Tu di Fronte al Senso della Tua Vita

Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro:
là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo,
c’è una frase scritta apposta per noi.

Pietro Citati

 

I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato
e quello in cui capisci perché.

Mark Twain

 

 

Come mi vedo di fronte al Senso della Mia Vita?

Riportiamo qui gli elementi cardine per scoprire il vero motivo che ci anima, analizzati nel punto precedente I Passaggi Segreti dello Scopo Primario.

Li vediamo passo per passo, così come evocati nel suddetto articolo, in modo da aprirsi all’esame di coscienza accessibile e importante che altrimenti, prima o poi, viene comunque a presentarsi alla nostra porta.

 

Al termine, come al solito, occorre confrontarsi sui risultati con un professionista abilitato e non trarre conclusioni affrettate e decisioni d’impulso. Come sempre in queste righe, raccontiamo, solo come stimolo e spunto, strumenti che noi utilizziamo con clienti in Psicoterapia.

Quindi fanno parte di un percorso, e non siamo in alcun modo responsabili di interpretazioni che non sono state condivise in terapia con noi.

 

 

1. Il Mio Scopo ad Oggi.
Come mi vedo di fronte al Senso della Mia Vita?
Quale sensazione immediata mi viene se eseguo -ad occhi chiusi- il semplice esercizio di immaginare in una sola visione due elementi: me stesso alle prese con il senso della mia vita?
Che situazione mi viene in mente riguardo allo scopo primario più importante che ho perseguito fino a questo momento? Posso descrivere questa visione nel dettaglio? Quale umore c’è in questa atmosfera? E’ un’immagine piena di energia o no? Che fa prevedere un esito, oppure no? Se sì, quale? E’ positiva? Mi ispira? Oppure è rassegnata o bloccata?

 

 

 

 

 

 

2. Il Mio Scopo Futuro.
Ora ripeto l’esercizio al futuro:
 interrogo il mio inconscio -sempre ad occhi chiusi- immaginando di essere di fronte ad una porta, la quale, una volta aperta, mi farà ritrovare dall’altra parte, in una situazione, ambiente, paesaggio, con il mio vero scopo primario / senso della mia vita trovato e realizzato.

Siamo in una fantasia guidata, con lo scopo di interrogare noi stessi su qualcosa di profondo, quindi possiamo immaginare ciò che ci è più stimolante e utile per noi.

Senza indugio, mi figuro mentre apro la porta e… che cosa provo? Che cosa vedo, sento, percepisco? Quale situazione c’è intorno a me? Dove mi trovo? E cosa mi accade a muovermi in questa condizione, una volta realizzato il mio scopo primario? Quali conseguenze? Cosa succede ancora andando avanti nell’immaginazione? Al termine appunto la descrizione e gli spunti per me più utili.

 

 

 

 

 

 

 

Il livello dello scopo che scelgo è il livello della vita che ottengo.

3. Il Livello che Scelgo.
Il Livello della vita che ho scelto è il livello della vita che voglio?
Tutti abbiamo qualcosa che dia senso alle nostre giornate e che viene prima di ogni altra cosa, in ogni momento. Solo che può essere nevrotico, come si diceva una volta, vale a dire legato a mera sopravvivenza, oppure più profondo e connesso alla realizzazione di sé. Qual è il livello da me scelto sinora? Come me lo rappresento dentro di me, con quali metafore? E quale quello che voglio, desidero, credo mi stia meglio addosso e mi motivi? Sono la stessa cosa? Oppure?

 

 

 

 

 

 

 

4. Il Bilancio del Mio Scopo Finora.
Se non sta arrivando quel che ti aspettavi dalla vita, vuol dire solo che non ci hai investito quel che credevi. Ma quel che ti ritorna, sempre equo è.
Ne abbiamo parlato tanto in queste pagine. Prova ad esempio a leggere: Ti ritorna Solo Ciò che Investi a Fondo Perduto.

Che cosa credevo di aver investito per uno scopo e invece non mi ha portato dove avrei voluto? Che cosa credo sia successo esattamente? Non ho investito abbastanza? Ho investito altro e non mi sono reso conto? Oppure non è andata come desideravo solo per le coincidenze della vita?

 

 

 

 

 

 

5. La vita è sempre la migliore possibile al momento dato.
E’ uno dei passaggi segreti più importanti da scoprire sullo scopo primario: se do per scontato questo assunto, la mia esistenza allora non poteva che portarmi qui, a questo punto. Ri-esamino allora il mio passato e le scelte fatte e cerco pertanto di trovare le mie responsabilità in quel che mi è successo sinora. E cosa posso cambiare prima dentro di me che poi -solo col tempo- mi porterà ad un altro livello di scopo?

 

 

 

 

 

 

 

6. La Migliore Atmosfera per Me.
Dove voglio giocare la mia partita? Nella migliore e più motivante atmosfera per me? Qual è? Posso descriverla? Come mi sento quando la respiro? Vorrei mi ispirasse di più? Come?

E’ la stessa della fantasia guidata sulla porta rivolta al Futuro, di cui sopra? Oppure è diversa? Quali relazioni ci sono tra le due?

 

 

 

 

 

7. La Passione che mi riporta al Mio Scopo.
Quale passione più di ogni altra mi fa stare nell’atmosfera che ho appena descritto? Fare che cosa mi fa volare il tempo e mi dà soddisfazione a prescindere, anche al solo pensiero? (Se sono più di una, le elenco tutte, e poi sarà più facile individuare qual è quella più coinvolgente).

Una volta risposto, a margine, appunto: che cosa è più generico e un po’ falso di me? E cosa è più coinvolgente e profondo per me?

 

 

 

 

 

 

8. Attività in Cui Realizzare Me e il Mio Scopo.
La vita da fuori, sulla carta, non si può cambiare mai. La vita da dentro, nelle emozioni che ci ispirano, si può cambiare sempre.
Occorre solo scegliere a che cosa ispirarsi. Ogni cambiamento reale di vita si sviluppa invariabilmente da ciò che ci ispira dentro.
Occorre lasciarsi ispirare e non partire fuori. Bensì partire per un viaggio di esplorazione dentro di sé su che cosa ci darebbe il senso che cerchiamo da sempre.

Se mi prendo la responsabilità di indirizzare da oggi in poi la mia vita, di che cosa inizio a interessarmi? Cosa leggo? Di cosa parlo? Che cosa smetto e che cosa invece inizio? E a quali corsi mi iscrivo? A che livello mi relaziono col mondo?

 

 

 

 

 

 

 

9. Chi o Che Cosa Mi Blocca Dentro di Me.
Se accetto di dedicarmi di più a qualcosa che mi faccia vibrare, emozionarmi, dare un senso più esteso ai miei interessi, c’è qualcuno o qualcosa dentro di me che si oppone? Che cosa si blocca? Che cosa non funziona adeguatamente? E perché, secondo me? Come lo nomino esattamente?

 

 

 

 

 

 

 

10. Domande Sempre Uguali.
Quando penso a qualcosa che vorrei tanto fare, continuo a pormi domande solo bloccanti? Se sì, posso smettere di chiedermi:

  • E se non me lo merito?

  • Ne sarò capace?
  • Non è che cerco chissà che?
  • Chi mi credo di essere?
  • E perché non so cosa voglio?
  • Cosa faccio se non so nemmeno dove andare?
  • Quali altre domande sempre uguali continuo a pormi?

 

 

 

 

 

 

 

11. Quanto è Importante per Me la Ricerca del Mio Scopo.
Quanto ”mi prende” approfondire questa parte di me? Anche se non so ancora cos’è e dove mi porta? Accetto di dedicarmi a questa ricerca del mio posto nel mondo? E se sì, quanto tempo ed energie -realmente- posso e voglio dedicarci?

 

 

 

 

 

 

 

 

12. Come Alzare la Posta Concretamente.
La Maternità, La Morte, La Perdita, l’Abbandono, Il Tradimento, La Malattia, La Responsabilità, sono tutti passaggi che servono solo a riportarti al senso di tutto questo. Per te. Solo per te. A non guardare gli altri. Guarda te e segui te. Solo te.

Vuoi allora aumentare la posta o no? Il rischio d’azzardo totale per te, ma in realtà è inesistente in questo gioco. Se sì, a cosa corrisponde questa scelta in termini concreti? Faccio di più che cosa? E di meno che cosa? E come riesco a pensare di mantenere questo proposito?

 

 

 

 

 

 

 

13. Se Fossi Totalmente Realizzato, a Cosa mi Dedicherei per gli Altri.
Più in generale, pensando ad uno scopo più alto della mia soddisfazione personale: a che cosa santificherei la mia vita? Se dovessi servire gli altri, la Società, fuori dai miei bisogni, a che cosa mi dedicherei? Cosa mi piacerebbe così tanto da trasformarmi la giornata?
Nei modi? Nell’apertura? Nell’atteggiamento? E’ la famosa domanda: Che campo a fare? L’ho già provato, in passato? Che cosa mi potrebbe far scattare in piedi la mattina? Quali diritti mi ri-prendo in questo senso?

La vita interiore funziona al contrario della vita esteriore: che cosa sto cercando di risolvere di importante per me? Ora, se lo avessi già realizzato o risolto, se fossi già ricco e innamorato e ogni giorno coinvolto, a cosa mi dedicherei? Solo a viaggiare a spendere denaro? A cos’altro? E se ne avessi tanto da pormi un tema etico di come destinarlo, a che cosa mi dedicherei?
Se rispondo in modo profondo a queste domande e inizio a comportarmi come se innamorato o ricco o realizzato lo fossi davvero, allora influenzerei al volo molto di più la realtà intorno a me, e mi avvicinerei concretamente ad esserlo sempre un pò di più.

 

 

 

 

 

 

 

14. Non Gioco Più.
Qual è sempre lo stesso gioco che ormai sono certo che non mi piace affatto?
-come nella testimonianza del Sommelier Richard Betts, riportata in I Passaggi Segreti dello Scopo Primario-  Esiste? Come lo posso descrivere nei dettagli?

 

 

 

 

 

 

 

15. Migliore e Peggiore Ipotesi Possibili.
E a che cosa mi porta come constatazione? Se sto in questo gioco, dove mi ritroverò nella migliore delle ipotesi? E se ne esco, questa decisione dove mi porterà nella peggiore delle ipotesi?

 

 

 

 

 

 

 

16. In conclusione, da dove Comincio? Dopo aver riletto le mie risposte, mi chiedo: sinteticamente, posso indicare alcuni passi molto concreti da cui iniziare?

Nella mia professione, non ho mai visto, mai, accadere la grande rivoluzione a cui ogni essere umano attende. Ho sempre visto la immane rivelazione delle piccole verità che ci trasformano l’atteggiamento. E poi, piano piano, il cammino.

 

 

 

 

 

 

Guarda il Video: Scoprire il Proprio Scopo Primario

 

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