspettativa
- Attrazione e Legge del Bisogno e Desiderio
- Attrazione e Legge dell’Abbondanza e Prosperità (si veda qui di seguito).
- L’Abbondanza Dentro di Noi: 7 Passi nella Prosperità
- Riepilogo: l’Abbondanza Fuori di Noi
- Riepilogo: l’Abbondanza nelle Relazioni
Su questo stesso blog ci sono già più di 40 di articoli relativi alle condizioni che favoriscono l’Abbondanza e Prosperità. Basta seguirle passo passo, una alla settimana, per riempire un anno di sviluppo esponenziale di sé e delle proprie energie.
Hai voglia a provare. Provare per Attrarre.
Articolo correlato: “Attrazione Bioenergetica – che cosa attiriamo realmente nella nostra vita?”
Per conoscere i dettagli e il programma del prossimo incontro “Attrazione Bioenergetica”
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