Visione Radicata: 31. Tu Sei Una Persona Meravigliosa

E se poteste mantenere la meraviglia del vostro cuore
dinanzi ai miracoli quotidiani della vostra vita,
il vostro dolore non sembrerà meno meraviglioso della vostra gioia.

Khalil Gibran

 

 

La vita normale non mi interessa.
Cerco solo i momenti più intensi.
Sono alla ricerca del meraviglioso.

Anaïs Nin

 

 

 

 

L’esperienza “Tu sei una persona meravigliosa” spalanca prospettive luminose di consapevolezza.

Di fronte ad un complimento quale simbolo dell’affermazione vitale, noi ci schermeremo sempre con le frasi critiche interiorizzate da bambini.

Il compito è:

  • a) un compagno ci ripete ad libitum “Tu Sei una Persona Meravigliosa” e noi dobbiamo rispondere in successione:
  • b) Si ma…
  • c) No, perché…
  • d) Se fossi davvero meraviglioso…

Quel che accade compone quadri rivelatori.

Antonia ad esempio risponde:

Sì, ma…

  • non ho ancora un lavoro per matenermi da sola
  • Non sono perfetta, intelligente, sicura di me, come vorrei
  • vorrei un uomo che me lo dicesse e mi amasse totalmente

No perché:

non sono ancora indipendente, sicura di me, realizzata, e non mi sento totalmente bene in me stessa

Se lo fossi davvero:

  • avrei raggiunto i miei obiettivi
  • mi stimerei tanto da non aver bisogno di nulla
  • X. avrebbe scelto me anziché lasciarmi
  • me ne sbatterei i c. di tutto e di tutti
  • mi amerei, starei bene, saprei comportarmi sempre nel modo giusto

 

 

Brunella invece:

Si ma:

  • non sono bella
  • non so andare verso il mio obiettivo
  • mi arrendo facilmente
  • non riesco a far valere le mie ragioni
  • faccio tanti sbagli

 

Cosa provate a leggere questi tessuti d’incertezze?

Esatto, sempre la stessa canzone: convinzioni profonde, che occorre ribaltare.

Senza sapere come fare.

Tra l’altro, come sempre succede, a sentire pronunciare dal vivo queste pietre miliari del nostro disagio, è evidente come compongano una miriade di fantasie su un “altro sé” che non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai. Eppure ci condiziona da sempre.

E soprattutto ci evita di vedere i miracoli che siamo e mettiamo in atto, tutti tesi a criticarci, ad allarmarci, a condizionarci, rimproverarci e così via ad libitum…

Se io mi sento non bella e non interessante
e per questo credo che gli uomini mi lascino ogni volta…

…se il mio essere meraviglioso è condizionato a prestazioni,
risultati e status che non ho da sempre…

…se ho visto e so perfettamente che ciò deriva da
non essere stata vista come volevo dalla mia famiglia…

… sento che oggi, come un cane che si morde la coda…
è il mio non volermi bene
alla fine a farmi lasciare dagli uomini..

ma è il NON SO COME FARE
ad interrompere il processo,
la chiave di tutta la faccenda.

 

Invece, al contrario, è molto chiaro e semplice il da farsi: forse non facile, ma non è importante riuscirci e innanzitutto, non è possibile riuscirci subito.

Il punto di partenza è, ripetiamo, semplice:

…non posso far altro che condizionarmi potentemente in una situazione terza,
diversa, rigenerante, attraverso domande potenti e azioni incisive:

Perché non so far valere le mie ragioni?
Perché non sono interessante agli occhi di un uomo?

Entrambe le persone di cui sopra sanno che la risposta è nella loro infanzia.

Una di esse ha dichiarato pubblicamente:

ma se io sento che mio padre non mi ha mai stimata,
come posso vivermi appieno la mia vita?

E noi le abbiamo risposto: ma scusa, prova a scriverlo immaginando caratteri cubitali sul muro più grande di casa tua:

IO NON POTRO’ MAI VIVERE APPIENO LA MIA VITA
PERCHE’ MIO PADRE DECINE DI ANNI FA
NON MI HA MAI STIMATA.

Ha senso per te?
Addirittura sentire che questa frase è vera ed ha senso, no, per favore no (!).

Occorre allora che io compia un’operazione di ribaltamento completo della presunta realtà.
come uscire da Matrix che continua ad agire in me e vedermi:

a) per come sono in realtà e
b) per come invece tenderò a sentirmi sempre

(Entrambe le possibilità!)…

…allora inizierò ogni giorno a scegliere la me stessa che ho diritto di essere.
Meravigliosa per diritto, non per prestazione,
e neppure “solo se” raggiungo qualcosa per sentirmi in un certo modo
(fantomatico, ipotetico, inafferrabile).

 

Inizio così a sentirmi PRIMA in quel modo meraviglioso
che ALTRI QUANDO SONO CRESCIUTA hanno sempre CONDIZIONATO a qualcosa.

Smetto di agitarmi nella Metafora del Quando Riuscirò a…

e vivo INTENSAMENTE oggi,
a prescindere da come mi sento e dai giudizi che
(ADESSO LO VEDO!) continuo ad agire dentro di me,

prima ancora di fare qualsiasi passo.

 

I passi sono sempre 2 e sono sempre gli stessi:

1. non accadrà niente di diverso da oggi,
2. e allora soltanto oggi posso vivere il più intensamente, profondamente e palpitante possibile.

Si legga per approfondimenti: Scateniamo L’Inverno.

 

I problemi pratici, fuori dalla porta di casa, non scompaiono, certo.

Perché noi siamo stati bravissimi a renderli effettivi, oggettivi, concreti. Ma non esistono, in realtà, se non PRIMA, dentro di noi.

 

Se io non ho denaro perché non ho ancora un lavoro stabile alla mia età -dice Antonia- come diavolo posso vivere intensamente?

– E perché? -le risponde il gruppo.
– E’ proprio questo il problema.
– Sei una libera professionista molto valida agli occhi di tutti.
– Se vivi intensamente la gioia a prescindere dalla tua condizione…
– …e PROPRIO E SOLTANTO se ti alleni ad essere intensa…
– …allora tornerai nell’alveo della natura, rispettandone le leggi.
– E le persone torneranno a notare il tuo talento e a venire da te per i tuoi servizi.
– Se no, non avrai considerazione nel lavoro solo perché tuo padre decenni fa non te l’ha data.
– Che vuoi fare? Che cosa SCEGLI?

 

La questione quindi si sposta dal banale:

“se NON sono protetta da un lavoro e da un affetto sicuro, non posso vivere, allora devo barcamenarmi e sbattermi per qualsiasi lavoro mi aiuti, anche se mi fa schifo”.

E diventa:

“La verità è che occorre farlo 10, 100 volte di più, di sbattersi per trovare lavoro, qualsiasi lavoro. E nessun lavoro al mondo mi può fare schifo, perchè niente mi fa più schifo, e io cambio completamente stato d’animo, atteggiamento ed entusiamso.

E se ci metto 100 volte l’impegno per trovare qualsiasi lavoro…

…ce ne metterò 1000 volte per avere lavoro per ciò che mi piace fare, mi realizza e SO FARE BENE”.

 

Perché una volta che ho capito che:

1. “lo schifo ce l’ho dentro perché ce l’hanno messo”
2. e io continuo ad alimentarlo, aspettando che qualcosa cambi, qualcuno ritorni, e una scoperta mi faccia “svoltare la mia miserabile vita”
3. allora saprò sempre da che parte cominciare:

“io sentirò sempre che non merito.

Ma devo solo accogliere, dare calore, far sentire meravigliosa proprio questa parte bambina che sento così sola e indifesa e che deve sempre dimostrare e non si sentirà “mai abbastanza brava, bella, desiderabile”, eccetera eccetera”.

E quando vedo questa verità, la mia vera esistenza inizierà a volare.

Accade fuori quel che abbiamo dentro.

Secondo sempre la stessa legge che regola la natura: la legge della corrispondenza:

si verifica e vediamo fuori solo quello che vediamo dentro e  per come lo vediamo.

E se cambiamo queste immagini interiori con qualcosa di più vero e meno incistato e non più sempre uguale a se stesso come un disco rotto, se smettiamo di ripeterci frasi da una vita che non hanno mai avuto senso, allora tutto riprenderà a girare come in un alito di vento.

 

E si arriva così al punto cruciale:

 

Se la vedo la mia situazione per com’è realmente,

allora posso attrezzarmi poi con le pratiche quotidiane di Accettazione, Leggerezza, Evoluzione.

Ed è tutto in divenire.

Finalmente meraviglioso per me perché molto sentito, veritiero, stimolante.

 

Ma se NON la vedo dentro di me questa situazione, continuerò ad agitarmi sempre dentro gli stessi meccanismi ripetuti, girando a vuoto come faccio da decenni.

 

E non è preziosissimo, di valore inestimabile, già solo questo?

Perciò il lavoro “Tu Sei Una Persona Meravigliosa” da fantomatico punto d’arrivo…

…è necessario che si trasformi in punto di partenza.

Com’è semplicemente naturale che sia.

 

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