Uscire Finalmente dal Segreto

(Questo articolo è la continuazione di Come Liberarsi del Segreto in 10 Passi).

Come Liberarsi del Segreto in 10 Passi

1. Fantasia guidata del post it sulla fronte.
2. Verità. Gli altri lo han sempre visto.
3. Inevitabilità.
4. Disponibilità degli altri.

Gli altri meccanismi rivelatori di questa esperienza si rivelano subito dopo:

5. Ripetizione.
6. Esposizione alle offese.
7. Consapevolezza e apertura totale.
8. Seconda Esposizione, liberatoria.
9. Liberazione reale.
10. Determinazione.

5. Ripetizione. Occorre ripetere, lasciar uscire la verità, assumerla e abituarsi. Chi sta compiendo l’esperienza ripete allora a voce alta il proprio segreto ormai svelato mentre fa il giro di ciascun compagno di terapia di gruppo seduto in cerchio. Ed è molto emozionato ed emozionante per gli altri.

6. Esposizione alle offese. Poi tutti i partecipanti al gruppo si alzano e si rivolgono a lui e lo affrontano secondo la scritta: lo offendono e lo trattano male proprio come lui ha sempre pensato che dovesse accadere. Sei un fallito. Sei totalmente inadeguato. Non hai speranze. Ti puoi solo rassegnare. Ecc.
Dicono esattamente ciò che la persona sente da decenni.
Serve a mostrarci quanto ciò risuoni dentro a chi sente di meritarselo.
Poi, nel secondo passaggio, che vedremo qui di seguito, la persona senirà quanto non sia né vero né mortificante come ci saremmo aspettati.
Ma per il momento, il primo passaggio è sentire la vergogna, il dolore, la ferita senza pietà che viviamo adesso, ma abbiamo sempre sentito nella paura che si vedesse la nostra condizione.

7. Consapevolezza e apertura totale. Poi il terapeuta effettua un lavoro di consapevolezza e induce il partecipante al gruppo a reagire aprendosi, totalmente, a queste voci degli altri, e a investirli di luce mentre ci dicono queste offese così sgradevoli. Vale a dire che -prima che il gruppo ripeta il trattamento- la persona assume che è tutta una farsa secondo i 10 assunti di cui sopra all’articolo precedente: (si legga: Svelare il Segreto). E il terapeuta lo invita ad aprirsi a quelle frasi perché sono un problema loro, di chi le pronuncia e con il suo comportamento ci attrae come nostro carnefice… Ma ora, da adesso e per sempre noi ci apriremo e non le considereremo mai più vere da oggi. E dal diaframma diamo luce a chiunque incontriamo per il resto dei nostri giorni. E nulla entrerà più dentro di noi di quelle voci e offese.

8. Seconda Esposizione, liberatoria. E, così preparata, la persona si accinge di nuovo ad attraversare lo spazio del gruppo, sapendo benissimo che sarà offesa pesantemente di nuovo, ma con un viso e un’energia decisamente opposte, come liberata:
Ad esempio, prendiamo questo punto: Io ho una paura angosciante che si veda che sono fragilissimo, precario, solo, isolato, escluso, condannato alla precarietà, a non farcela, disperato e mancante.

Al secondo passaggio tra il fuoco incrociato sempre delle stesse frasi pronunciate dai compagni, quel che accade sotto i nostri occhi ha allora dell’incredibile: la trasformazione tra la prima e la seconda volta è sostanziale e trasformativa. Le persone si stupiscono di come le loro offese sembrano rimbalzare. Ma non di fronte ad una corazza e una sfida (questo è l’importante) che nulla avrebbe cambiato della sostanza della reazione, bensì le offese s’infrangono contro una disponibilità, fiducia, generosità e apertura, che rende vano e falso qualsiasi tentativo di mettere in difficoltà quest’anima totalmente diversa, sintonizzata all’opposto e ormai dall’altra parte dell’universo rispetto alla ferita di un attimo prima.

9. Liberazione reale. Dal giudizio. Dai blocchi. Dalla non spontaneità. La persona allora si vede e si sente vivere finalmente libera e intensa e per niente soggiogata dalle critiche che sentiva implicite negli altri. Ed è un’esperienza che commuove e che ricorderemo, tutti.

10. Determinazione. A uscirne. A dire finalmente: basta. Non ne posso più. Non mi sentirò mai più soggiogato da queste dinamiche solo mie e sempre mie!
Ciò soprattutto perché, subito dopo, la persona che ha lavorato su di sé cambia ruolo, e partecipa a far star meglio gli altri del gruppo, come abbiamo appena visto. E ciò conferma -anche nell’osservazione da fuori- la determinazione a uscire per sempre da queste atmosfere solo suggestive ma fortissime che ci hanno ogni giorno condizionato la vita.

Al termine della seduta, l’impressione più forte che tutti noi ci portiamo a casa, terapeuta e clienti, è quanto sia stato fortissimo ed evidente il fenomeno di auto convincimento: se la persona sente che è vero il segreto e ci crede incondizionatamente da una vita, gli altri si sentono come attratti ad offendere e a confermare la ferita profonda e il dolore immenso che quella povera anima ha sempre provato. E’ il motivo per cui si dice comunemente che tiriamo fuori il peggio a chi circonda, quando crediamo nella nostra disperazione.
E la persona appare realmente prostrata, come si è sentita a tratti, per decenni.

E se invece inverte la direzione: non si chiude alle emozioni, non si difende, non si barrica, non fa finta di niente, bensì si apre e dà luce, fortissima e totale, con fiducia immensa e generosità incondizionata, allora di colpo, in modo scioccante, tutto muta all’istante: le voci offensive non ci fanno più alcun effetto. E i partecipanti che un attimo prima sentivano di essere fortissimi a svilire e attratti da una forza distruttiva incredibile, propria di quella stessa persona che voleva essere avvilita (!), ora non riescono quasi nemmeno a offenderla, finanche a pronunciare le parole che prima venivano filate.

Che forza abbiamo noi a indurre gli altri ad farci del male! E che forza incredibile abbiamo al contrario, non appena decidiamo che tutto ciò deve finire e ci apriamo totalmente alla gioia e alla luce verso gli altri.

Facciamo tutto noi, tutto da soli. In un senso o nell’altro.

Scoprirlo è un’esperienza meravigliosa, rifondante.

 

Riepilogo:
Svelare il Segreto
Le 10 Rivelazioni del Segreto
Come Liberarsi del Segreto in 10 Passi
Uscire Finalmente dal Segreto

Oppure inviaci un messaggio con la tua richiesta all’indirizzo:

marco.digiovanni@analisibioenergetica.com

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