Signore, come ha fatto a sopravvivere
tutti questi anni in prigione?
Non sono sopravvissuto, mi sono preparato.
Nelson Mandela
Eh sì, in definitiva, solo 2 stati d’animo la Natura ci consente:
1. Accettare che questo ho, questo sono e questo sarò sempre e non cambierà mai come sostanza.
Ad esempio, se sento da sempre la sensazione di enorme fatica e nessun piacere, posso solo SMETTERE di cercare di cambiare questo stato di cose e accettare fino in fondo che da sempre è così e sarà sempre così. Apparentemente, questa accettazione mi abbatte, ma non è vero. Di solito, viceversa, si scatena un’enorme sollievo perché sento di poter risparmiare finalmente una tonnellata di energia.
(VALE anche se non ci credo, e prendo questo atteggiamento in un primo tempo solo come anticipazione, e mi fido, almeno per adesso: non cambierà la sostanza, questa è la vera novità possibile nel mio atteggiamento).
2. SOLO quando il processo è assodato, completato e inteso nella giusta luce della maturità personale, allora, di colpo, il paradosso si sana, e mi posso occupare, ora sì con tutto me stesso, delle cose più importanti e naturali che l’universo considera.
E in questo modo raggiungerò quelli che magari erano già i miei scopi, ma che adesso sono infinitamente meno cruciali per la mia vita e mi interessano in modo naturale.
E se non li raggiungo, vuol dire che arriverà altro di cui sarò più soddisfatto.
In quel momento, in un istante, mi renderò conto che TUTTO ciò che mi è capitato è un dono e mi ha reso la persona che in realtà sono fiero di essere.
La verità è che ci sono questioni estremamente più importanti delle nostre miserie:
- La procreazione
- lo star bene comunque nel corpo
- la salute emotiva
- l’alba di stamattina e il tramonto di stasera (non di domani!)
- il rispetto di sé e degli altri
- il vivere bene e con entusiasmo qualsiasi vita ci sia data in ogni momento.
Quando siamo in Bioenergetica in Paradiso, in Viaggi che ci tolgono il fiato per quanto sono belli, vediamo albe e tramonti ogni giorno. E così, soltanto così, ci rendiamo conto che il tramonto di oggi e quello di ieri ci hanno portato folgorazioni completamente diverse tra loro, preziosissime entrambe.
E che rinunciare anche ad 1 solo istante di esperienza profonda, come vedremo nel punto successivo dedicato all’intensità, è un peccato imperdonabile.
Se io invece voglio asservire, indirizzare, volere e determinare il cambiamento, allora questo è l’unico motivo per cui non potrò mai essere felice, ab initio, per definizione.
E questa inveterata volontà attiene solo all’armatura caratteriale, posturale ed esistenziale, “decisa” a pochi anni di vita, che non si può dismettere, ma certo si può trasformare attraverso appunto la comprensione e la valorizzazione delle risorse.
Se non sono felice, soddisfatto, in pace, non è mai per il lavoro, il denaro, gli affetti sbagliati che mi sono capitati, poiché nulla ci capita o incorre, tutto si sposa per ciò che siamo dentro, in ogni istante.
E possiamo solo smetterla per sempre di pensare che ci troviamo nel “posto sbagliato” rispetto alle nostre reali qualità, e al benessere che abbiamo perso per vicissitudini esterne.
Sono tutte fandonie che ci ripetiamo per decenni.
Racconto spesso di quel mio cliente che era entrato in terapia perché non sapeva scegliere tra la moglie e l’amante.
E poi emerse in poche settimane la verità sottostante quel paradosso: non voleva essere condizionato da nessuna donna al mondo. Pertanto, la condizione di avere entrambe a disposizione era la migliore possibile per lui: quando una “rompeva” troppo, si rivolgeva all’altra, e così via…
E allora?
Allora occorre solo sapere chi siamo e come siamo fatti.
Solo accettando tutto, ma proprio tutto, come principio di base, partendo dalle questioni più difficili, spiacevoli e irrisolte, e dando per scontato -anche solo come mero esercizio di simulazione- che non cambieranno mai, per sempre…
…allora -in un istante- ci si illumina la strada per la nostra piccola felicità.
Chi raggiunge i propri obiettivi non lo fa mai perché l’ha deciso e ci si applica con determinazione. Questo è ciò che vuole credere.
Li raggiunge:
- per come li percepisce emotivamente e li onora
- per i modi in cui ci si trova bene come atmosfera
- per la sostenibilità della propria vita
- per il sistema che ha scelto di indossare e a cui appartenere, con tanto più piacere possibile
- per come realizzano il proprio scopo primario nella vita
Mentre noi siamo convinti che li abbiamo raggiunti, gli obiettivi, solo per la nostra volontà, determinazione, orgoglio, fatica, sottomissione e saper ingoiare dei rospi, “fino a che non l’avrò vinta…”…
Mentre questi sono i motivi per cui abbiamo fatto fatica a raggiungerli… pensate un pò.
Al contrario: se le condizioni non sono favorevoli (il lavoro non ci piace, l’istruzione non ci è stata concessa) noi possiamo solo:
- accettare senza volerle cambiare
- per cambiarle in un istante
- solo dopo che non ci interessa più cambiarle (!).
Certo, questo comporta calarci nel paradosso. Ma se “faccio mia” questa condizione, mi calo in una contraddizione solo apparente, perché a questo punto VEDO il cammino su cui spostare le mie energie:
smettila di accanirti e dedicati all’intensità emotiva, che è appunto il secondo passo che da qui scaturisce, potente.
Vediamolo, questo punto, la successiva Legge per la Trasformazione di sé stessi.
Intanto è bene sapere che la prima Legge, che abbiamo visto qui, determina tutto il cammino dell’Accettazione Incondizionata.
dove trovate 30 articoli seguenti su come praticare l’accettazione.
Volevate aver risolto tutti i problemi con un articolo di poche pagine, vero? Capite ora come siamo fatti?
Il cammino c’è, è qui descritto, eppure noi vogliamo solo la soluzione immediata e continuare ad intontirci di altri giri di giostra.
Mentre, se abbiamo l’umiltà di accettare noi stessi e i nostri respiri e i tempi necessari che il cammino dell’Accettazione comporta…
…al termine, si spalancherà appunto la rivelazione della seconda questione cruciale:
Lo sappiamo tutti che OGGI NON POSSIAMO PROPRIO materialmente migliorare vita e lavoro, MA NON E’ quello il Problema:
ciò che conta è l’intensità con cui affronto ogni giorno della mia vita.
Senza aspettare più nulla di effimero.
Altrimenti capire non mi serve a niente. Anzi, a volte, capire è lo sbaglio.
Nel senso che ci fa stare per anni senza fare niente di concreto per risolvere ciò che in realtà è anche piuttosto semplice.
Ma cosa vuol dire intensità? In quale accezione?
Continua la lettura con il punto successivo:
2. LEGGE DELLA LEGGEREZZA PROFONDA.
Conta Solo l’Intensità di Ogni Giorno.
Riepilogo: Le Leggi della Trasformazione del Carattere
Le 5 Leggi della Trasformazione del Carattere
Perché Le Leggi della Trasformazione del Carattere
1. LEGGE DELL’ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA.
Accade Solo Ciò che è Naturale che Accada.
Solo 2 Cose le Natura Ci permette
2. LEGGE DELLA LEGGEREZZA PROFONDA.
Conta Solo l’Intensità di Ogni Giorno.
3. LEGGE DELL’EVOLUZIONE SOSTENIBILE.
Ti ritorna Solo Ciò che Investi a Fondo Perduto
4. LEGGE DELLA VISIONE RADICATA.
Resta, Solo Ciò che Trascende
5. LEGGE DELL’EMOZIONE CORPOREA.
Solo il Corpo Porta Benessere.